martedì, agosto 28, 2007

Maiorana e il figlio, scomparsi

PALERMO - Non potranno più proseguire le attività cantieristiche i titolari della Calliope srl, società immobiliare di proprietà, al 50%, di Karina Andre Gabriela, convivente dell'imprenditore palermitano Antonio Maiorana scomparso col figlio i primi di agosto. I carabinieri del comando provinciale e del nucleo ispettorato del lavoro, che oggi hanno perquisito e controllato l'azienda, hanno chiesto e ottenuto dall'ufficio tecnico del Comune un' ordinanza di interdizione del titolo abilitativo all'esecuzione delle opere. I militari hanno rilevato 25 violazioni di natura penale e 45 di natura amministrativa in materia di "sicurezza sui luoghi di lavoro", "prevenzione infortuni" e "legislazione sociale". Nove persone sono state denunciate e sono state inflitte contravvenzioni per 250mila euro. Individuati 21 lavoratori irregolari, tra cui un minorenne. Maiorana e il figlio sono scomparsi il 4 agosto. Si sono allontanati in auto, una Smart, poi ritrovata nel parcheggio dell'aeroporto Falcone-Borsellino, dal cantiere di Isola delle Femmine. Agli operai hanno detto che sarebbero tornati di lì a poco. L'imprenditore ha lasciato negli uffici il borsello con i documenti, tra cui il passaporto, da cui non si separava mai. La circostanza, insieme ad altri elementi, come l'assenza di prelievi bancari dopo la scomparsa e il risultato di indagini sui passeggeri in partenza dallo scalo - i due non risulterebbero nelle liste - in un primo momento ha fatto ipotizzare agli inquirenti che i Maiorana sarebbero rimasti vittime di un agguato. I carabinieri che indagano sulla vicenda hanno analizzato i rapporti economici dell'imprenditore e la situazione bancaria delle due ditte per le quali faceva da consulente: la Calliope e la Edilia. Della Calliope sono soci al 50% la compagna di Maiorana e Dario Francesco Lopez, genero di Salvatore Bandiera, proprietario del terreno su cui l'impresa stava costruendo. Della Edilia, invece, risultano soci i figli di Bandiera e l'imprenditore palermitano Francesco Paolo Alamia. Per entrambe le società Maiorana curava le pratiche di rilascio di mutui bancari. Le aziende sono state già perquisite l'11 agosto. E nei giorni scorsi è stata perquisita anche l'abitazione di Trapani della convivente dell'imprenditore, Karina Andre Gabriela, argentina. La donna, che non è indagata, ma è stata sentita come persona informata sui fatti, secondo gli investigatori sarebbe caduta in contraddizione più volte durante gli interrogatori a cui è stata sottoposta e non avrebbe detto tutto quello che sa. Gli inquirenti, insomma, dopo avere privilegiato la pista del sequestro sembrano propendere per quella dell'allontanamento volontario. I due Maiorana si sarebbero allontanati mettendo in scena un rapimento. Sul movente del gesto, però, ancora non c'è alcuna certezza.
27/08/2007

Fonte: La Sicilia

10 commenti:

ISOLA PULITA ha detto...

Isola delle Femmine "Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più"

IL NOSTRO VAFFA-DAY

Ho ritrovato tra le mie carte questi pensieri scritti tanti e tanti anni fa, sono stato tentato di rivederli.

Ho fatto una riflessione: Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto visto che i personaggi dei miei pensieri sono sempre i medesimi, se non loro direttamente i loro figli o nipoti.

I loro comportamenti non sono cambiati, continuano a non pianificare a non programmare a non prospettare a non rispettare la cosa pubblica a non interloquire con i cittadini.

Continuano invece ad aggredire il nostro territorio: A Isola delle Femmine non abbiamo più un fazzoletto di terra dove rinfrancarci dalle esalazioni della Italcementi oppure quietare le nostre orecchie dai continui rumori della Italcementi.
Non abbiamo più un fazzoletto di terra ad Isola delle Femmine, ove poter portare i nostri bambini a giocare e respirare aria pulita.

Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto almeno sino a quando non riusciamo a prenderci i nostri spazi di libertà e ad urlargli tutti i nostri VAFFA.

Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto almeno sino a quando non li avremo mandati tutti a casa e senza alcuna possibilità di replica.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno autorizzato dei programmi costruttivi a ridosso di aziende considerati per legge insalubri, mettendo così a repentaglio la salute dei CITTADINI.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno concesso alla Italcementi il permesso di costruire un deposito di "carbonile". risultato poi essere un deposito di PET-COKE, così come documentato dai sopralluoghi dell'ARPA oltre che dai carabinieri e dalla magistratura, intervenute a salvaguardia della salute dei CITTADINI.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno concesso permessi costruttivi in aree a destinazione di pubblica utilità.Cosi come risulta dalle cartine del P.R.G.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che omettendo la loro azione di controllo del territorio hanno di fatto permesso azioni di abusivismo edilizio. Come risulta dagli atti dell'Ufficio Tecnico Comunale.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che continuano a dire "Io non c'ero e se c'ero dormivo" "Io non lo conosco" "Io sono nuovo" "Non è mia la responsabilità ma del tecnico, IO sono il politico e non posso intervenire sul tecnico" e via dicendo............

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che continuano ad ignorare: " le amministrazioni rendono noti,mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l'oggetto, la durata ed il compenso dell'incaricato"
Tutto ciò in attuazione del principio di trasparenza, l'art.53, comma 14, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, così come integrato dal decreto legge 4 luglio 2006,n. 223,convertito in legge 4 agosto 2066 n. 248.
Ha ancora senso che Voi diciate:
"Così si entra nella privacy....io non ricordavo nemmeno più....chi gli ha passato quelle carte......" (veramente DEMENZIALE. DIMETTITI che non reggi il passo. Un Consiglio: entra in FEELING ovvero entra nel merito o meglio in argomento!)
"Io non c'ero e se c'ero dormivo" "Io non lo conosco" "Io sono nuovo"
"Non è mia la responsabilità ma del tecnico, IO sono il politico e non posso intervenire sul tecnico" e via dicendo............
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che per le loro cariche istituzionali, non hanno mai presentato una denuncia del loro stato patrimoniale , eludendo così leggi regolamenti e normative FISCALI VIGENTI anche per LORO.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che mentono sapendo di mentire allo scopo di non assumersi le proprie responsabilità oltre che a difendere il PROPRIO INTERESSE PERSONALE di FAMIGLIA O DI CASTA.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che non hanno dato pratica attuazione della delibera del consiglio comunale: PASSAGGIO A 36 ORE PER TUTTI I DIPENDENTI.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che anche il momento tragico quale un lutto lo trasformano in un'occasione di contrattazione e di scambio di raccomandazioni e favori.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che gestiscono "politicamente" i ruoli dei costi di costruzione, oneri di urbanizzazione tributi e tasse varie. E' ormai diventata famosa la battuta, dell'impiegato responsabile della comunicazione con i contribuenti:
"Totò a che lettera sei arrivato?"
"questa lettera saltala che c'è.........,
per favore anche questa saltala che c'è...scusa salta anche questa lettera" l'impiegato Totò come al solito ironico dice al suo interlocutore
"per fare più in fretta mi dici tutte le lettere da saltare?"
(tratto dal film Totò con Aldo Fabrizi)

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che non utilizzando le risorse professionali di cui è dotata la pubblica amministrazione preferisce affidare incarichi di consulenze.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che utilizzano le pubbliche risorse economiche per crearsi la corte dei Consulenti.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che per diventare amministratori diventano disoccupati cedendo le loro attività.

Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno dominato e continuano a dominare le coscienze di NOI ISOLANI.

Mandare a casa tutti questi signori che hanno umiliato qualsiasi tentativo di CRITICA.

Mandare a casa tutti questi signori che ci vogliono indurre al silenzio. NOI, non volendoci autocostringerci ad essere OMERTOSI URLIAMO il NOSTRO VAFFA e nel frattempo raccogliamo oltre TRECENTOMILA FIRME in poche ore.

PER LA NOSTRA SALUTE PER LA NOSTRA FELICITA' PER IL NOSTRO BENESSERE PER LA NOSTRA ECONOMIA
PER IL NOSTRO SVILUPPO PER LA NOSTRA INTELLIGENZA URGE MANDARE A CASA TUTTI QUEI SIGNORI CHE: GUARDANO IL DITO CHE INDICA LA LUNA


Comitato Cittadino Isola Pulita
Per il Signor Sindaco Professore Portobello in quanto giorno 8 settembre era in AMERICA


LA RINASCITA DI ISOLA DELLE FEMMINE: E’ SUCCESSO!


Era uno dei soliti giorni in cui i pensieri affollavano la mia mente. Il cielo era grigio.

Nonostante avessi dormito a sufficienza mi alzai già stanco, sapevo che sarebbe stata una delle solite giornate in cui mi sarei lasciato vivere!

Se da una parte non me ne facevo un cruccio, dall’altra osservare la moltitudine dei pensieri che vagavano nella mia mente non mi faceva vivere bene il “fare niente”.

Assorto nei miei pensieri, passeggiavo per le strade di isola, i miei ricordi andavano ai grandi progetti di quando frequentavo l’università:

Cio che sarei stato! Sarei diventato una persona importante!

Avrei conosciuto tante persone di culture diverse, perche’ il nostro paese mi dicevano ha una forte vocazione turistica! INSOMMA, avrei avuto un futuro.

Oggi non so, in termini temporali quando questo futuro verrà.

Ciò che di certo ho conseguito è la mia brillante laurea.

Ricordo ancora le parole di mio padre e mia madre:

“stai facendo un investimento sul tuo futuro, i sacrifici economici, le difficoltà che trovi nell’organizzazione dell’università, il problema dei trasporti per raggiungere Palermo per una qualsiasi necessità oltre che per frequentare l’università, l’umiliazione di dipendere economicamente dalla famiglia. tutto ciò ti sarà un giorno ripagato dalla società”.

Sono in via Falcone, quando sono riportato alla realtà dall’abbaiare dei cani randagi (sono trascorsi parecchi anni da quando abbiamo fatto una protesta perché il gran numero di cani randagi che avevano invaso il paese, ci avevano portato le zecche).

Nel cercare di evitare di essere aggredito dai cani mi rendo conto dello stato di degrado che mi circonda, per un attimo ho pensato ad una sorta di discarica pubblica. non essendo questo posto un’eccezione devo decidermi a fotografare i tanti posti simili che si trovano ad Isola.

per l’ennesima volta mi dico bisognerebbe agire, fare qualcosa, ma sono solo io che ho questa coscienza, nessuno capirebbe.

Sono sul lungomare e come facevo da bimbo cerco di individuare il punto in il cielo si congiunge con il mare, sono distratto dall’urlo di un ragazzo che è caduto dalla moto a causa di una buca del manto stradale, purtroppo il manto stradale delle vie di Isola sono piene di buche, nel volgere l’attenzione a ciò che era avvenuto mi rendo conto dello stato di desolazione ed abbandono di tutta la costa.

Ricordo i tanti sogni che facevamo da ragazzi, su noi che avremmo valorizzato questa gran risorsa, come avremmo potuto rendere questo posto il nostro posto, come avremmo potuto renderlo ospitale con i tanti turisti in cerca di queste isole felici, sognavamo le opportunità di lavoro che avremmo potuto crearci.

Ma dove sono quei ragazzi con cui sognavo tutto questo?

Molto spesso sono preso da questi stati d’animo che io definisco “solitudine sociale”, uno stato d’impotenza, il non avere dei punti di riferimento con cui discutere ed affrontare le tante problematiche che affliggono e mettono in uno stato di umiliazione l’intera comunità di Isola.

Il palazzo luogo deputato a gestire e risolvere le tante questioni sembra essere molto lontano da noi.

affronto spesso con mio padre di questi argomenti, di come vivere meglio il nostro paese.

Lui mi dice: “in passato in assenza di leggi i cittadini tentavano, magari attraverso le conoscenze, di affrontare individualmente ciò che più gli stava a cuore e ciò che otteneva, rappresentava il “favore della persona importante”. Ma dopo anni di lotte i cittadini si sono conquistati degli strumenti che permettono loro il riconoscimento alla partecipazione, alla conoscenza oltre al coinvolgimento nella gestione della cosa pubblica. Vedasi: lo statuto comunale, le leggi sulla trasparenza e sulla conoscenza di ciò che decide il palazzo….inoltre il palazzo assiste e supporta i cittadini nelle più svariate iniziative: culturali-progettuali-imprenditoriali-ricreative e a tale scopo che sono stati istituiti: lo sportello unico, l’informagiovani….

Voglio dirti ancora una cosa importante: noi abbiamo ancora l’idea che il comune sia un’ente esclusivamente assistenziale. no! Ora il comune oltre a difendere le fasce deboli della popolazione promuove anche lo sviluppo economico sociale e culturale della comunità, il tutto in un’ottica di programmazione e di pianificazione.

Ora ti è chiaro che per ottenere qualcosa non vi è più bisogno di rivolgersi a quella persona (importante). Verifica pure se tutto ciò che ti ho detto corrisponde alla realtà”.

Mi dico!!! Sarà vero tutto ciò, che mi dice mio padre?

Ancora una volta mi dico: a chi interessa tutto ciò, sono solo io che ho di questi pensieri?

Come d’improvviso il cielo grigio sparisce e si fa largo il sole, il giorno è più luminoso e come d’incanto vengo attirato da un vocio che diventa sempre più intenso, vedo un gruppo di persone che si va sempre più ingrossando, innalzare cartelli e lanciare slogan.

vogliamo contare-vogliamo lavoro-vogliamo pulizia-più progetti-più turismo-più socialità-più feste…..

Conosco tutti, ciò mi riempie di gioia e solo in questo momento mi sto rendendo conto, che i miei pensieri sono i pensieri degli altri, e ciò che era solo il mio pensiero sta diventando una voglia di fare, di contare e di partecipare. Per se stessi e per l’intera comunità di Isola delle femmine.

Si vuole essere partecipi del bene comune, nel rispetto della nostra storia, della nostra cultura delle nostre tradizioni popolari e del nostro territorio.

Sento parlare spesso, con una certa nostalgia, delle ingegnosità artigianali dei nostri nonni nel lavorare le reti, o nel costruire e riparare delle barche particolari, della lavorazione e conservazione dei prodotti del mare per non parlare delle nostre donne che si dedicavano all’arte del ricamo, il clima di socializzazione e scambio di esperienza dell’attività lavorativa trovava il suo culmine nelle varie feste in cui si coinvolgeva l’intero paese:

La sagra del pesce, la vampa di san Giuseppe, il giorno di San Pietro (patrono dei pescatori)……….insomma si creavano le occasioni per la festa e per stare insieme.

Pensandoci bene oggi nell’era di Internet, sarebbero delle ottime risorse economiche e turistiche da utilizzare.

I miei pensieri sono come le “semenze” una tira l’altra, a proposito di turismo, mi chiedo: qual è la ricettività alberghiera e la qualità dei servizi ad Isola?

Siamo consci delle nostre potenzialità e responsabilità del nostro presente.

La voglia di fare e di chiedere.

Oggi è successo! E’ nata una nuova coscienza che intende dare forma organizzativa a ciò che è un nostro pensiero comune.

Il nostro futuro è oggi!!!!



Pino Ciampolillo


http://www.isolapulita.it

ISOLA PULITA ha detto...

ISOLA DELLE FEMMINE CONSULENZE ELEZIONI ED ELETTI

Il GEOLOGO DOTTOR CUTINO MARCELLO
Correva l'anno 2001 e l'estate era prossima a venire quando l'attuale Capogruppo Consiliare di “Isola per Tutti” e Presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine, presenta una richiesta di liquidazione a saldo delle competenze professionali per gli studi di indagini geologiche e geomorfologiche relativi al progetto di massima di 36 alloggi popolari da realizzare in Via Libertà in Isola delle Femmine.
L’incarico gli era stato affidato nel lontano 1997 con regolare delibera di Giunta.
La Giunta era guidata dal Sindaco STEFANO BOLOGNA ,
mentre il Professore PORTOBELLO GASPARE ricopriva la carica di Assessore
e il Signor AIELLO PAOLO aveva la carica di ViceSindaco.
Del progetto di massima per la costruzione dei 36 alloggi popolari erano stati
incaricati oltre al DOTTOR MARCELLO CUTINO come GEOLOGO l’Arch LICATA ANDREA e l’Ing Lupo Mario Lupo.
Nel mese di Giugno al DOTTOR CUTINO MARCELLO viene determinata la liquidazione della parcella in lire 8.192.985 (bei tempi! Si parlava ancora di LIRE. Allora si che aveva il suo VALORE! nevvero?) il responsabile del settore X Ufficio Tecnico era Ing Usticano Francesca ed il responsabile del procedimento risultava essere il geom Dionisi Santo, l’attestazione della copertura finanziaria è stata attestata dal Rag Fontanetta Biagio.
Anche se a distanza di anni non vorremo che i nostri AMICI si ritrovino nella stessa situazione di Gianni (del film C’eravamo Tanti amati) "Quando, dopo tanti anni si ritrovano, Gianni non ha il coraggio di dire agli amici che è ..."
No! Non siamo affatto scandalizzati dalla sacrosanta liquidazione della PRESTAZIONE offerta dai professionisti.
Dobbiamo però confessare di essere veramente arrabbiati!
Siamo stanchi di girare Isola delle Femmine in lungo e in largo all'affannosa ricerca dei 36 alloggi popolari, ad oggi non siamo riusciti a trovarli.
Abbiamo chiesto informazioni persino alla Polizia Municipale niente non ne conoscevano l'ubicazione di questi 36 alloggi popolari.
Siccome siamo dei testardi ci siamo finalmente decisi a rivolgerci all'Ufficio Tecnico Comunale di Isola delle Femmine, in attesa del funzionario momentaneamente fuori stanza, i nostri occhi cadono su una cartellina posata sulla scrivania "ISTRUTTORIA RICHIESTA VARIANTE DEI 50 APPARTAMENTI DELLA CALLIOPE".
Strano!
Ma non si tratta di quegli appartamenti costruiti su verde agricolo?
Chiede ad alta voce Totò.
Guarda se ben ricordo vi è stato una variazione della destinazione d'uso.
A si! Adesso ricordo, è successo quando è intervenuto il Commissario ad acta.
Ma scusate tanto.
Perchè chiedono solo adesso la variante su tutti e 50 alloggi, visto che sono stati già ultimati?
Sembra addirittura qualcuno ci abi.............
La frase viene interrotta dal sopraggiungere in stanza del funzionario dell'Ufficio Tecnico a cui facciamo la classica domanda:
"a Isola delle Femmine dove sono ubicati i 36 alloggi popolari?".
Come al solito la risposta risulta essere: "non conosciamo l'ubicazione dei 36 alloggi popolari".
(non sappiamo se in effetti conosce gli atti relativi ai 36 alloggi popolari, visto che il funzionario non è un dipendente del Comune di Isola delle Femmine, bensì un Consulente del Sindaco, appena nominato. Forse all'epoca svolgeva l'attività di libero professionista).
Bando alle ciancie, non facciamoci distrarre, non perdiamo di vista i nostri 36 alloggi popolari.
All'Ufficio Tecnico Comunale ci hanno consigliato di consultare le cartine del Nuovo Progetto del Piano Regolatore Generale redatto dall'Arch Aliquò.
Con nostra grande sorpresa, nella presa visione delle cartine del NUOVO PIANO REGOLATORE, non vediamo i 36 alloggi popolari calati sul territorio.
GRANDISSIMA sorpresa notiamo anche che di TUTTE le nuove costruzioni degli ultimi anni non se ne trova TRACCIA.
Ci siamo scambiati degli sguardi di sbalordimento e senza proferir parola abbiamo abbandonato gli uffici comunali.
Mentre scendiamo le scale del Municipio incontriamo il CONSULENTE che ci chiede se riusciamo a pubblicargli la smentita alla smentita che gli aveva fatto il Sindaco a proposito di quella brutta storia del Pet-coke.
Ci diciamo:"chi lo capisce è bravo. Perchè si smentiscono?"
Fuori dal Comune qualcuno di noi esclama:
"Peppi togliamoci mano che è meglio per tutti. Qui qualcuno bara........".
(confesso la parola bara in quel momento l'ho associata a morte, la parola morte l'ho associata a cimitero, la parola cimitero mi ricorda il "progetto ampliamento del cimitero" ma questa è un'altra storia la racconteremo nei prossimi giorni)
Totò che ha la capacità come al solito di interrompere i miei pensieri, chiede: "Chi è quel Signore con cui parlavi sulle scale del Municipio?”
E’ il Consulente del Sindaco Professore Portobello.
Consulente per l’acqua potabile e per gli scarichi reflui oltre che per l’ambiente, inoltre il Consulente è componente del nucleo di valutazione dei funzionari, dei dipendenti e dei CONSULENTI.
E in maniera occasionale gli è stato affidato l’incarico, (dietro parere favorevole del Consulente dell'Ufficio Tecnico che Lui Consulente ha valutato) di “mantenere i valori dell’acqua potabile e degli scarichi reflui.
L’incarico “occasionale gli è stato affidato perché Una DITTA AMBIENTE E SICUREZZA
(che per caso ha sede nella stessa città, nella stessa via allo stesso numero civico, lo stesso numero telefonico cambia solo l'ultimo numero del fax, del Consulente)ha effettuato dei campionamenti fuori norma.
Il solito Totò obietta “ma non vi è un chiaro e ripetuto conflitto di interessi?
Gli rispondo! Ma va! Mica è BERLUSCONI!
Ma adesso finiamola di distrarci e torniamo ad occuparci dei 36 alloggi popolari, dobbiamo assolutamente scoprire ove sono ubicati.
Noi siamo duri abbiamo la testa di coccio non soddisfatti delle informazioni sin qui ricevute, tentiamo di chiedere in giro se qualcuno è a conoscenza del luogo esatto ove sono ubicati i 36 alloggi popolari.
NIENTE nessuno è stato in grado di dirci dove sono ubicati i 36 alloggi popolari.
Per la verità qualche cittadino ci ha confermato di aver sentito parlare di questi 36 alloggi popolari infatti sembra che al Comune era stato istituito un Ufficio per la raccolta delle domande per avere assegnato la casa. "
Si! Ricordo con precisione si era sotto le elezioni, per la verità dopo le elezioni nessuno più ha parlato dei 36 alloggi popolari".
Qualcuno con cui abbiamo parlato ci racconta che Lui personalmente si era recato in Municipio per compilare la domanda ed aveva parlato con l'impiegato addetto.
Sottovoce la signora aspirante all'assegnazione della casa ci ha confessato che ha anche votato per........"Mi ha garantito che........" "Per me per i miei figli la casa è una cosa importante per questo noi abbiamo votato "Antonio"...."
(tratto dal film di Totò Vot'Antonio)
A questo punto ci chiediamo: Che non Sia una BUFALA, come quella di Totò che vende la fontana di Trevi?
Stremati, assetati, affamati e soprattutto sconsolati, ci avviamo ognuno verso la propria abitazione e per strada, prima di lasciarci, incontriamo il "Barbone" (sembra che dopo esser stato definito Ponzio Pilato in paese abbia iniziato ad odiare acqua e sapone) da qualcuno considerato SAGGIO, che ci dispensa una delle sue solite pillole di saggezza: "Ragazzi! Voi dovete sapere che non dovete sapere"


La Rinascita a Isola delle Femmine

www.isolapulita.it

Sciavè ha detto...

Caro amico ho linkato il blog isolapulita perchè mi sembra davvero interessante e poi perchè le tue parole meritano risposta.
Questa nel mio piccolo è la risposta.
A presto
Saverio

ISOLA PULITA ha detto...

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DI ISOLA DELLE FEMMINE


A tutto il corpo della Polizia Municipale la nostra solidarietà la nostra stima e il rispetto per l'attività che svolgono a tutela della nostra comunità. Non sempre roconosciute e valorizzate da chi di competenza.
Al Signor Croce Antonino Comandante della Polizia Municipale di Isola delle Femmine, la nostra personale solidarietà stima e apprezzamento per il suo operato.

Management School: "così come ti ho creato ti posso distruggere"
"ti spiezzo in due" prima ti nomino un CONSULENTE e poi Ti DIMISSIONO

........si reputa assolutamente necessario che il corpo di polizia municipale venga commissariato...........

Riceviamo e con rincrescimento pubblichiamo.
Rincrescimento in quanto il contenuto è lo specchio di una situazione.......meritevole di una attenta responsabile e necessaria presa di posizione.
Mi rendo conto di infrangere il nostro credo "i panni sporchi si lavano in famiglia".
La necessità di riflettere, di analizzare di non lasciarsi trascinare da una sia pur giustificata spontanea reazione ci ha indotto alla pubblicazione, di questo indecoroso stato di fatto, che fotografa una parte importante della nostra realtà di Isola delle Femmine che certamente i Cittadini Isolani non meritano.

http://www.isolapulita.it

La discussione consiliare sui fatti accaduti in data 22 Agosto ad alcuni componenti del corpo di polizia municipale impone una seria e ponderata riflessione sulla situazione in cui versa in atto il corpo.
Va, innanzitutto, evidenziato che i problemi che in atto si manifestano, lungi dall'essere contingenti, si perpetuano da molti moltissimi anni e, in passato, hanno sempre comportato una propensione degli addetti a transitare in altri ruoli. L'organico in atto esistente, paradossalmente, è invece frutto di scelte precise da parte di molti degli attuali addetti, atteggiamento che ha fatto illudere su una dicersa motivazioni da parte di coloro che hanno richisto di essere inquadrati all'interno del corpo.
Detta situazione psicologica, di appartenenza ad un gruppo su cui gravano compiti di notevole ampiezza e complessità da svolgersi in situazioni anche difficili sia per i turni che per la rappresentanza rivestita nei confronti della collettività, avrebbe dovuto servire a dare compattezza al corpo con reciproca solidarietà. Ciò non si è assolutamente verificato, anzi.
In atto la situiazione tra il comando e gli agenti, tra gli styessi agenti e tra il comando e l'Amministrazione risulta di assoluto contrasto, come dimostrano gli innumerevoli provvedimenti avviati e, spesso, non portati a compimento in funzione di una pacificazione generale, o archiviati per vizi procedurali.
Numerosi rilievi, peraltro, risultano avanzati da cittadini, Amministratori e soprattutto dal locale comando della locale stazione dei carabinieri.
Anche il raporto con l'utenza, infine, risulta poco sereno.
Al comando, nel suo complesso ma soprattutto agli agenti, infatti, non è assolutamente riconosciuto quel rispetto che, in via di assoluta generalità ed istintivamente, è riconosciuto alle altre forze di polizia operanti nel territorio, Carbinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza.
Ciò è sicuramente imputabile ad aspetti propri dei corpi di Polizia Municipale, quantomeno in tutto il territorio regionale, ma in sede locale è ampliato a dismisura dai comportamenti tenuti in servizio da numerosi appartenenti al corpo, comportamenti che non risultano assolutamente in linea con l'attività, innanzitutto, educatrice che gli agenti dovrebbero tenere.
A ciò aggiungasi che sul campo non viene affettuata alcuna attività di controllo ed indirizzo da parte del comando, stante che, tranne il Vice comandante che effettua i normali turni di servizio, il comandante, logico punto di riferimento, quasi mai è presente sul territorio.
A peggiorare la situazione i comportamenti e le direttive del comandante vengono quasi costantemente contestate dal personale a vario titolo.
La situazione di perenne contestanzione ha di fatto ad oggi paralizzato il corpo, per cui si rende necessaria una svolta radicale che potrebbe essere attuata mediante l'immediata stipula di una convenzione con i Comuni facenti parte dell'Unione dei Comuni delle Torri tra Mare e Monti per la gestione dei servizi di polizia municipale.
Detta convenzione, che tra l'altro imporrebbe ai singoli componenti i corpi di polizia municipale di operare in tutti i comuni dell'Unione e specialmente fuori dal territorio di appartenenza ogiginaria, potrebbe comportare un miglioramento nel servizio ed un maggiore rispetto da parte delle rispettive cittadinanze.
In alternativa, o nelle more della stipula di detta convenzione, si reputa assolutamente necessario che il corpo di polizia municipale venga commissariato, provvedendo alla nomina di un coordinatore esterno, tratto possibilmente dagli orrganici dei carabinieri o della polizia di Stato in quiescenza.
Il direttore Generale

17.settembre 2007 prot 10388

PER LA RINASCITA DI ISOLA DELLE DELLE FEMMINE

http://www.isolapulita.it

ISOLA PULITA ha detto...

LA VIA CRUCIS DELL’ARCHITETTO GIOVANNI ALBERT DIPENDENTE DEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE

Lo scrivente è stato assunto dal Comune di Isola delle Femmine, art 14 della L.R. 26/86, nel maggio 1987 con la qualifica di Architetto, 8° livello, Funzionario, unico responsabile dell’Ufficio Tecnico Sanatorie, con il compito di gestire ed istruire le istanze di sanatoria di cui alla Legge 47/85 e successiva L.R. 37/85.
E’ da precisare che all’epoca soltanto un geometra mandava avanti l’Ufficio Tecnico del Comune.
Il compito dello scrivente dopo l’assunzione era quello di istruire le istanze di sanatoria edilizia ma, con l’andar del tempo, dall’istruzione delle pratiche è pasato, con ordini verbali e scritti del Sindaco e degli Amministratori, a compiti ben diversi come la gestione dei lavori pubblici, dell’urbanistica e dell’edilizia privata.
Vince il concorso di Capo dell’U.T.C. l’ing Caliri G.ppe; la gestione dell’U.T.C. si divide; lo scrivente viene incaricato dall’ing Capo a gestire, oltre all’istruzione delle istanze in sanatoria, l’urbanistica, l’edilizia privata ecc.
Lo scrivente ha messo a disposizione dell’Amministrazione e dei cittadini la propria competenza e le proprie risorse per garantire il miglior servizio.
Dopo circa tre anni (Giugno/Luglio 1993) la tranquilla e cooperosa gestione dell’U.T.C. viene a mancare, perché cominciano i primi dissidi con l’Ing Capo e perché viene eletto Sindaco del Comune di Isola delle Femmine il Sig Bologna, che ha considerato l’Arc Albert un avversario politico.
L’Ing Capo nomina lo scrivente responsabile di una serie infinita di settori dell’U.T.C., stracaricandolo di servizi.
Ha inizio così una sottile e crescente persecuzione verso lo scrivente.
L’Ing Capo non è in grado di contrastare le richieste assurde del Sig Sindaco, che ovviamente vuole una gestione clientelare dell’U.T.C., e quindi scarica tutte le responsabilità, derivanti da detta gestione, sullo scrivente.
L’inefficienza e la vigliaccheria dell’Ing Capo fa si che lo scrivente si ritrova indagato dalla Procura della Repubblica di Palermo.
Il sottoscritto deve subire l’onta e le lungaggini di un processo penale che si conclude, in primo grado, con la piena assoluzione dello stesso scrivente.
Lo scrivente si è opposto come meglio poteva, alla gestione clientelare dell’U.T.C. creata dal Signor Sindaco, (metodo adottato per essere rieletto nel maggio del 1995), gli ordini di servizio e le contestazioni di addebito si susseguono.
Il peso delle continue mortificazioni verbali e scritte da parte del Sig Sindaco e a turno da parte dei Segretari Comunali che si sono succeduti presso il Comune di Isola delle Femmine fa sì che lo scrivente si ammala e si assenta dall’ufficio per circa venti giorni.
Le visite fiscali si succedono, viene richiesta dal Signor Sindaco la visita medica collegiale, Il risultato???
Lo scrivente, al suo rientro in ufficio, viene emarginato ed allontanato dall’U.T.C. con il trasferimento in una stanzetta,di 9 mq., posta sopra l’asilo nido, non idonea alle funzioni per ospitare un ufficio tecnico comunale.
Dopo alcuni mesi, ricevuti gli arredi ed un collaboratore (operaio del servizio L.S.U. senza titolo di studio), l’ufficio tecnico sanatorie ricomincia a funzionare: Si effettuano sopralluoghi, si verbalizzano abusi edilizi, si predispongono ordinanze ecc.. come dovuto. Ma tutto ciò non era gradito al Signor Sindaco ed ad un Suo Assessore, per cui cominciano le minacce verbali e telefoniche, le vessazioni e le intimidazioni. Il Sindaco, dimenticando la verità del servizio, si è permesso di dire che lo scriventeè stato distratto con altri servizi di istituto che lo stesso Sindaco considerava più interessanti ed urgenti.
La persecuzione diventa tangibile e cresce geometricamente, si offende la dignità personale e professionale dello scrivente che, costatato il superamento di ogni umano limite, si vede costretto a difendersi. L’unica difesa legale possibile è la denuncia dei favoritismi e degli illeciti amministrativi, commessi dal Sindaco. Una serie di documentati esposti vengono inoltrati agli enti di controllo preposti (Procura della Repubblica, Ass.Reg. Enti Locali, Ass Reg Territorio e Ambiente ecc..) Il risultato???
Il piccolo ufficio tecnico sanatorie (una stanzetta), senza alcuna plausibile motivazione, viene chiuso con disposizione del Segretario Comunale, con l’aggravante di allontanare lo scrivente dal suo posto di lavoro.
Lo scrivente, danneggiato psicologicamente e fisicamente è costretto ad assentarsi, per un lungo periodo, dall’ufficio per motivi di salute. In tale periodo la persecuzione del Sindaco continua, i controlli fiscali diventano giornalieri. Viene richiesta una seconda visita medica collegiale ecc ecc.
In data 3/7/97 lo scrivente, stando megli fisicamente, rientra in servizio.
Il Signor Sindaco è irritato da questo rientro, il responsabile dell’U.T.C. non sa quali provvedimenti deve adottare. Il risultato ???
La montagna partorisce il topo ed allo scrivente viene assegnata una mini scrivania in una stanza con altri tre impiegati, con un carico di lavoro mortificante.
Persiste la persecuzione a carico dello scrivente. Il Sindaco ed il Segretario non hanno pensiero che quello di colpire.
Una quantità abnorme di corrispondenza intercorre tra lo scrivente ed il responsabile dell’U.T.C., il Signor Sindaco e il Segretario Comunale.
E’ stato necessario l’intervento del Sindacato per ottenere un minimo di dignità alla funzione e la riduzione formale di quanto lamentato. Il risultato???
Allo scrivente viene assegnata, finalmente, una stanza con un modesto arredamento, un collaboratore tecnico e un carico di lavoro, ma…subito dopo, da molto carico si passa alla riduzione dei servizi.
L’ufficio tecnico sanatorie, in autonomia, ricomincia a lavorare, viene completata l’istruzione delle pratiche in possesso dello scrivente, vengono predisposte e inoltrate le note, con le quali si richiede l’integrazioni della documentazione, vengono predisposti e notificati i dinieghi di concessione edilizia in sanatoria ecc. Ma ovviamente tutto ciò non è gradito al Signor Sindaco e di conseguenza, al nuovo In Capo dell’U.T.C. Il risultato???
Allo scrivente viene negata l’autonomia nel gestire il proprio ufficio e pian pianino anche tutto il carico di lavoro.
Così lo scrivente viene pagato ma emarginato senza lavorare.
E’ una tortura psicologica.
L’arroganza del Signor Sindaco diventa intollerabile, (il Sig Bologna viene rieletto Sindaco nel Giugno 1999) la mia presenza in ufficio lo irrita moltissimo e diventa insopportabile e insidioso: minaccia più volte di licenziamento lo scrivente ed offende davanti ai colleghi di gradoo inferiore ecc…ecc… arriva anche alla diffamazione in luogo pubblico. Il risultato???
Lo scrivente, dulcis in fundo, viene sospeso ingiustamente dal servizio con determina dallo stesso Segretario Comunale che aveva chiuso il piccolo ufficio tecnico sanatorie.
Ora il Segretario Comunale è stato nominato dal Sindaco Direttore Generale del Comune di Isola delle Femmine, così molti dipendenti, compreso qualche dipendente condannato in via definitiva e un ex carcerato, sono stati promossi, certamente per motivi politici con aggravio della spesa a carico ed in danno dei cittadini.
Questa è la storia, incredibile ma vera, di un lavoratore che a causa di mancato allineamento alla linea politica del Signor Bologna ed al metodo di gestione della cosa pubblica dello stesso è costretto a subire vessazioni e persecuzioni sul posto di lavoro con gravi danni morali, finanziari e psico-fisici.
Arch Giovanni Albert

REPUBBLICA ITALIANA TRIBUNALE DI PALERMO SEZ LAVORO
In nome del popolo Italiano IL GIUDICE
Nella causa civile iscritta al n 4131/2004 R.G. controversie di lavoro promossa da ALBERT Giovanni, selettivamente domiciliato in Palermo presso lo studio degli Avv.ti Roberto Croce e Giuseppe Mandalà, da cui è rappresentato e difeso giusta procura a margine del ricorso;
ricorrente contro Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv Santo Zanghì giusta procura a margine della memoria di costituzione ed selettivamente domiciliato in Palermo presso lo studio del difensore; convenuto All’udienza di discussione del 20 settembre 2007 ha pronunciato sentenza avente il seguente DISPOSITIVO Il Giudice, definitivamente pronunciando ed ogni altra domanda, eccezione e difesa rigettando, dichiara illegittimo il licenziamento intimato al ricorrente e, per l’effetto, ordina a parte convenuta di reintegrarlo nel posto di lavoro;
condanna, altresì, parte convenuta al risarcimento del danno subito dal ricorrente versandogli una indennità commisurata alla retribuzione globale di fatto dalla data del licenziamento all’effettiva reintegrazione, oltre al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali con la medesima decorrenza.
Condanna parte convenuta al pagamento, in favore del ricorrente, delle spese di lite della fase cautelare, che liquida in complessivi euro 1.500,00 di cui euro 800,00 per onorari, oltre I.V.A. e C.P.A. come per legge e rimborso forfetario sulle spse generali.
Condanna parte convenuta al pagamento, in favore del ricorrente, delle spese di lite della presente fase di merito, che liquida in complessivi euro 3.500,000 di cui euro 2.200,ooo per onorari, oltre . I.V.A. e C.P.A, come per legge e rimborso forfetario sulle spese generali.
Palermo 20 settembre 2007 il G.G. Paola Farina
Comitato per la difesa del Cittadino
Isola delle Femmine

ISOLA PULITA ha detto...

Idsola delle Femmine la Regione Sicilia Assessorato Regione Sicilia Servizio Emissione in atmosfera si sta rendendo responsabile di un provvedimento illegittimo nel concedere l'autorizzazione all'uso del Pet_coke alla IALCEMENTI.

Italcementi. Sodano: stop ad utilizzo petcoke in stabilimento
Palermo


Italcementi. stop ad utilizzo petcoke in stabilimento Palermo

Il presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama presenta
interrogazione

"Intervenga il Ministro dell'Ambiente sull'utilizzo di petcoke come
combustibile, da parte della Italcementi di Isola delle Femmine (Palermo).
E' una sostanza nociva per la salute e c'è il rischio che la regione Sicilia
dia a quello stabilimento l'autorizzazione ad usarla".
Lo afferma in un'interrogazione al Governo il presidente della commissione
Ambiente del Senato, Tommaso Sodano.
Il senatore del Prc, facendo riferimento alla denunce presentate dal
Comitato cittadino "Isola pulita" sia alla procura della Repubblica che
all'Assessorato regionale Territorio e Ambiente, nel documento, paventa "il
rischio che il dipartimento Tutela dall'inquinamento atmosferico della
Regione Sicilia possa approvare l'utilizzo della petcoke attraverso una
conferenza di servizi, nonostante sia ancora in corso la procedura per
valutare l'impatto ambientale sul territorio dell'Isola delle Femmine. E' un
procedimento - sottolinea Sodano - illegittimo, in quanto sottrae al
dipartimento competente la decisione sulla richiesta avanzata dalla società
di modifica delle emissioni in atmosfera".
Una nuova seduta della conferenza dei servizi sarebbe in programma per il 17
ottobre e l'amministrazione locale - stando a quanto riporta il comitato
civico - avrebbe dato un assenso di massima all'uso di petcoke.
Sodano ricorda che "in una risposta ad una precedente interrogazione il
Ministero dell'Ambiente aveva già accertato l'utilizzo di tale sostanza
senza autorizzazioni da parte dell'Italcementi e che l'impresa, autorizzata
per il deposito ma non per la combustione, era già stata diffidata
dall'utilizzarla per produrre energia per i propri impianti".
"E' necessario intervenire - conclude Sodano - l'utilizzo del Petcoke è
molto nocivo per la salute dei cittadini e per questo la Italcementi è stata
più volte diffidata. Sarebbe assurdo autorizzarne l'impiego con un
provvedimento regionale".
www.isolapulita.it
http://ciampolillopinoisoladellefemmine.blogspot.com/2007/10/isola-delle-femmine-italcementi.html#links

ISOLA PULITA ha detto...

ITALCEMENTI DI ISOLA DELLE FEMMINE MANIFESTAZIONE DEGLI OPERAI E COMUNICATO STAMPA DI SODANO IL GIORNO DOPO LA CONFERENZA DI SERVIZI

Intimidazione e ricatto occupazionale alla Italcementi di Isola delle Femmine, la scusa è il mancato utilizzo del pet-coke.
Il Comitato Cittadino ipotyizza la volontà della'azienda Italcementi di voler delocalizzare lo stabilimento di Isola delle Femmine.
Il Comitato Cittadino Isola Pulita chiede l'istituzione di un tavolo di concertazione ove la Italcementi illustri il suo PIANO INDUSTRIALE per Isola delle Femmine.

Protesta operai Italcementi davanti al Palazzo della Regione Sicilia

Sciopero e manifestazione degli operai della Italcementi di Isola delle Femmine a Palermo davanti al palazzo della Regione Sicilia. Decine di persone hanno promosso un sit-in davanti alla presidenza della Regione, in piazza Indipendenza. Chiesto un incontro con il Presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro "per esporre le proprie ragioni sull'utilizzo del pet-coke nella fabbrica di Isola delle Femmine".
Un gruppo di lavoratori aveva bloccato la strada statale 113 a Isola delle Femmine, in direzione di Trapani. Gli operai presenti alla manifestazione in coerenza con quanto sostiene la Italcementi affermano "......Il dibattito sull'uso del petcoke, combustibile utilizzato in tutte le cementerie del mondo, è stato oggetto in questi giorni di strumentalizzazioni che nulla hanno a che vedere con una analisi scientifica e oggettiva sull'utilizzazione di questo combustibile nell'impianto siciliano.....".


SENATO DELLA REPUBBLICA
GRUPPO RIFONDAZIONE COMUNISTA



COMUNICATO STAMPA - 18 ottobre 2007

Dichiarazione del presidente della Commissione Territorio, Ambiente, Beni Ambientali
Tommaso Sodano


ITALCEMENTI PALERMO. SODANO: GRAVISSIMO ATTEGGIAMENTO AZIENDA

"Il comportamento della dirigenza dello stabilimento Italcementi di Isola delle Femmine è molto grave; aizzare i lavoratori contro chi sta conducendo una battaglia giusta in difesa della salute dei cittadini e della legalità e non certo contro gli occupati dello stabilimento siciliano, è ingiustificabile".
Lo afferma il presidente della Commissione Ambiente del Senato, Tommaso Sodano che ha presentato nei giorni scorsi un'interrogazione per chiedere la sospensione della conferenza dei servizi che si apprestava in modo illegittimo ad autorizzare l'utilizzo di pet-coke per la produzione di cemento da parte della Italcementi, "una sostanza altamente nociva per la salute non solo dei cittadini ma dei lavoratori stessi".
"Quello che è stato detto ai lavoratori - precisa il senatore del Prc - per cui la sospensione dell'utilizzo di pet-coke equivale a chiudere lo stabilimento, rientra in un'azione inaccettabile di intimidazione nei confronti degli stessi dipendenti della fabbrica. Difendere la salute dei residenti e degli occupati nell'impianto non lede in alcun modo il diritto al lavoro degli stessi cittadini. Piuttosto bisognerebbe chiedere all'azienda se non ha già in mente di spostare le sue produzioni in altri Paesi, giustificando questa operazione con il richiamo alla legalità del comitato cittadino "Isola Pulita"".
"La richiesta di seguire un iter corretto e legittimo - sottolinea Sodano - tra l'altro accolta ieri dall'assessore al Territorio e all'Ambiente della Regione Sicilia (ha sospeso la seduta in programma ieri), era stata formulata in base a quanto affermato lo scorso 5 ottobre dallo stesso Ministero dell'Ambiente, che aveva indicato l'Aia (autorizzazione di impatto ambientale) come unica strada per la concessione di autorizzazioni alla Italcementi, per quanto riguarda le emissioni".
"L'appello è alle organizzazioni sindacali e alla Prefettura - conclude il senatore del Prc - a tenere alta la vigilanza, per evitare che informazioni scorrette comunicate dall'azienda non determinino episodi di violenza o di intimidazione".

Comitato Cittadino Isola Pulita

http://www.isolapulita.it

ISOLA PULITA ha detto...

A QUESTO PUNTO CORRE L’OBBLIGO DI FORNIRE UN QUADRO PIU’ DETTAGLIATO DI QUANTO AVVENUTO E LEGGENDO ATTENTAMENTE SI SCOPRE L’ORIGINE E IL MOTIVO DI TANTO ACCANIMENTO NEI CONFRONTI DI UN DIPENDENTE OLTRE AD AVERE UNA CHIARA VISIONE DI QUELLE CHE SONO STATE LE FORZE IN CAMPO CHE HANNO ORIGINATO LA CLASSE POLITICA ATTUALE (che è sempre la stessa anche se sotto “mentite spoglie”).

18 dicembre 1996 il comune di Isola con prot. 17642 invia a firma del Sindaco Stefano Bologna una missiva alla Prefettura al il consigliere comunale Angelo Mannino alla Stazione dei Carabinierei di Isola e alla Procura della Repubblica di Palermo.
La sua interrogazione sulla vicenda dell’Arch Albert non mi sorprende affatto, anzi la considero una logica evoluzione dell’azione intrapresa qualche giorno fa dall’ex Sindaco Di Maggio Vincenzo (suo referente politico) il quale si era recato negli Uffici Comunali per avere, non si capisce a quale titolo, chiarimenti sulla vicenda da Lei citata nell’interrogazione.
Di tutti i “se” e i “perché che Lei in perfetta malafede cita nell’interrogazione, avrà ampi chiarimenti da parte del Segretario Comunale con apposita relazione che il sottoscritto ha già richiesto in merito.
Mi auguro, comunque, data l’importanza e la gravità del problema, che Lei in questa occasione non “getti” la pietra e poi “nasconda” la mano, come ha fatto con precedenti interrogazioni (poi ritirate) e come ha dimostrato in Consiglio Comunale non accettando le repliche e allontanandosi minacciosamente dall’aula.
La Sua interrogazione consentirà di approfondire il dibattito a Lei sino ad oggi sfuggito su dieci anni di gestione dell’Ufficio Tecnico di Sanatoria e su politica e affari a Isola delle Femmine negli ultimi quindici anni.
Si dovrà certamente parlare del perché in quegli anni, l’Ufficio Sanatorie non si occupava delle n 800 pratiche, circa, invece lasciate ad ammuffire con irrimediabili danni urbanistici e gravi e ancora irrisolti problemi alla cittadinanza mentre, invece, lo stesso ufficio curava le pratiche urbanistiche, le concessioni edilizie, le autorizzazioni e presiedeva tranquillamente la Commissione Edilizia e relazionava a tempo di record sul piano particolareggiato (vedi Comparto 1 zona “C”).
Finalmente su tutto ciò e su tanti altri aspetti si potrà cominciare a fare luce.
Ciò che ho scritto e più volte ribadito in pubblico dibattito in Consiglio Comunale, da Lei evidentemente non recepito, servirà comunque ad assicurare ed a valutare la completa trasparenza degli atti posti in essere dalla mia amministrazione e come già accade da qualche anno, ad assicurare la piena uguaglianza al cittadino-utente, dopo tanti anni oscuri di gestione della cosa pubblica, di scempio del territorio.
Il Sindaco Stefano Bologna

IL CONSIGLIERE ANGELO MANNINO IL 27.12.96 RISPONDE ALLA MISSIVA DEL Sindaco e per conoscenza ne invia copia alla Procura della repubblica ala Prefettura di palermo Al comando della stazione dei Carabinieri di Isola

Oggetto Risposta interrogazione Rif prot 17642 del 18.12.96
Sono sorpreso della sua risposta alla mia interrogazione del 10.12.96.
1. Smentisco categoricamente che il mio diritto di esercitare atività ispettiva su atti e comportamenti posti in essere dall’amministrazione attiva e chge hanno vasta risonanza in Paese non sono, certamente, logiche evoluzioni di inziative intraprese da terzi, ma altro non sono che sintesi di fatti più o meno noti che interessano la vita del nostro Comune e che meritano un dovuto approfondimento per una puntuale conoscenza ed informazione di tutto il Consiglio Comunale.
2. Poiché i fatti non sono di mia piena conoscenza ho ritenuto interessare la S.V. con i “se” ed i “perché”, così l’ho messo in condizioni di darmi esaurienti risposte.
3. In ordine a precedenti mie interrogazioni non ho mai tenuto i comportamenti che Lei mi addebita, anzi, Le ricordo che proprio quella interrogazione che Lei sostiene che io ho ritirato, è stata oggetto di una risposta biliosa e senza ulteriori passi avanti da Lei minacciati nei miei confronti, perché – sicuramente – quanto da me oggetto di interrogazione rispondeva al vero.!!!
4. Se qualche volta mi sono allontanato dall’aula consiliare, tale allontanamento è stato dettato dal buon senso, perché Lei ed i suoi assessori, con il beneplacito del Presidente del Consiglio Comunale, aggredendomi verbalmente e senza possibilità di replica democratica, su fatti e circostanze che nulla hanno a che vedere con la mia persona e con la mia esperienza politica che, Le ricordo, pubblicamente è iniziata nel Maggio del 1995.
5. In ordine al funzionamento e/o gestione degli ultimi 10 o 15 anni dell’Ufficio Tecnico delle Sanatorie non è oggetto della mia interrogazione e, certamente, non sarò io a sottrarmi ad un approfondimento. In merito Le ricordo che: -nel 1983 Lei è stato la punta di diamante della Lista “Nuova Isola”; -nel 1986 è stato l’animatore della Lista “Per isola”; -nel 1991 è stato centravanti di sfondamento della campagna elettorale condotta dalla Lista “Torre”, rivestendo prima la carica di Capogruppo Consiliare di maggioranza della medesima lista e poi Sindaco di tale schieramento. In tutto questo periodo è stato Vice-Commissario della Democrazia Cristiana locale, consentendogli di allacciare comparati con personaggi discussi di quella D.C., che tanto ruolo hanno svolto nella sua sistemazione.
6. Nella sua lunga azione politica, non mi risulta che abbia mai solevato problemi di ordine alla conduzione dell’Ufficio Tecnico delle Sanatorie, della C.E.C. e quant’altro ha a che fare con l’abusivismo edilizio.
Importante è a questo punto attivarsi immediatamente per sapere dpov’era Lei quando, a suo avviso, parla di scempio del territorio e tanti anni di oscura gestione della cosa pubblica.
Se Lei sa ed è a conoscenza di atti illegittimi posti in essere da chicchessia, abbia il coraggio di riferirle a chi di dovere, altrimenti è omissivo e formula accuse generiche.
Io una risposta sul piano politico c’è l’ho.
Lei in tuti questi anni non si è curato del nostro territorio, anzi indirettamente ne è stato l’artefice dello scempio:
ancora oggi dalle parti di Viale Marino esiste un insediamento di oltre 16 mini-appartamenti con l’accesso consentito da una strabella a fondo naturale di circa 2 metri, non prevista né dal regolamento edilizio vigente del Comune di isola delle Femmine, né dalle leggi urbanistiche che si sono susseguite nel tempo, con l’aggravante che ancora oggi non sono state realizzate alcune opere di urbanizzazione primarie, e tralascio lo scempio di Via C Colombo.
Lei in tutti questi anni non ha fatto nulla per risolvere “gli irrimediabili danni urbanistici”, come cita in lettera, ma si è prodigato esclusivamente di traghettare da uno schieramento all’altro, pugnalando politicamente alle spalle quanti le avevano accordato in buona fede fiducia ed amicizia, per arrivare al suo ambito traguardo:
“FARE IL SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE ACCORDANDOSI ANCHE CON IL DIAVOLO” e seguendo il machiavellico detto: “IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI”.
Concludo invitandola a non indirizzarmi lettere cariche di falsità e menzogne e consentire liberi dibattiti in Consiglio Comunale senza prevaricazioni da parte sua e dei suoi assessori.
Educatamente, Le invio distinti saluti.
Isola delle Femmine 27.12.1996
Il Consigliere Comunale Angelo Mannino

