giovedì, febbraio 23, 2006

Condannato un altro deputato siciliano

PALERMO - La terza sezione del tribunale penale di Palermo ha condannato a nove mesi il deputato della Margherita all'Assemblea regionale siciliana, Gaspare Vitrano, e Antonino Piceno, dipendente della Regione, per aver presentato false documentazioni per la candidatura del politico. La vicenda giudiziaria comincia nel giugno del 2001, dopo l'elezione, promossa dal primo dei non eletti, Giuseppe Faraone, che ha fatto però ricorso per ineleggibilità di Vitrano, il quale non aveva chiesto l'aspettativa dal suo lavoro di dipendente regionale, come prescrive la legge. "Faraone - racconta l'avvocato Antony De Lisi, che lo difende - ha vinto il ricorso e si è insediato per quattro mesi. Fino a quando l'appello e la Cassazione hanno dato ragione a Vitrano, che si è avvalso di un documento, con date falsate, nel quale risultava la sua aspettativa nel periodo prescritto dalla legge. Per Vitrano - continua il legale - a causa di questo falso documento, è iniziato un nuovo processo nel settembre del 2003. Dopo due anni di indagini la giustizia ci ha dato ragione".

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