giovedì, settembre 10, 2009

L' ANM prende posizione.. Finalmente..

ROMA - La lotta alla mafia "non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell'ordine, esposti in prima linea nell'azione di contrasto alla criminalità mafiosa". L'Associazione nazionale magistrati (Anm) esprime perciò "indignazione" per le dichiarazioni "inaccettabili" del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulle procure di Milano e Palermo. "Ancora una volta l'onorevole Berlusconi - lamenta in un documento la giunta del sindacato delle toghe - definisce folli i magistrati che hanno come unica responsabilità quella di esercitare le loro funzioni al servizio del Paese, senza condizionamenti". "E' del tutto inaccettabile - sottolinea l'Anm - che il Capo del Governo affermi che i magistrati impegnati in indagini difficilissime su fatti tra i più gravi della storia del nostro paese, quali le stragi mafiose dei primi anni '90, sprecano i soldi dei contribuenti. Come se non fosse interesse di tutti fare piena luce, e con ogni mezzo, su vicende gravissime che presentano aspetti ancora oscuri". "La lotta alla mafia, che il Governo in carica dichiara spesso di voler perseguire con ogni mezzo -prosegue il documento - richiede un impegno corale di tutte le istituzioni e non può tollerare infondate operazioni di delegittimazione dei magistrati e delle forze dell'ordine, esposti in prima linea nell'azione di contrasto alla criminalità mafiosa". A loro l'Anm esprime "il pieno sostegno e la convinta solidarietà della magistratura italiana". Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Luca Palamara: "La magistratura non può essere limitata nell'accertamento dei reati, soprattutto se si tratta di fatti che riguardano vicende sulle quali è interesse di tutti che i cittadini comprendano quello che è realmente accaduto. Ribadiamo la necessità che, soprattutto quando il governo si ritiene impegnato nella rivendicazione di provvedimenti contro la mafia, non vengano lasciati soli i magistrati che indagano su questo fronte".
09/09/2009
Fonte: La Sicilia

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