lunedì, novembre 12, 2007

Nasce "Libero futuro"

“Libero Futuro” è un luogo discreto, di serietà e riservatezza che ha come unico interesse quello di assistere commercianti e imprenditori nel percorso che porta alla denuncia contro il pizzo. Dal primo contatto, anche solo per fornire informazioni – in totale riservatezza – all’assistenza in caso di denuncia, dalla gestione del caso fino a fare da schermo nella fase processuale. Il progetto nasce dall’esperienza maturata negli ultimi tre anni dal comitato Addiopizzo, in particolare da quel ramo che ha gestito i rapporti con i commercianti della lista Pizzo-free. Da circa un anno, infatti, alcuni componenti del comitato hanno cominciato a lavorare per creare una lista di imprenditori che rifiutano nettamente il pizzo, assistiti e consigliati da Tano Grasso - presidente onorario della Federazione nazionale delle Associazioni Antiracket, nonché primo a utilizzare lo strumento della denuncia collettiva, nel 1991 a Capo D’Orlando. Sono così cominciate le prime riunioni alle quali sempre più commercianti hanno preso parte, portando nel gruppo le proprie esperienze di denuncia. Il contesto palermitano è mutato nell’arco dell’ultimo anno. L’aumento delle minacce e della pressione della criminalità organizzata hanno reso ancora più necessaria la creazione di una struttura che potesse accompagnare chi decide di denunciare. Il percorso del comitato si è incrociato sempre più spesso con chi, denunciando, si è rivolto ad Addiopizzo per chiedere supporto. Da qui l´idea, dopo aver assistito alle incoraggianti prese di posizione da parte degli imprenditori, all´annuncio della nascita dell’associazione antiracket, fatto il 29 agosto scorso in occasione dell´anniversario dell´omicidio di Libero Grassi. “Libero Futuro” sarà anche parte integrante della campagna Contro il pizzo cambia i consumi del comitato Addiopizzo, attivandosi nella ricerca dei commercianti che andranno a fare parte della lista Pizzo-free. L’associazione antiracket farà anche parte della commissione di garanzia che vaglia le richieste di adesione, manterrà i rapporti con le forze dell’ordine e si occuperà delle problematiche dei commercianti, mentre il comitato Addiopizzo continuerà a promuovere l’esperienza del consumo critico anti-pizzo, mobiliterà i consumatori, diffonderà la coscienza antimafia nelle scuole e continuerà a fare pressione nei confronti della politica e delle istituzioni.
Fonte: 90011.it

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