giovedì, novembre 08, 2007

Chiesti 39 anni di carcere

La pena complessiva a 39 anni di carcere è stata chiesta dal pm di Palermo Lia Sava per i tre imputati del processo per le estorsioni all'antica focacceria San Francesco di Palermo. In particolare, sono stati chiesti 16 anni per Francesco Spadaro, 13 anni per Giovanni Di Salvo e 10 anni di reclusione per Lorenzo D'Aleo. I 3 sono accusati di estorsione aggravata nei confronti degli imprenditori Conticello, proprietari della focacceria. In aula Vincenzo Conticello aveva accusato il suo estorsore Di Salvo. Per gli imputati Francesco Spadaro, detto Francolino, e Giovanni Di Salvo, visti i precedenti per mafia, il pm Lia Sava ha chiesto nelle condanne anche la recidiva. Non è così per il terzo imputato, Lorenzo D'Aleo. I tre, presenti in aula, hanno ascoltato in silenzio e impassibili le richieste di pena del magistrato. «Signori del Tribunale - ha concluso il pm Sava la requisitoria - si è raggiunta la prova della penale responsabilità degli imputati». Il pm ha anche ricordato le dichiarazioni dei fratelli Vincenzo e Fabio Conticello «ritenute veritiere». I due avevano accusato gli imputati di essere i responsabili della richiesta di «pizzo» per l'antica focacceria San Francesco di Palermo. L'avv. Stefano Giordano, legale di parte civile della famiglia Conticello, ha chiesto un risarcimento di 600mila euro per Vincenzo Conticello e di 600mila euro per l'Antica focacceria S. Francesco. L'avv. Salvatore Forello, patrocinatore di parte civile per la Fai (federazione nazionale antiracket), ha chiesto un risarcimento di 50mila euro, così come Nino Caleca, legale di parte civile per la Confesercenti; e Marco Manno per l'associazione Sos Impresa.
Fonte: La Sicilia

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao! complimenti per il blog!
ti va uno scambio link?
fammi sapere sul mio..ciauu!