PALERMO - Il boss Bernardo Provenzano ha assistito in video collegamento dal carcere di Terni al processo che lo vede imputato davanti alla Corte d'assise d'appello di omicidio nell'ambito della seconda guerra di mafia degli anni Ottanta fino al delitto dell'imprenditore Libero Grassi che si era rifiutato di pagare il pizzo. Si tratta della prima uscita in un pubblico dibattimento del capomafia corleonese arrestato l'11 aprile scorso dopo 43 anni di latitanza.Provenzano ha chiesto di non essere ripreso dalle telecamere in aula, così come hanno fatto gli altri imputati tra cui Totò Riina. Il boss era in una stanzetta nel carcere di Terni, in compagnia di quattro agenti di polizia penitenziaria; era seduto e indossava un maglione scuro e jeans, stando con le braccia incrociate. Erano presenti in aula la vedova dell'imprenditore ucciso per essersi ribellato al racket Libero Grassi, Pina Maisano e il figlio Davide, che sono parte civile nel processo.Il boss aveva diversi foglietti in mano con appunti che consulta, e ha parlato telefonicamente con il suo difensore, Franco Marasà. "Mi curano in maniera idonea e non ho problemi", ha detto il boss all'avvocato. La sua immagine è stata trasmessa in video collegamento attraverso un monitor suddiviso in diversi riquadri: nella casella in alto a sinistra compariva Provenzano, in quella opposta, in basso a destra, Totò Riina. Il presidente della Corte d'assise, Franco Miccichè, ha disposto che le numerose troupes televisive, alcune delle quali straniere, e i fotografi presenti in aula non riprendano i 33 imputati, così come chiesto dai loro legali. "E' un suo diritto non farsi riprendere dalle telecamere, è questione di privacy", ha detto l'avvocato Marasà, rispondendo ai giornalisti.L'udienza si è conclusa con un rinvio al 9 maggio. Rispetto a Totò Riina e Salvatore Madonia che hanno abbandonato l'udienza, Provenzano ha seguito il dibattimento fino alla fine. "E' una gran bella giornata per la giustizia", ha detto Pina Maisano. La vedova di Grassi tuttavia ha espresso preoccupazione "per i tempi di questo processo". "Mi sembra - ha aggiunto - che si stiano dilatando, non vorrei che il collegamento del boss Provenzano in video-conferenza distolga l'attenzione dal processo".
02/05/2006
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