I sigilli sono stati apposti a tre immobili (un'abitazione su quattro livelli, un appezzamento di terreno con annessa abitazione in contrada Passo di Piazza e la quota di un mezzo di un terreno utilizzato per il ricovero degli automezzi), tre camion, quattro rimorchi, due auto, una moto, quote societarie e tre conti correnti. Tutti i beni sono stati affidati all'amministratore giudiziario, Rosario Di Legami, avvocato del foro di Palermo. Il 12 ottobre del 2007 Morteo era stato arrestato dalla Polizia insieme ad altre tre persone nell'ambito dell'operazione antimafia 'Bilico'. Successivamente al blitz personale della divisione Polizia anticrimine della Questura ha eseguito una serie di accertamenti patrimoniali a carico dell'uomo e del suo nucleo familiare. Usando i collegamenti informatici con le maggiori banche dati delle forze di polizia, dell'Agenzia delle Entrate, della Camera di Commercio, dell'Agenzia del Territorio, del Pubblico Registro Automobilistico, della Motorizzazione Civile, gli investigatori sono riusciti a ricostruire il pattrimonio che Morteo era riuscito ad accumulare tra il 1990 e il 2006, sfruttando la sua appartenenza alla cosca mafiosa. Le indagini hanno cosi' permesso di scoprire che l'uomo era riuscito a determinare un monopolio di fatto che condizionava tutta l'attivita' del trasporto e della commercializzazione del settore ortofrutticolo di Gela e del suo immediato circondario, verso i mercati all'ingrosso del Nord Italia. Morteo operava tramite la societa' di fatto convenzionalmente denominata 'agenzia Valenti' e aveva creato l'azienda di autotrasporto "Ni.Ga. Transport srl", con diversi automezzi specializzati, che nel tempo gli hanno consentito di effettuare gran parte del trasporto nel settore.Per ogni pedana trasportata la ditta si faceva pagare 70 euro; mentre per il servizio di intermediazione la tariffa ammontava ad una percentuale variabile tra il 6 ed il 10 per cento del valore del trasporto. Solo per i trasporti meno redditizi e solo quando tutti i mezzi della Ni.Ga Transport srl erano gia' occupati, poteva esserci la possibilita', per altri autotrasportatori, di ottenere una magra commessa. Attraverso le indagini patrimoniali gli investigatori sono riusciti ad appurare la discrasia tra le entrate ufficiali dichiarate da Morteo e le uscite accertate per il sostentamento del nucleo familiare, per l'adesione a societa' e cooperative e per l'acquisto di immobili.
Fonte: Adnkronos
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