mercoledì, dicembre 05, 2007

Trovati pizzini nell'esofago di Emmanuello

Tre frammenti di carta sono stati trovati nell'esofago di Daniele Emmanuello, il 43enne boss mafioso latitante di Gela (Caltanissetta), ucciso ieri dalla polizia mentre tentava di sfuggire alla cattura dopo la scoperta del suo covo nelle campagne di Villarosa (Enna). Sono stati rinvenuti durante l'autopsia: all'apparenza dei pizzini, non si sa se appartenenti allo stesso foglio, che il latitante, forse comprendendo di non avere piu' scampo, ha ingoiato. Inoltre, a differenza di quanto riferito da fonti in precedenza, e' stata sospeso e non ultimato l'esame autoptico sul cadavere. E' quanto si e' appreso dopo che la salma e' stata trasportata dall'obitorio dell'ospedale di Enna nel reparto di radiologia dell'Umberto I per essere sottoposta ad altre radiografie. Secondo indiscrezioni, durante l'esame autoptico non sarebbe stato rinvenuto il proiettile che era stato evidenziato dalla lastre effettuate sul cadavere ieri sera. Completata le nuove radiografie il cadavere sara' nuovamente trasferito all'obitorio per il completamento della perizia. L'esame era iniziato alle 13.30 e alle 18 sembrava fosse stato completato. Era trapelata la notizia che ad uccidere Emmanuello fosse stato un unico colpo che lo ha raggiunto alla testa. Sarebbe questo proiettile che, evidenziato ieri sera dalle lastre, non e' stato trovato dove sembrava posizionato. A questo punto pero' i colpi che hanno raggiunto Emmanuello sarebbero almeno due, dato che il foro rilevato al fianco non sarebbe di uscita. Notizie contraddittorie, mentre si attende l'iscrizione nel registro degli indagati con l'ipotesi di omicidio colposo degli agenti che hanno fatto fuoco, sembra almeno quattro, per fermare la fuga del boss latitante. L'autopsia ha accertato che la causa della morte e' stato il proiettile alla nuca e non la caduta nel vallone.
Fonte: La Repubblica

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