giovedì, agosto 30, 2007

Tradito dal cellulare

GENOVA - Sono state le tracce elettroniche lasciate da un telefono cellulare e da un apparecchio GPS a tradire Salvatore Fraterrigo, il latitante mafioso inserito nell'elenco del Viminale dei cento ricercati più pericolosi d'Italia, rintracciato in Romania dagli agenti della squadra mobile di Genova. Fraterrigo, legato al clan siciliano Emanuello-Madonia, deve scontare undici anni di reclusione inflitti dal tribunale di Genova per traffico di stupefacenti, violazione della legge sulle armi e sugli esplosivi. È inoltre ricercato per altri ordini di cattura emessi per associazione di tipo mafioso dalle procure generali di Caltanissetta e Reggio Calabria. Considerato esperto di esplosivi, è ritenuto responsabile di un attentato incendiario ad un night club della provincia di Alessandria per fini estorsivi. Il latitante era ospitato nell'abitazione di una donna romena nella città di Bocsa a circa 60 chilometri da Timisoara. Il 16 agosto scorso gli agenti diretti dal vicequestore Claudio Sanfilippo hanno intercettato una telefonata tra la donna e le sue due figlie, in vacanza in Italia, a Giulianova (Teramo). Appreso che le ragazze sarebbero rientrate in Romania il giorno seguente, i poliziotti le hanno raggiunte ed hanno collocato un sistema di localizzazione satellitare GPS sotto la vettura delle due giovani per poter così localizzare l'appartamento dove Fraterrigo si nascondeva. Dopo aver ottenuto a suo carico un mandato di cattura internazionale ed aver avviato una collaborazione con la polizia romena e l'interpol, ieri è scattato il blitz della polizia rumena che ha portato all'arresto del latitante. "Sono contento, è la fine di un incubo", sono state le prime parole di Fraterrigo. Il mafioso viveva in condizioni di semi-indigenza e aveva una scarsissima disponibilità economica. Secondo i primi accertamenti, non avrebbe avuto nell'ultimo periodo contatti con esponenti delle cosche italiane. Entro 20-30 giorni Fraterrigo sarà estradato a Genova.
29/08/2007

Fonte: La Sicilia

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