ROMA - E' stato estradato verso l'Italia il boss mafioso e superlatitante
Salvatore Miceli, 63 anni, arrestato dieci giorni fa in Venezuela. Miceli è atterrato a Roma poco dopo le 9 di stamani all'aeroporto di Fiumicino, proveniente da Caracas. L'uomo è stato consegnato ai militari dell'Arma. Il capomafia di Salemi, città dei cugini esattori
Nino e Ignazio Salvo, ha 63 anni ed era considerato un elemento di spicco del narcotraffico internazionale nel 2001. Nipote del boss di Salemi
Salvatore Zizzo, morto nel 1981, Miceli era legato al boss latitante trapanese
Matteo Messina Denaro e aveva anche il compito di cucire rapporti tra Cosa nostra, la 'Ndrangheta calabrese e i cartelli colombiani della cocaina. "Miceli era ricercato dall'Interpol e dalle autorità italiane per traffico di cocaina, eroina ed altre droghe in Europa", ha ricordato il ministro venezuelano. Già nei giorni scorsi la stampa del paese sudamericano aveva rivelato che Miceli risiedeva in Venezuela dal 2001, dove conduceva una vita tranquilla e modesta insieme alla moglie e a un figlio. Il boss latitante viveva a Calabozo, nello stato centrale di Guarico, a 268 chilometri dalla capitale, dove era comproprietario di un aparthotel e che, tra l'altro, si recava spesso a Maracay, una città a circa 100 chilometri da Caracas. Miceli era già finito in manette nel marzo del 1983 (su di lui pendeva un provvedimento restrittivo della magistratura statunitense), nell'ambito di un'operazione congiunta tra carabinieri, polizia e finanza che aveva portato all'arresto di 22 persone. Nell'ottobre del '90 di Miceli si occupò l'allora procuratore di Marsala,
Paolo Borsellino, che lo fece arrestare grazie alle dichiarazioni della collaboratrice di giustizia
Giacoma Filippello, la quale lo indicò come personaggio di spicco del traffico internazionale di droga.
MICELI TRASFERITO A CIVITAVECCHIA. Il Dap ha disposto il trasferimento del boss narcotrafficante Salvatore Miceli, estradato oggi dal Venezuela, nel carcere di Civitavecchia. Il provvedimento è stato eseguito a poche ore dall' arrivo a Roma del capomafia. I carabinieri del reparto operativo di Trapani, come prima tappa, lo avevano accompagnato a Rebibbia. Miceli sarà comunque trasferito in un carcere di massima sicurezza.
01/07/2009
Fonte: La Sicilia
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