PALERMO - La Corte d'appello presieduta da
Claudio Dall'Acqua, che processa il senatore
Marcello Dell'Utri, condannato in primo grado a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa, ha rigettato la richiesta di acquisire alcune intercettazioni telefoniche e ambientali di due indagini svolte a Palermo e Caltanissetta. Si tratta di conversazioni in cui gli indagati delle operazioni "Eos" e "Dionisio" parlavano di Dell'Utri.
Letterio Ruvolo, arrestato per mafia a Palermo, diceva che il nome di Dell'Utri non doveva mai essere fatto, mentre Alfio Mirabile e Francesco La Rocca presunti mafiosi nisseni, riferendosi al progetto della realizzazione del parco telematico di Regalbuto, dicevano che era Dell'Utri a decidere a chi devono andare gli appalti. I giudici hanno ritenuto che il pg
Antonino Gatto avrebbe dovuto depositare le bobine e i verbali delle forze di polizia che si erano occupati delle intercettazioni. Cosa che il pg si è riservato di fare entro la prossima udienza, fissata per il 19 giugno.
12/06/2009
Fonte: La Sicilia
Nessun commento:
Posta un commento