sabato, novembre 03, 2007

3 arresti per usura

MESSINA - La polizia ha eseguito tre arresti per le estorsioni imposte ad un imprenditore edile. Gli investigatori hanno accertato che gli indagati sono stati protagonisti di diversi episodi di intimidazioni per costringere la vittima a pagare. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Messina su richiesta della Procura. I tre arrestati sono accusati di estorsione e intimidazione aggravata.
Le manette sono scattate ai polsi di: Rosario Abate, 20 anni; Giovanni Rò, 22 anni e Stefano Molonia, 26 anni, che devono rispondere di tentativo di estorsione aggravata, porto e detenzione illegale di arma da fuoco, danneggiamento, con l'aggravante di avere commesso i fatti avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416 bis del Codice penale.
Gli arrestati, secondo gli inquirenti, sono ritenuti appartenenti all'organizzazione criminale che fa capo al boss latitante Giuseppe Mulè ed avrebbero tentato un'estorsione ad un imprenditore edile che, tra giugno e ottobre di quest'anno, è rimasto vittima di una serie di atti di intimidazione sempre più gravi "in una escalation che ha evidenziato, nelle modalità di svolgimento, l'estrema pericolosità del gruppo criminale".
Gli estorsori avrebbero danneggiato e incendiato un escavatore nel cantiere in via Palermo, incendiato la serranda del garage dell' abitazione dell'imprenditore, incendiato il legname custodito in un altro cantiere edile, e avrebbero collocato davanti al cancello del cantiere un contenitore pieno di liquido infiammabile e un biglietto che chiedeva 50 mila euro in cambio della "pace".
Il 23 luglio scorso uno degli indagati esplose alcuni colpi di pistola contro un furgone dell'imprenditore. Decisiva, ai fini delle indagini, la collaborazione della vittima con gli investigatori.

02/11/2007
Fonte: La Sicilia

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