giovedì, dicembre 06, 2007

Fermati "amici" di Emmanuello

CALTANISSETTA - Agenti della Polizia di Stato hanno fermato due persone accusate di avere favorito la latitanza del boss mafioso di Gela, Daniele Emmanuello, ucciso lunedì mattina durante la fuga dal covo in cui si nascondeva.
I poliziotti hanno arrestato Giuseppe Zuzzè e Franco Notaro, entrambi di Vallelunga Pratameno (Caltanissetta), paese del boss mafioso Giuseppe "Piddu" Madonia. I due indagati sono accusati di associazione mafiosa e di favoreggiamento. Nei loro confronti i pm della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, Nicolò Marino e Rocco Liguori, hanno emesso i provvedimenti di fermo di polizia giudiziaria.
L'indagine mette in risalto per la prima volta che Emmanuello era protetto dalla mafia del "vallone", cioè da Cosa nostra nissena, ed in particolare emerge che il capomafia latitante di Gela era molto vicino alla famiglia mafiosa dei Madonia. Un'alleanza che avrebbe potuto stravolgere la geografia mafiosa di Cosa nostra.
Per gli investigatori, Giuseppe Zuzzè, 44 anni, arrestato stamani perchè accusato di associazione mafiosa e favoreggiamento, avrebbe ricoperto un ruolo di vertice nella famiglia mafiosa di Vallelunga Pratameno, il paese del boss Giuseppe "Piddu" Madonia. L'altro presunto favoreggiatore arrestato Franco Notaro, di 47 anni, è incensurato ed è titolare di una ditta di autonoleggio pullman sempre a Vallelunga Pratameno.
I due indagati sono accusati di avere coperto una parte della latitanza del boss mafioso di Gela, Daniele Emmanuello, insieme a Roberto Lapaglia, proprietario della masseria in cui il ricercato si nascondeva, fermato lunedì scorso dalla polizia.


06/12/2007
Fonte: La Sicilia

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