lunedì, dicembre 24, 2007

Condannato chi paga il pizzo

Palermo, 20 dic. - Il giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Palermo, Mario Conte, ha condannato a quasi sessant'anni di carcere sette presunti mafiosi della Noce, ritenuti responsabili di associazione mafiosa ed estorsioni, e un commerciante che sarebbe stato loro vittima, ma che non ammise di aver pagato il pizzo: Luigi Spataro, titolare di una nota concessionaria di automobili, ha avuto sei mesi, pena sospesa, ma dovra' pure - ed e' la prima volta che succede - risarcire le associazioni antiracket che si erano costituite parte civile nel processo, pagando cinquemila euro ciascuno ad Addiopizzo, Fai (federazione antiracket italiana), Sos Impresa e alla Provincia di Palermo.
Condannati alle spese lo stesso Spataro e gli altri imputati. Cosi' le condanne: Vincenzo Bruno ha avuto sei anni e otto e mesi; Luigi Caravello nove anni e 2.000 euro di multa; Salvatore Gottuso sei anni e 2000 euro; Umberto Maltese, che ha fruito del meccanismo della continuazione, si e' visto rideterminare la pena in complessivi dieci anni, piu' 2000 euro. Sergio Matina ha avuto sei anni e otto mesi; Giuseppe Musso 9 anni e tre mesi e 8000 euro; Felisiano Tognetti 8 anni e nove mesi. Luigi Spataro e' stato riconosciuto colpevole di favoreggiamento. Nel processo sono stati concessi gli sconti previsti dal rito abbreviato. I pm Maurizio De Lucia e Roberta Buzzolani avevano chiesto le condanne di tutti gli imputati. Secondo l'accusa i boss avrebbero sottoposto al sistematico taglieggiamento tutti i commercianti della zona: alcuni di questi ultimi avevano ammesso di aver pagato, altri avevano patteggiato o scelto il rito ordinario.
Fonte: agi.it

Nessun commento: