martedì, maggio 06, 2008

Condannato l'estorsore di Greco

A novembre, al Teatro Biondo, quando i riflettori si accesero su di lui seduto nelle prime file all´incontro degli imprenditori antiracket, Damiano Greco scoppiò in lacrime e non riuscì a dire una sola parola. Aveva pagato il pizzo per quindici anni, poi aveva detto basta, ma la sua adesione all´associazione "Libero Futuro" dopo la collaborazione con gli inquirenti era rimasta nell´ombra. Ieri, cinque mesi dopo, il suo estorsore, già arrestato dalla polizia a giugno 2007, è stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione dal gup Adriana Piras che ha accolto le richieste del pm Maurizio de Lucia e delle parti civili costituitesi, Addiopizzo, Federazione antiracket e l´azienda di ricambi auto del Borgo Vecchio di cui Greco è titolare. Per loro, il giudice ha ordinato il risarcimento dei danni, con una provvisionale di 75 mila euro per il commerciante. A vessare per quindici anni il commerciante era un suo "collega" dirimpettaio, titolare di un supermercato, che faceva l´esattore per la famiglia mafiosa del Borgo Vecchio, Luigi Barbera. Vecchia conoscenza di magistrati e forze dell´ordine, due volte in manette, due volte condannato per estorsione, tornato a chiedere il pizzo una volta in libertà. A dicembre del 2006, si presentò nel negozio di Greco e gli chiese il "dovuto" per quell´anno,1.500 euro, minacciandolo di brutto. Poi, nei giorni a seguire, cominciò a farsi vedere con un pitbull e quando Greco chiese tempo, la risposta fu una rapina con aggressione da parte di due ragazzi del racket. Pochi giorni dopo, sentendo in tv l´appello a collaborare lanciato dal questore Giuseppe Caruso e dal pm de Lucia in occasione dell´arresto degli estorsori della Noce, Damiano Greco fece la sua scelta. Si presentò alla squadra mobile, chiese l´assistenza di Addiopizzo e della Federazione antiracket, cominciò a riempire pagine di verbale e soprattutto riconobbe subito il suo estorsore nell´album fotografico mostratogli dalla polizia. Una strada seguita fino in fondo con la costituzione di parte civile e la testimonianza al processo che ieri ha portato alla condanna dell´esattore delle cosche.
Fonte: La Repubblica

1 commento:

Unknown ha detto...

ciao

mi chiamo indiano.
faccio parte della rete dei meetup degli amici di beppe grillo di bari.
ho scoperto questo blog ed avendone aperto io uno sabato mattina, se ne avessi piacere, ci potremmo linkare a vicenda.
saluti

indiano