sabato, settembre 27, 2008

Rostagno.. Non dimentichiamo..

TRAPANI - La sera del 26 settembre 1988 venne ucciso Mauro Rostagno, giornalista-sociologo, uno dei fondatori della comunità "Saman". L'inchiesta sul delitto, nonostante diversi colpi di scena, archiviazioni, riaperture, arresti, proscioglimenti, non ha ancora accertato i colpevoli. Le indagini sono condotte dalla Dda di Palermo. Il titolare dell'inchiesta, Antonio Ingroia, recentemente ha detto di essere in possesso di "robusti indizi" ed ha chiesto al gip un'ulteriore proroga. Gli indizi, che dovrebbero portare alla richiesta di rinvio a giudizio del boss trapanese Vincenzo Virga, scaturiscono da una nuova perizia balistica, fatta eseguire dal capo della Mobile di Trapani, Giuseppe Linares, con l'ausilio di sofisticate apparecchiature, che non erano disponibili all'epoca del delitto. Il primo ad ipotizzare la matrice mafiosa fu Rino Germanà, l'ex dirigente della Mobile di Trapani, scampato nel 92 ad un agguato mafioso sul lungomare di Mazara del Vallo. Per anni, gli investigatori hanno battuto anche altre piste, come quella interna alla comunità terapeutica "Saman" di Lenzi. Per il delitto, nel luglio '96 furono arrestate con varie contestazioni, Elisabetta Roveri, detta "Chicca", compagna di Rostagno, Luciano Marrocco, detto "Lucky", Giuseppe Rallo e Massimo Oldrini, ospiti della comunità "Saman" al tempo del delitto. Successivamente finì in carcere anche un altro ospite della comunità: Giuseppe Cammisa. Un avviso di garanzia fu, invece, notificato a Francesco Cardella che con Chicca Roveri e Mauro Rostagno, aveva fondato "Saman". Per Adriano Sofri, l'arresto di Chicca Roveri fu "un sequestro di persona" ed una "vergogna morale". La pista interna, tuttavia, si sgonfiò e gli indagati furono prosciolti. Rimasero in piedi però le accuse a Cardella fino al 2002, quando gli stessi magistrati della Dda chiesero l'archiviazione.
26/09/2008
Fonte: La Sicilia

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