Palermo, 15 feb. - Condanne all'ergastolo per Bernardo Provenzano, per il capomafia di Sciara Rosolino Rizzo, per Girolamo Pirronitto, di Vallelunga (Caltanissetta), e per Salvatore Puccio, macellaio di Caccamo. Dieci anni ciascuno per i pentiti Ciro Vara e Nino Giuffre'. Sono queste le richieste avanzate alla prima sezione della Corte d'assise di Palermo dai pm Lia Sava e Costantino De Robbio, nel processo per l'omicidio di un meccanico di Valledolmo, Gandolfo Panepinto, che venne ucciso nel paese a sessanta chilometri dal capoluogo, nella sua officina, quasi vent'anni fa: l'omicidio e' infatti del 23 febbraio 1988, ma solo grazie alla collaborazione di Giuffre' e Vara (originario di Villalba, provincia di Caltanissetta), si pote' risalire, negli ultimi anni, agli autori e ai mandanti del delitto, commesso 'in condominio' dai mafiosi delle province nissena e palermitana. Panepinto sarebbe stato ucciso perche' considerato un "cane sciolto", avrebbe cioe' commesso estorsioni e reati nei territori delle province siciliane senza l'autorizzazione dei boss. Nelle prossime settimane la sentenza del collegio presieduto da Salvatore Di Vitale, a latere Roberta Serio.
Fonte: AGI.it
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