ENNA - Il Reparto operativo del comando provinciale carabinieri e la squadra mobile di Enna hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Caltanissetta, nei confronti di esponenti di spicco della mafia ennese. Con l'operazione, denominata "Old-one" e nella quale sono stati impegnati un centinaio di uomini delle forze dell'ordine, "viene decapitato - sostengono gli inquirenti - il vertice provinciale di Cosa nostra, attivo nella riscossione del pizzo e nella gestione degli appalti". In particolare tra gli arrestati figura il presunto capomafia di Enna, che sarebbe stato incaricato della riorganizzazione mafiosa dell'intero territorio provinciale ma con forti interessi anche in altre aree della Sicilia. Un boss, sostengono gli investigatori, che fondava la sua autorità sul sostegno di
Ciccio La Rocca, uno dei capi storici di Cosa nostra nella Sicilia orientale. Agli indagati vengono contestate una serie di estorsioni relative ad alcuni appalti.
L'ELENCO DEGLI ARRESTATI. In carcere su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica a Caltanissetta sono finiti, Salvatore Seminara, nato a Caltagirone, 63 anni residente a Mirabella Imbaccari, allevatore, pregiudicato, indicato dagli inquirenti come capo provinciale di Cosa nostra nell'Ennese; Gaetano Drago, nato ad Aidone, 54 anni, commerciante, pregiudicato, al quale viene contestato anche un tentativo di estorsione tuttora in corso ai danni di una ditta sub appaltatrice per un lavoro nel comune di Aidone, Isidoro Di Pino, nato ad Aidone, 57 anni, operaio stagionale forestale, pregiudicato e Antonino Spitaleri, nato a Enna, 43 anni, residente ad Aidone, manovale, pregiudicato.Di Pino e Spitaleri oltre che di associazione mafiosa, sono accusati anche di estorsione nell'ambito di un lavoro appaltato dal comune di Aidone per circa un milione di euro.
14/07/2009
Fonte: La Sicilia
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