Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Guido Lo Forte e dai sostituti Roberta Buzzolani e Marcello Viola, partono dalle dichiarazioni del collaboratore Giuseppe Calcagno e si sviluppano in seguito all'arresto del "re del pizzo", Enrico Scalavino. I carabinieri hanno monitorato diverse attività imprenditoriali palermitane, scoprendo che Pietro Tumminia, 36 anni, si era sostituito a Scalavino nell'attività di riscossione del "pizzo" per ogni singola sede delle concessionarie. Tumminia è uno degli attuali vertici del mandamento mafioso della Noce, reggente della famiglia di Altarello.
Tra gli arrestati uno dei personaggi di spicco della famiglia mafiosa di corso Calatafimi, inserita nel mandamento di Pagliarelli, Ferdinando La Innusa, 52 anni, che faceva l'esattore del "pizzo" sotto il coordinamento di Tumminia, il quale si serviva a sua volta di un altro personaggio della propria famiglia, Daniele Formisano, 33 anni.
Fonte: La Sicilia
1 commento:
Ciao sono contro la mafia senza dubbio, ma vorrei che per una volta i giornalisti prima di scrivere grandi cazzate stessero un attimino più attenti , uno dei personaggi di spicco della famiglia mafiosa di corso calatafimi? Risulta a loro forse? Perchè sono sicura che non risulti nemmeno ai carabinieri poi certo se si deve venire arrestati solo perchè per forza di cose si devono conoscere certe persone allora penso che il primo in lista deve essere il nostro caro Presidente Cuffaro, invece lui è tranquillo a casa invece c'è chi sta in cella senza veramente aver fatto nulla che schifo ...........
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