venerdì, maggio 04, 2007

Rinviati a giudizio i "pulitori"

PALERMO - Sono accusati di avere "ripulito" il covo del boss Totò Riina, nei giorni successivi all'arresto di quest'ultimo, scattato il 15 gennaio nel '93. Stamane, il gup Mario Conte li ha rinviati a giudizio fissando il processo per il prossimo 16 luglio davanti alla quinta sezione del tribunale. Tra gli imputati, ci sono tre pentiti: Gioacchino La Barbera, Giovanni Brusca e Giusto Di Natale. Gli altri imputati, accusati di avere prelevato dall'abitazione di via Bernini i mobili, le suppellettili ma soprattutto i documenti di Totò Rina, sono: Leoluca Bagarella, Giovanni, Gaetano e Giuseppe Sansone, Giovanni Grizzaffi, Michele Traina, Giuseppe Guastella e Michelangelo La Barbera. Sono tutti accusati di favoreggiamento reale nei confronti di Totò Riina. Secondo il Pm Antonio Ingroia, agli atti del processo vi è una prova, quantomeno logica, dell'esistenza di documenti che sarebbero stati asportati dal covo di Riina. Di questi documenti parlò il pentito Giovanni Brusca, affermando che "in tutti i suoi covi precedenti, Totò Riina faceva costruire una cassaforte dove teneva i suoi documenti, tutto il suo patrimonio documentale".
03/05/2007
Fonte: La Sicilia

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