venerdì, luglio 11, 2008

3 provvedimenti per "pizzo"...

PALERMO - Continua a incrinarsi il muro di omertà alzato, fino ad un recente passato, da tante vittime del racket a Palermo. Due commercianti, a cui le cosche avevano chiesto il pizzo e che avevano subito una serie di danneggiamenti da parte dei clan, hanno scelto di denunciare.


Grazie al loro contributo la notte scorsa gli agenti della mobile di Palermo, su disposizione della Dda, hanno fermato tre pregiudicati con l'accusa di estorsione aggravata. Nell'inchiesta sono coinvolti anche altri due pregiudicati, precedentemente arrestati dalla polizia per altri taglieggiamenti, e tuttora detenuti.


"Non passa giorno che qualche imprenditore, spontaneamente o convocato dalla polizia, non fornisca elementi preziosi per arrivare agli estorsori", ha commentato il questore di Palermo, Giuseppe Caruso.


I tre presunti estortori fermati dalla polizia, su ordine del pm della dda di Palermo Maurizio De Lucia, sono Domenico Marino, 36 anni, Giovan Battista Marino, 35 anni, e Maurizio Spataro, 40 anni.


I pregiudicati, già detenuti, indagati nell'ambito della stessa inchiesta sono Michele Siracusa, arrestato a giugno scorso e già condannato per mafia e Calogero Pillitteri, in carcere per un tentativo di estorsione ad una sala Bingo di Torino.


10/07/2008

Fonte: La Sicilia

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