martedì, novembre 14, 2006

Arrestato o salvato?

PALERMO - L'arresto ordinato sabato dai pm della Dda di Palermo del boss di Resuttana, Diego Di Trapani, potrebbe aver salvato la vita all'anziano capomafia. L'uomo, secondo quanto emerge da indagini della polizia, rischiava di essere eliminato dal nuovo capomafia Salvatore Lo Piccolo, latitante da trent'anni. Di Trapani è considerato il reggente del mandamento di Resuttana e questo aspetto emerge dai pizzini sequestrati a Bernardo Provenzano il giorno del suo arresto. Adesso il procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone e i sostituti della Dda si sono affrettati a firmare un provvedimento di fermo di polizia giudiziaria, per pericolo di fuga, perché Di Trapani avrebbe potuto essere sequestrato per sparire nel nulla. Nei mesi scorsi un altro capomafia, Bartolomeo "Lino" Spatola, di Sferracavallo, è stato eliminato con il metodo della lupara bianca e a gennaio la stessa sorta è toccata a Giovanni Bonanno, figlio di Armando, uno dei sicari del capitano dei carabinieri Emanuele Basile. Dietro questi omicidi ci potrebbe essere, sostengono gli inquirenti, la mano di Lo Piccolo che dall'arresto di Provenzano è il boss incontrastato a Palermo di Cosa nostra.
13/11/2006
Fonte: La Sicilia

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