lunedì, maggio 15, 2006

Omicidio Scaringi

CATANIA - La polizia di Stato ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare per due omicidi commessi a Catania, tra il 1992 e il 1993, nella sanguinosa guerra di mafia tra i clan Santapaola e Cappello che fece registrare più di cento omicidi l'anno.Il provvedimento restrittivo riguarda sette persone, ritenute organiche a Cosa nostra e alla cosca Santapaola-Ercolano e riguarda l'uccisione del commerciante Giuseppe Scaringi, avvenuta nel settembre del 1993, e l'eliminazione, nell'agosto del 1992, di Antonino Faro. Moventi e dinamiche dei due delitti sono stati ricostruiti da diversi pentiti di Cosa nostra, tra i quali l'ex boss Natale Di Raimondo.L'ordine di custodia cautelare, eseguito dalla squadra mobile della Questura di Catania, è stato emesso dal Gip Antonino Caruso su richiesta dei sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia Francesco Puleio e Ignazio Fonzo. Gli arrestati dell'operazione "San Berillo Nuovo" della Squadra mobile sono Luigi Rizza di 38 anni, Filippo Giannì di 34 e Rosario Albino Spina entrambi di 34. Il provvedimento è stato notificato in carcere a Giovanni Rapisarda di 48 anni, Santo Guido Contadino di 50 e Rosario Russo di 39 anni. Uno degli indagati è invece sfuggito alla cattura.Secondo la polizia, sono tutti ritenuti affiliati al gruppo di San Berillo Nuovo del clan Cappello, ad eccezione di Rapisarda, affiliato invece al clan Santapaola. Sarebbe stato quest'ultimo l'esecutore materiale dell'omicidio di Scaringi, deciso dai vertici di allora del clan Santapaola che nel 1993 era retta da Aldo Ercolano, nell'ambito dei contrasti con i Cappello: in quel momento le due cosche erano in guerra e a Catania si contavano centinaia di morti ammazzati. Il commerciante fu trucidato con 13 colpi di pistola calibro 9x21 mentre a bordo della sua Mercedes percorreva viale Marco Polo.Sarebbe maturato all'interno dello stesso clan Cappello l'omicidio di Antonino Faro: la vittima era un affiliato. Faro venne ammazzato il 26 agosto del 1992 in via Venezia Giulia: come sicari sono accusati Rosario Albino Spina e Mario Grasso, detto "il nano", poi ucciso. Come mandante gli investigatori hanno individuato Alfio Manca, allora responsabile del clan Cappello nella zona di Acireale, e poi anch'egli assassinato.L'indagine ha identificato inoltre gli autori di 4 rapine compiute dal clan Cappello tra il 1991 e il 1992 ai danni di alcuni grossisti e di un istituto di credito.
15/05/2006

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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