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L'allarme è stato lanciato questa mattina da alcuni imprenditori gelesi che qualche anno fa costituirono un raggruppamento per occuparsi del servizio di smaltimento e raccolta rifiuti della zona, affidato in appalto dal Comune.
Gli esattori dei clan mafiosi si presentarono subito per battere cassa, pretendendo il versamento mensile di alcune decine di migliaia di euro. La situazione andò avanti per qualche tempo, poi gli imprenditori decisero di denunciare tutto, assieme al sindaco Rosario Crocetta, testimoniando anche in aula al processo contro gli esponenti del racket.
Il coraggio non ha risolto però i problemi finanziari degli imprenditori, che vantano un credito di oltre 7 milioni di euro da parte della società d'ambito che si occupa del servizio di raccolta dei rifiuti. Oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede provinciale di Confindustria, hanno annunciato che saranno costretti a "licenziare un centinaio di dipendenti" se non riusciranno a fare fronte ai debiti.
Il team di legali è guidato dall'avvocato Alfredo Galasso, che ha parlato di una "forma silente di incaprettamento nei confronti degli imprenditori".
04/06/2008
Fonte: La Sicilia
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