MESSINA - Il sostituto procuratore della Dda,
Giuseppe Verzera ed il Pm di Barcellona Pozzo, Francesco Massaro, hanno chiesto il rinvio a giudizio per trenta indagati nell'operazione antimafia "Vivaio", portata a termine dai carabinieri nell'aprile del 2008. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamenti e detenzione illegale di armi. Sono stati raggiunti dal provvedimento:
Tindaro Calabrese, Carmelo Salvatore Trifirò, Santi Bonanno, Bartolo Bottaro, Antonino Calcagno, Agostino Campisi, Salvatore Campisi, Salvatore Campanino, Alfio Castro, Maria Luisa Coppolino, Zamir Dajcaj, Enrico Fumia, Salvatore Fumia, Aurelio Giamboi, Cristian Giamboi, Sebastiano Giambò, Giacomo Lucia, Massimo Manna, Enzo Marti, Roberto Martorana, Aldo Nicolà Munafò, Vincenzo Munafò, Roberto Ravidà, Michele Rotella, Stefano Rottino, Thomas Sciotto, Innocenzo Sinatra, Nunziato Siracusa, Carmelo Salvatore Trifirò, Giuseppe Triolo. Le indagini avevano documentato le infiltrazioni di un gruppo affiliato alla famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto negli appalti pubblici del Messinese, e tra questi i lavori per la metanizzazione dei Nebrodi ed il raddoppio feroviario della tratta Messina-Palermo.
05/03/2009
Fonte: La Sicilia
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