sabato, dicembre 22, 2007

Dal traffico internazionale all'agricoltura...

PALERMO - Per avere dato "segnali positivi della volontà di cambiare vita" Francesco Paolo Bontade, 34 anni, figlio del boss Stefano ucciso dai corleonsi di Totò Riina durante la guerra di mafia degli anni Ottanta, torna libero dopo quattro anni di carcere e arresti domiciliari. Lo hanno stabilito i giudici della quarta sezione della Corte d'appello, accogliendo la richiesta degli avvocati Calogero Vella e Armando Veneto.
Bontade junior, condannato a otto anni per un traffico internazionale di stupefacenti, la scorsa estate si è laureato in Agraria con una tesi sul "Tardivo di Ciaculli" e durante la detenzione aveva fatto sapere che dopo aver scontato la pena si sarebbe voluto dedicare al lavoro nei suoi terreni. Nell'ordinanza, i giudici danno atto a Bontade del "completamento degli studi universitari con il conseguimento della laurea e la prospettiva di un onesto lavoro come agronomo".
Assieme a Bontade è tornato libero anche il cugino Gioacchino Di Gregorio, 35 anni, anche lui arrestato e detenuto per traffico di sostanze stupefacenti.


21/12/2007
Fonte: La Sicilia

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