giovedì, novembre 26, 2009

Operazione "Scacco matto"

SCIACCA (AGRIGENTO) - Condanne per un totale di trecento anni di carcere sono state richieste oggi dai Pm della Dda di Palermo nei confronti di 21 delle 33 persone coinvolte nell'inchiesta antimafia denominata "Scacco Matto", su mafia e appalti nella zona compresa tra il versante agrigentino della valle del Belice, Sciacca, Ribera e l'hinterland. Le richieste di condanna riguardano quegli imputati che hanno scelto il rito abbreviato.
Venti anni di reclusione sono stati chiesti per Gino Guzzo, di Montevago; 18 per Raffaele Sala, di Burgio; 16 per Accursio Dimino, di Sciacca, Salvatore Imbornone, di Lucca Sicula, Antonio Pumilia, di Menfi e Antonino Gulotta, di Montevago; 14 per Michele Barreca e Giacomo Corso, di Menfi; 12 per Girolamo Sala e Pietro Antonio Derelitto, di Burgio, Giuseppe Barreca, di Menfi, Antonino Montalbano e Giuseppe Orlando di Ribera; 2 anni e 6 mesi ciascuno per Leonardo Tavormina, di Menfi, e Michele Giambrone, di Villafranca Sicula, accusati di favoreggiamento.
Per un'intera famiglia di Ribera, i Capizzi (due di loro si chiamano entrambi Paolo, altri due Giuseppe e uno Francesco), sono stati chiesti in totale 76 anni di carcere. Per Calogero Rizzuto, di Sambuca, che di recente ha deciso di collaborare con la giustizia, i pm hanno chiesto 4 anni
.
I pm hanno chiesto l'assoluzione per non avere commesso il fatto di tre imputati: Antonio Pumilia, Giacomo Corso e Michele Barreca, tutti di Menfi. Erano accusati di danneggiamento. Per tutti gli altri soggetti coinvolti nell'indagine si procede con il rito ordinario.
26/11/2009
Fonte: La Sicilia

Nessun commento: