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Palermo, 19 ott. - E' stata dichiarata inammissibile, dalla quinta sezione della Corte d'Appello di Palermo, l'istanza di ricusazione dei giudici togati del processo per l'omicidio del vicebrigadiere della polizia penitenziaria
Antonino Burrafato, ucciso a termini Imerese (Palermo) il 29 giugno 1982. A presentare l'istanza erano stati i killer
Leoluca Bagarella e Antonino Marchese, che avevano sostenuto che il presidente della terza sezione della Corte d'Assise d'appello,
Giuseppe Nobile, e - il solo Marchese - anche il giudice a latere
Biagio Insacco fossero prevenuti nei loro confronti. Nell'istanza i due imputati si erano lamentati del fatto di essere stati gia' piu' volte giudicati dagli stessi magistrati e avevano segnalato anche, come motivo di "inimicizia" dei giudici contro di loro, il fatto di non avere piu' il gratuito patrocinio, cioe' la difesa a spese dello Stato. Secondo la sezione misure di prevenzione della Corte d'appello, che ha esaminato il caso, l'istanza non e' ammissibile.
Fonte: Agi.it
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