giovedì, ottobre 23, 2008

Chianchiano beccato...

PALERMO - Agenti della sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile di Palermo hanno arrestato il latitante Fabio Chianchiano, di 43 anni, accusato di far parte della famiglia mafiosa dei boss Lo Piccolo. L'uomo era ricercato dallo scorso luglio, da quando era sfuggito all'arresto durante il blitz che portò in carcere altre nove persone accusate di estorsioni e mafia. Chianchiano è stato arrestato dalla polizia di Stato in un'abitazione del quartiere Zen a Palermo. In passato aveva rifornito di armi il boss Sandro Lo Piccolo durante la sua latitanza. Il ricercato, oltre ad essere uno degli armieri della famiglia Lo Piccolo, è anche accusato di avere imposto estorsioni a commercianti e gestito un traffico di cocaina e marijuana in una vasta zona della città. A nasconderlo per mesi nel suo appartamento, in un palazzo anonimo, è stata una palermitana di 26 anni, Sabrina Correnti: le manette sono scattate anche per lei, accusata di favoreggiamento. È stata la sua stessa ombra a tradire il latitante. Lo raccontano gli agenti della squadra mobile che da giorni seguivano la donna e guardavano con un telescopio la finestra, con la serranda sempre abbassata, dell'appartamento. È stata proprio una sera, durante un servizio di appostamento, che i polizotti hanno notato accanto all'ombra della donna, bassa di statura, un'altra ombra che per dimensioni non poteva essere riflessa dalla figlia, una bimba di 10 anni. Un altro giorno, invece, mentre Sabrina Correnti andava a prendere la figlia a scuola qualcuno ha parzialmente aperto la serranda della finestra osservata dagli agenti. A questo punto la polizia ha deciso di preparare l'irruzione nell'appartamento. A nulla sono valse le precauzioni adottate dalla fidanzata che si premurava di tenere le tapparelle dell'appartamento semichiuse, durante il giorno, per impedire la vista all'interno e che continuamente si affacciava alla finestra per controllare che non ci fossero movimenti sospetti. Chianchiano era ricercato dallo scorso luglio nell'ambito di una operazione denominata "Addio pizzo 4". Secondo quanto riferiscono gli investigatori il latitante si occupava, in particola modo, dello spaccio di droga. Inoltre nell'ordinanza di custodia cautelare gli viene contestato di aver fornito una pistola calibro 38 a Sandro Lo piccolo. Proprio per conto dei boss di San Lorenzo, inoltre, Chianchiano avrebbe controllato anche le estorsioni. Il procuratore aggiunto Alfredo Morvillo ha definito Fabio Chianchiano "un elemento di spessore mafioso e di spicco della famiglia dello Zen che ha preso il posto del boss Michele Catalano nell'organigramma del mandamento di San Lorenzo".
23/10/2008
Fonte: La Sicilia

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