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GELA (CALTANISSETTA) - "Sgarri" personali, vendette private e atteggiamenti malavitosi diffusi anche tra i giovani. La città da tempo soffre per i continui roghi che prendono di mira le autovetture private, ma cosa più traumatica è il fatto che la mafia, spesso, non c'entra. Far bruciare un'automobile a Gela costa 50 euro. Secondo il questore di Caltanissetta,
Filippo Piritore è questo il prezzo pagato dalla criminalità organizzata per dare fuoco alle auto delle persone vittime delle intimidazioni. Secondo Piritore a Gela operano
bande di adolescenti che, su richiesta e dietro compenso, appiccherebbero incendi. La media degli attentati incendiari nel Gelese è di un rogo a notte ma solo una minima parte sarebbe da attribuire al racket delle estorsioni. Anche oggi la cronaca ha registrato un episodio di criminalità legato agli incendi d'auto. Alle 4 di stamane è stato dato alle fiamme il furgone Fiat "Doblò" dell' azienda "Gel Service s.n.c." di
Nunzio Truculento, commerciante di 41 anni che opera nel settore delle forniture alimentari.
17/01/2007
Fonte: La Sicilia
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