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Le due "gole profonde", nell'autoaccusarsi del fatto di sangue delinearono il contesto in cui maturò e fecero i nomi di chi - a loro dire - aveva emesso sentenza di morte contro Miceli. In particolare Giuffrè disse di essere stato uno degli ideatori del delitto insieme con Madonia e con Bernardo Provenzano. Vara, invece, avrebbe coordinato il lavoro del killer indicato dai due collaboranti in Rosolino Rizzo.
Madonia ha chiesto ed ottenuto di essere giudicato col rito abbreviato. La sua posizione, dunque, è stata stralciata da quella di Rizzo e Provenzano per i quali è stato disposto il rinvio a giudizio. Il difensore di Madonia, avv. Antonio Impellizzeri, ieri stesso ha preannunciato che all'apertura del processo con l'abbreviato contro Madonia chiederà la riunione con un altro processo che vede imputato il boss per un altro omicidio della faida di Valledolmo, quello di Gandolfo Panepinto.
Fonte: La Sicilia
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