TRAPANI - Il capomafia di Salemi
Salvatore Miceli, inserito nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi, è stato arrestato a Caracas, in Venezuela, dai carabinieri del comando provinciale di Trapani in collaborazione con l'Interpol. Il boss, considerato un elemento di spicco del narcotraffico internazionale, era ricercato dal 2001, in seguito a una condanna per associazione mafiosa e traffico internazionale di stupefacenti divenuta definitiva. L'indagine che ha portato all'individuazione e alla cattura di Miceli è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Nel maggio del 2003 la polizia aveva arrestato, nell'ambito di un'operazione antidroga, anche la moglie di Miceli,
Veronica Dudzinski, e i figli Ivano e Mario. Il boss di Salemi era stato inoltre intercettato nel 2000 con
Pino Lipari, il 'consigliori' di Bernardo Provenzano, che lo investiva ufficialmente per gestire un traffico internazionale di stupefacenti. Salvatore Miceli, 63 anni, è nipote del defunto
boss Salvatore Zizzo, il capomafia di Salemi, morto nel 1981. Arrestato a Palermo, assieme ad altre 22 persone, nel marzo del 1983, nell'ambito di un'operazione congiunta tra carabinieri, polizia e finanza, Miceli, già all'epoca, era destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dalla magistratura statunitense. Finì nuovamente in carcere nell'ottobre del '90, su provvedimento dell'allora procuratore di Marsala,
Paolo Borsellino, che si avvalse delle dichiarazioni della collaboratrice di giustizia
Giacoma Filippello. Quest'ultima indicò Miceli come un narcotrafficante di Cosa Nostra. Il boss trapanese è considerato dagli investigatori come uno dei più fidati referenti del boss latitante
Matteo Messina Denaro, nonchè intermediario tra i clan di Cosa Nostra e della 'Ndrangheta ed i cartelli colombiani della cocaina. Un altro referente del capomafia,
Francesco Termine, pure lui narcotrafficante, fu arrestato, sempre in Venezuela, dalla squadra mobile di Trapani nell'ottobre di due anni fa.
21/06/2009
Fonte: La Sicilia
CARACAS, 21 GIU -Il capomafia di Salemi
Salvatore Miceli, fra i 30 latitanti piu' ricercati e arrestato oggi a Caracas ha gia' ammesso la sua identita'. L'operazione e' stata condotta dai carabinieri di Trapani con l' Interpol e coordinata dall'Antimafia di Palermo. Il Boss di Salemi e' stato bloccato quando in Italia erano le 4 del mattino all'uscita del lussuoso albergo Hotel Caracas Cumberland. Agli investigatori parlando in spagnolo ha fornito un nome falso, ma quando il boss ha notato che tra i gendarmi che lo circondavano c'erano carabinieri e' sbiancato in volto e non appena giunto nel piu' vicino posto di polizia Miceli ha ammesso la propria identita'.
Fonte: Ansa
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