lunedì, ottobre 09, 2006

Parla Pina

Roma, 9 ott. (Apcom) - "Ho chiesto a Bertinotti di aiutarci a fare vedere alla Sicilia che la sinistra è credibile dando dei precisi e netti segnali di diversità dall'attuale centrodestra". Pina Maisano Grassi, vedova di Libero Grassi, l'imprenditore siciliano ucciso dalla mafia il 29 agosto del '91 per essersi rifiutato di pagare il pizzo, è soddisfatta dell'incontro durato poco meno di un'ora a Montecitorion con il presidente della Camera, Fausto Bertinotti. "E' una persona simpatica, anche perché da' l'idea di interessarsi a quello che gli si dice", ha detto la signora Grassi.
La vedova dell'imprenditore vittima della mafia ha raccontato del carteggio avuto con Bertinotti in occasione del quindicesimo anniversario della morte di suo marito: "Nella sua lettera il Presidente ha parlato di 'un percorso da seguire per liberarsi dal giogo del bisogno e dell'esclusione'. Mi ha colpito. Per questo gli ho risposto chiedendogli un incontro".
La signora Grassi ha fatto sapere ai cronisti che Bertinotti si è impegnato a "parlare con il Sottosegretario Enrico Letta affinché si metta in contatto con Rita Borsellino colei che rappresenta il tramite tra l'Assemblea della Regione Sicilia e il Parlamento".
Pina Maisano Grassi ha poi portato a Bertinotti l'elenco degli esercizi commerciali che in Sicilia hanno aderito ad 'Addiopizzo', ovvero che si sono ribellate al racket. "L'Associazione Addiopizzo è una delle poche realtà che contrastano duramente Cosa Nostra. Le varie commissioni Antimafia, sia quella regionale che quella nazionale, sono teoriche e poco pragmatiche: avrebbero un valore se facessero proposte. Invece esaminano cose già accadute. Questo non serve a niente. Abolirle sarebbe un buon modo per alleggerire il bilancio dello Stato...".
Fonte: virgilio.it

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