giovedì, dicembre 11, 2008

Dal carcere...

TRAPANI - Dal carcere duro venivano dati ordini all'esterno destinati alle cosche mafiose locali. È quanto emerge dall'operaizone antimafia, denominata 'Cosa nostra resorts', in corso dalle prime luci dell'alba di oggi nel trapanese. Sono nove le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Palermo, Antonella Consiglio, che ha anche firmato un'ordinanza di sequestro preventivo penale a carico di otto società della provincia di Trapani e dei rispettivi beni, per un importo complessivo stimato in 30 milioni di euro. L'operazione è condotta dalla Squadra mobile di Trapani insieme con la Guardia di Finanza. In carcere è finito anche il vicesindaco di Valderice, il trentaquattrenne Francesco Paolo Maggio. L'inchiesta è coordinata dal Procuratore aggiunto, Roberto Scarpinato e dai pm Andrea Tarondo e Paolo Guido. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di trasferimento fraudolento di valori e di tentata truffa aggravata per il conseguimento di finanziamenti pubblici, oltre al reato di truffa aggravata in relazione a un contributo di 2.361.239,94 euro erogato dal Ministero delle Attività Produttive per la costruzione del resort 'Residence Xiare Srl', nel Comune di Valderice (Trapani). Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli indagati avrebbero pianificato l'attribuzione fittizia, a vari imprenditori prestanome, della titolarità delle diverse società e dei relativi beni strumentali e patrimoni aziendali, allo scopo di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali, in modo da agevolare l'attività di Cosa nostra. È emerso anche che gli indagati avrebbero tentato di percepire indebitamente finanziamenti pubblici a favore della società costruttrice di villaggi turistici 'Villa Coppola Srl', vicina al boss latitante Matteo Messina Denaro. "Nel corso delle indagini -spiegano gli i investigatori- è stato accertato, per la prima volta in Sicilia, come le operazioni di prestanome poste in essere da imprenditori contigui a Cosa nostra, siano finalizzate anche al reato di truffa ai danni dello Stato e della Regione Siciliana per ottenere ingenti finanziamenti nel settore turistico-alberghiero, anche attraverso tentativi di condizionamento in settori politici ed istituzionali al livello locale, regionale e nazionale".Iovino ritira le deleghe a Maggio. Il sindaco di Valderice (Tp), Camillo Iovino, ha revocato le deleghe di assessore allo sviluppo economico e vicesindaco a Francesco Paolo Maggio. Le contestazioni mosse a Maggio, si legge in una nota del Comune, "non sono riconducibili ad attività della giunta del Comune di Valderice". Iovino ha nominato vicesindaco l'assessore Giuseppe Navetta. Tutti gli arrestati. Tommaso Coppola, 69 anni, imprenditore, già condannato per mafia; Caterina e Onofrio Fiordimondo, di 44 e 31 anni, nipoti di Coppola, imprenditori trapanesi; Francesco Maggio, di 34, imprenditore e vice sindaco del comune di Valderice; Salvatore Pirrone, di 47, imprenditore; Vito Virgilio, di 67, imprenditore; Giovanni La Sala, di 40, imprenditore; Nicola Coppola, di 66 e Francesco Mineo, di 58, consulente patrimoniale.
10/12/2008
Fonte: La Sicilia

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