venerdì, maggio 09, 2008

Maxi truffa al Fisco

PALERMO - Il Gico del nucleo di Polizia tributaria della guardia di finanza di Palermo ha arrestato 15 persone coinvolte in una maxi truffa al fisco. Si tratta di cinque dipendenti dell'Agenzia delle entrate ufficio Palermo 3, di un ex dipendente dell'Agenzia delle entrate ufficio Palermo 1, di un dipendente della regione siciliana comandato presso l'ex ufficio imposte dirette, ora in pensione, e di otto consulenti fiscali. Secondo l'accusa, avrebbero "cancellato" i debiti con il fisco di 411 contribuenti, accedendo illecitamente al sistema informatico dell'Agenzia delle entrate. Le Fiamme gialle hanno quantificato in un milione e 700 mila euro l'ammontare delle somme "scontate" ai contribuenti coinvolti nel raggiro, tutti denunciati. A godere dell'illecito sconto fiscale - secondo gli inquirenti - sarebbero stati anche esponenti mafiosi e titolari di attività nel campo immobiliare e nei settori dell'edilizia, dell'artigianato, dell'agricoltura, del commercio e della sanità.Queste le persone arrestate dalla guardia di finanza nell'ambito dell'operazione denominata 'Front Office': Umberto Romano, 54 anni, Giuseppe Tumminia, 53 anni, Giuseppe Scaglione, 55 anni, Giovambattista Ignizia, 46 anni, (tutti in carcere); Annamaria Immacolata Loria, 61 anni, Alessandro Lo Re, 43 anni, Dino Giulio Lo Re, 68 anni, Giuseppe Musso, 70 anni, Fabio Barba, 33 anni, Giovanni Barba, 69 anni, Francesco Paolo Ferraro, 44 anni, Vincenzo Di Giugno, 51 anni, Vito Ferrantello, 53 anni, Vincenzo Bruno, 42 anni e Gianfranco Sabatino, 63 anni (tutti agli arresti domiciliari). C'erano anche il boss della famiglia di San Lorenzo Lorenzo Tinnirello e il latitante mafioso Francesco Di Fresco tra i contribuenti che usufruivano degli illeciti sgravi fiscali. Gli sconti praticati, attraverso l'illecito accesso al sistema informatico dell'Agenzia delle entrate, andavano da centinaia di euro fino a migliaia di euro. In cambio i funzionari, che potevano contare sull' aiuto di consulenti tributari, intascavano del denaro.
09/05/2008
Fonte: La Sicilia

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