mercoledì, luglio 02, 2008

Arrestato fedele di Messina Denaro

Un faccendiere al servizio di Matteo Messina Denaro. Con le accuse di associazione mafiosa, corruzione aggravata e turbativa di asta pubblica, la Squadra mobile di Trapani ha arrestato l'imprenditore edile Salvatore Di Girolamo, marsalese di 49 anni, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Palermo. Il provvedimento e' stato richiesto dai magistrati della Dda, Roberto Scarpinato e Roberto Piscitello, negli sviluppi dell'inchiesta "Progetto Peronospora", che tra il 2002 e il 2005 ha gia' portato a tre distinte operazioni antimafia, riguardanti le infiltrazioni di Cosa nostra nei settori produttivi e nelle istituzioni locali. Da intercettazioni riscontrate con le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, Salvatore Di Girolamo - affermano gli investigatori - si era accreditato come imprenditore del tutto affidabile per le famiglie mafiose della provincia di Trapani rette dal latitante Matteo Messina Denaro, garantendo alle cosche, in cambio dell'appoggio di Cosa nostra, un pagamento in termini del 10% del valore dei lavori delle gare aggiudicate, corrompendo pubblici funzionari, al punto che l'indagato era solito portare con se' una ventiquattrore con le mazzette di denaro. L'imprenditore e' stato rintracciato dagli agenti della Mobile sull'isola di Favignana e, con un mezzo della Squadra Nautica della polizia, e' stato trasferito a Trapani per essere rinchiuso nella casa circondariale di San Giuliano. A Salvatore Di Girolamo viene contestato il concorso in una turbativa di gara avvenuta il 13 settembre 2001.

Fonte: La Repubblica

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