lunedì, gennaio 25, 2010

Aumentata la pena a Cuffaro

PALERMO - L'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, ora senatore dell'Udc, è stato condannato, in appello, a 7 anni di reclusione (2 anni di pena in più rispetto al primo grado) per favoreggiamento aggravato dall'avere agevolato Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio. Il processo è stato celebrato davanti la terza sezione della Corte d'appello di Palermo. L'aggravante era stata negata nel primo giudizio. "So di non essere mafioso e di non avere mai favorito la mafia. Avverto, da cittadino, la pesantezza di questa sentenza che, però, non modifica il mio percorso politico", ha detto Cuffaro. "Ciò non vuol dire che le sentenze non debbano essere rispettate dal momento che sono espresse dalle istituzioni". "So di non aver mai voluto favorire la mafia - dice Cuffaro - e di essere culturalmente avverso a questa piaga, come la sentenza di primo grado aveva riconosciuto. Prendo atto però della sentenza della corte di appello. In conseguenza di ciò lascio ogni incarico di partito. Mi dedicherò, con la serenità che la Madonna mi aiuterà ad avere, alla mia famiglia ed a difendermi nel processo, fiducioso in un esito di giustizia". La terza sezione della corte d'appello di Palermo ha anche riformato le pene inflitte all'ex manager della sanità privata Michele Aiello, condannato a 15 anni e 6 mesi contro i 14 del primo grado per associazione mafiosa e ha modificato in concorso esterno all' associazione mafiosa l'accusa di favoreggiamento contestata all'ex maresciallo del Ros Giorgio Riolo, condannandolo a 8 anni di carcere. In primo grado Riolo aveva avuto 7 anni. La Corte ha dichiarato prescritto il reato contestato ad Adriana La Barbera per morte dell'imputata. Per il resto la sentenza di primo grado è stata interamente confermata.
GLI ALTRI IMPUTATI. Queste le condanne confermate per gli altri imputati: il radiologo Aldo Carcione (accusato di rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio e accesso abusivo al sistema informatico della Procura), 4 anni e 6 mesi; l'ex segretaria della Procura Antonella Buttitta (accesso abusivo al sistema informatico della Procura e rivelazione ed utilizzazione di segreto d'ufficio), 6 mesi; Roberto Rotondo (favoreggiamento), un anno; Giacomo Venezia (favoreggiamento), 3 anni; Michele Giambruno (truffa e corruzione), 9 mesi; Salvatore Prestigiacomo (corruzione), 9 mesi; Angelo Calaciura (corruzione), 2 anni; Lorenzo Iannì (truffa) 4 anni e 6 mesi.La conferma della condanna al pagamento di 400 mila euro è stata inflitta alla società Atm - Alte Tecnologie Medicalì (truffa). A 600 mila euro di multa è stata invece condannata la società 'Diagnostica per immagini Villa Santa Teresà (truffa). Le due società erano state sequestrate ad Aiello e ora sono in amministrazione giudiziaria."Da quanto emerge dal dispositivo le nostre richieste sono state tutte accolte", commenta il pg Daniela Giglio, che ha sostenuto l'accusa al processo. "La corte - ha aggiunto - ha rivalutato il materiale processuale con una meditazione ulteriore che è poi l'essenza del processo di secondo grado".
23/01/2010
Fonte: La Sicilia

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