lunedì, dicembre 03, 2007

Crocetta commenta la morte di Emanuello

GELA (CALTANISSETTA) - "Adesso se la vedrà con Dio ma mi sarebbe piaciuto che avesse reso conto del suo operato alla giustizia degli uomini". Così il sindaco di Gela, Rosario Crocetta, commenta la notizia della morte del boss Daniele Emmanuello, "il secondo latitante più pericoloso in Sicilia".
Per Crocetta, che licenziò la moglie del capomafia che era tra i precari comunali perchè ufficialmente 'nullatenentè, adesso "a Gela si può mettere fine alla parola mafia" perchè, sostiene, "la cosca è stata azzerata dalle operazioni delle forze dell'ordine e della magistratura".
Secondo il sindaco "Emmanuello ha avuto la responsabilità di avere distrutto l'economia e lo sviluppo di Gela, dove il boss aveva riunito gli eserciti di Cosa nostra e della Stidda". Per Crocetta è stata confermata "la tesi che si era stabilito un patto di alleanza tra la mafia di Enna, Caltanissetta e Gela per direttive di 'Piddu' Madonia".
"Recentemente - osserva - era stata fatta terra bruciata attorno a lui, con centinaia di arresti tra 'picciotti' e luogotenenti, ma era destinato a crescere sempre di più".


03/12/2007
Fonte: La Sicilia

1 commento:

spadafora live ha detto...

OT

mi sembra doveroso un ringraziamento agli uomini della squadra mobile di Caltanissetta, che hanno proceduto all’individuazione del BOSS Daniele Emmanuell 43 anni, ricercato dal 1996 per associazione mafiosa, traffico di droga e omicidi.
il successivo tentativo di fermo ha visto la fuga dell’uomo e nel tentativo di fermarlo il boss e’ stato raggiunto da un colpo di pistola alla nuca, morendo sul colpo.
le nostre forze dell’ordine dimostrano ancora una volta una professionalità ad altissimo livello, ed anche se bistrattati da questo governo, mettono a colpo un’altro magnifico successo contro la mafia.
grazie a voi che ridate la forza di andare avanti a tutti i siciliani onesti.
w la sicilia LIBERA DALLA MAFIA.

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