mercoledì, giugno 21, 2006

Totò Cuffaro in contatto con Guttadauro? Che novità....

PALERMO - Il nome del presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, emerge dall'intercettazione effettuata a casa del boss di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro, poco prima che il capomafia scoprisse l'esistenza di una microspia nella propria abitazione. È il 15 giugno 2001 e la cimice registra: "Ragiuni avia (ragione aveva, ndr) Totò Cuffaro". La circostanza è emersa oggi durante la deposizione in aula del perito del tribunale nominato per esaminare la bobina dell'intercettazione nel processo all'ex assessore comunale, Domenico Miceli, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa. Il perito ha sottolineato che la conversazione era molto disturbata, ma ascoltando più volte la registrazione l'esperto nominato dai giudici è riuscito a concludere che quella frase è stata detta. La vicenda si inserisce, secondo la procura, nell'inchiesta sulle talpe "istituzionali" che hanno portato a rivelare al boss l'esistenza di microfoni piazzati dai carabinieri del Ros nel proprio appartamento. I giudici del tribunale, dopo aver ascoltato la deposizione del perito che sostiene l'esistenza della frase in cui è citato il nome del presidente della regione, Salvatore Cuffaro, ha disposto una nuova perizia. Il collegio ha affidato l'incarico ad un esperto della polizia scientifica di Roma. Il consulente della difesa di Domenico Miceli, che ha prodotto anche lui una relazione sull'intercettazione, ha detto ai giudici di non aver sentito la frase in cui si farebbe riferimento al Governatore. La requisitoria del processo a Miceli, prevista per il 26 giugno, in seguito a questa nuova perizia è stata rinviata a data da destinarsi.
21/06/2006
Fonte: La Sicilia

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