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Il boss Bernardo Provenzano e' stato nuovamente condannato all'ergastolo, questa volta con l'accusa di avere ordinato l'omicidio di Rosolino Miceli, ucciso nel 1988 tra Cerda e Valledolmo (Palermo) e ritrovato cadavere in un'auto bruciata nei pressi di Termini Imerese. Assieme al capomafia corleonese e' stato condannato alla massima pena anche il boss di Cerda e Sciara, Rosolino Rizzo, ritenuto uno degli esecutori materiali. Miceli avrebbe fatto parte di una banda di cosiddetti "selvaggi", un gruppo di presunti ladri e rapinatori che si sarebbero resi responsabili di una serie di azioni criminali nel territorio di Valledolmo senza l'autorizzazione di Cosa Nostra. Il mese scorso gli stessi Rizzo e Provenzano erano stati condannati all'ergastolo anche per l'omicidio di un altro dei cosiddetti "selvaggi": Gandolfo Panepinto, ucciso anche su ordine dei boss della vicina Vallelunga Pratameno (Caltanissetta) e per questo a chiarire i fatti e' stato l'ex capomafia oggi pentito Ciro Vara, assieme all'altro boss oggi collaborante Nino Giuffre', ex capomafia di Caccamo.
Fonte: La Repubblica
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