PALERMO - Anche al genero e ai nipoti delle vittime di mafia spetta il risarcimento per i danni subiti. Il principio di diritto è affermato da una sentenza del Tribunale di Palermo, che ha condannato il
boss mafioso Pippo Calò al pagamento di 77.200 euro in favore di Z. M. e S. Z., rispettivamente genero e nipote della vittima. Il giudice ha accolto la tesi proposta dall'avvocato
Salvatore Ferrara. Nella sentenza il tribunale sottolinea la plurioffensività degli omicidi di mafia, stabilendo inoltre che "il danno non patrimoniale derivante dalla morte ex delicto, non va riconosciuto ai prossimi congiunti della vittima unicamente in base al rapporto di parentela, ma anche per le condizioni personali ed ogni altra circostanza del caso concreto, che evidenzino un grave perturbamento dell'animo e della vita familiare per la perdita di un valido sostegno morale". Nel caso affrontato dal giudice
Enrico Catanzaro, il tribunale ha ritenuto provato il danno sulla base delle prove testimoniali presentate in giudizio. All'epoca dei fatti, il nipote della vittima era in tenerissima età. "In questo caso - spiega l'avvocato Ferrara - il tribunale ha accolto la tesi difensiva secondo la quale l'uccisione del nonno rappresenta una perdita di chance affettiva, che priva il nipote di una autorevole figura di sostegno morale".
22/04/2009
Fonte: La Sicilia
Nessun commento:
Posta un commento