martedì, novembre 27, 2007

Intimidazione a confindustria

Palermo, 26 nov. - “Nel momento in cui la ribellione degli imprenditori al racket e a ogni forma di collusione e la contemporanea azione repressiva dello Stato stanno producendo in Sicilia importantissimi risultati, la mafia risolleva la testa e alza il tiro per colpire il sistema confindustriale e per lanciare un segnale minaccioso al territorio e alle imprese”. Lo afferma Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia dopo la notizia del raid vandalico nella sede di Confindustria Caltanissetta.
“La gravissima intimidazione - afferma - richiede la massima attenzione da parte nostra, delle forze dell’ordine e della magistratura; ma e’ certo che la nostra reazione sara’ durissima e ancora piu’ incisiva sara’ l’azione di sostegno alle imprese e di contrasto a Cosa nostra, con la consapevolezza di avere lo Stato al nostro fianco. Non saranno certamente queste intimidazioni a fermarci”. Tutto cio’, secondo Lo Bello, deve fare riflettere “quei politici nisseni che, invece di dare un contributo alla lotta ad ogni forma di illegalita’ sul territorio di Caltanissetta, non hanno trovato di meglio che polemizzare ripetutamente con la locale Associazione industriali e con la sua azione di rinnovamento”.
Il presidente Lo Bello si sta recando presso Confindustria Caltanissetta per portare la propria solidarieta’ al presidente Antonello Montante, al presidente della Piccola industria Marco Venturi, al direttore Giovanni Crescente e a tutto lo staff e agli associati. Nei mesi scorsi proprio Venturi aveva subito due intimidazioni.
Fonte: industriale oggi

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