LA DIATRIBA INGEGNERE O ARCHITETTO? DIPENDE………

Comitato Regionale di Controllo “Sezione Provinciale” Via P.pe di Belmonte 103/c Palermo
E p.c. Comitato Regionale Controllo Via Trinacria 34 Palermo
E p.c. Assessorato Regionale EE.LL.Via Trinacria 34 Palermo
E p.c. Procura della Repubblica Dottor Nicola Aiello Tribunale Palermo P.zza V.E. Orlando 1
E p.c. Presidente Ordine Architetti Piaza P.pe di Camporeale 6 Palermo

Oggetto opposizione alla deliberazione del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine 49 del 20.6.97 relativa a “Rettifica errore materiale nella deliberazione consiliare n 100 23.12.94..”

Il sottoscritto Arch Giovanni Albert nato a Torino il 13.5.48 e residente a Torretta PA in contrada Zà Minica, nella qualità di dipendente del Comune di Isola delle Femmine unico funzionario responsabile dell’Ufficio Tecnico Sanatorie, presenta formale opposizione avverso la deliberazione consiliare n 49/97, specificata in oggetto, per i seguenti motivi:
-il posto in organico con la qualifica di Capo dell’Ufficio Tecnico è stato istituito con deliberazione consiliare fin dagli anni 80 ed è stato previsto che per la copertura del posto è richiesta la laurea in Ingegneria o in Architettura.
Tale norma regolamentare è stata giustamente applicata e consolidata in occasione del concorso, a suo tempo bandito, espletato e vinto dall’Ing G. Caliri da sei mesi dimessosi.
Perché, dunque oggi cambiare le carte in tavola con una speciosa motivazione “..rettifica errore materiale…”?
Probabilmente per impedire allo scrivente Architetto di poter partecipare al relativo concorso?
Si prega, quindi, il Comitato di Controllo di esaminare l’apposita deliberazione consiliare n 49/97 alla luce dei precedenti atti amministrativi perché l’errore lamentato è esattamente al contrario e cioè, si è fatta, ovviamente, un po’ di confusione nella rideterminazione della pianta organica (delibera 100/94) riportando nell’allegato C. “Ingegnere Capo dell’Ufficio Tecnico “ (nuova elaborazione) invece di “Ingegnere o Architetto” come, esattamente, riportato nell’allegato D e come è stato fin dall’origine.
E’, quindi, l’allegato C che deve essere rettificato e riportato all’originale dizione per eliminare qualsiasi possibilità o pericoli di equivoci.
Detta deliberazione 49/97 che danneggia direttamente lo scrivente e l’intera categoria degli Architetti, non è realmente ispirata alla tutela del pubblico interesse generale e non persegue, quindi, le finalità dettate dalla Legge.
Per tali motivi e previo approfondimento degli elementi contraddittori emergenti si chiede l’annullamento della deliberazione 49 del 20.6.97 del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine.
Il Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo, che legge per conoscenza, è pregato di intervenire a tutela dei diritti dello scrivente e di tutti gli Architetti
Torretta 8.7.97 Arch Albert Giovanni
n.b. Per gli Enti, la cui nota Gli è trasmessa per conoscenza, si allega copia delibera Consiglio Comunale 49/97

Comitato Cittadino Isola Pulita
http://www.isolapulita.it

isolapulita@gmail.com ha detto...

ISOLA DELLE FEMMINE ARCHITETTO ALBERT DOPO AVER VINTO IL RICORSO CONTRO L'INGIUSTO LICENZIAMENTO OGGI E' STATO PROSCIOLTO DALL'ACCUSA DI CALUNNIA



ERA IL GENNAIO 2006 QUANDO PONZIO PILATO EBBE A DIRGLI "Ricordi chi ti e' stato vicino in quell'antipatica vicenda con l'arch Albert?..."

SI IN EFFETTI ERA PROPRIO ANTIPATICA QUALLA VICENDA:


Riteniamo socialmente, moralmente, eticamente e politicamente doveroso da parte nostra, pubblicare quanto ci perviene.
La storia che all’apparenza sembra essere incredibile ed inverosimile, offre un quadro drammatico e mette in luce dei comportamenti di illegalità di persecuzio contro la PERSONA e di cattiva gestione della COSA PUBBLICA.





APPUNTI PER IL SINDACO PORTOBELLO AL C.C. SULLA LEGALITA'
Caricato da isolapulita


























OGGETTO: ALBERT GIOVANNI, riassunto della storia di un Architetto scomodo all’interno dell’Ufficio tecnico del Comune di Isola delle Femmine


DELIBERA DI GIUNTA MUNICIPALE 159 DEL 23.12.99 SINDACO STEFANO BOLOGNA

Oggetto: Sospensione cautelare dal servizio del dipendente Architetto Giovanni Albert

Componenti della Giunta:
Aiello Paolo
Portobello Gaspare
Rubino Antonino
Lucido Salvatore

DETERMINA 5 DEL 23.12.99 DEL DIRETTORE MANLIO SCAFIDI

Sospensione cautelare dal servizio:
Le motivazioni della sospensione cautelare dal servizio anche alla luce del dispositivo della Corte di Appello di Palermo Quarta Sezione Penale 2.11.07 sono decadute quindi lo scrivente ha richiesto la restituzione del 50% dello stipendio, stipendio non percepito per cinque anni, oggi non liquidato.

DELIBERA DI GIUNTA MUNICIPALE 34 2.3.04 SINDACO STEFANO BOLOGNA

Oggetto: Adozione provvedimento disciplinare a carico del dipendente Architetto Giovanni Albert Licenziamento senza preavviso

Componenti della Giunta:
Aiello Paolo
Portobello Gaspare
Lucido Salvatore

DETERMINA 3 DEL 2.3.04 DIRETTORE GENERALE MANLIO SCAFIDI
Licenziamento senza preavviso:
Sentenza del giudice del Lavoro ex articolo 700 del 6.4.04 con la quale in tre mesi lo scivente viene reitegrato nel posto di lavoro;
Sentenza del Giudice del lavoro 3185/2007 del 20.9.07 con la quale il Comune di Isola delle Femmine viene condannato al pagamento dei danni, somma ad oggi non liquidata.

COSI’ HANNO AGITO E SI SONO COMPORTATI E NON DISGIUNTAMENTE IN CONTRASTO CON TUTTE LE NORMATIVE VIGENTI IN MATERIA DI PUBBLICO IMPIEGO IL Sindaco Stefano Bologna e il Direttore Generale Manlio Scafidi



TRIBUNALE DI PALERMO SEZIONE LAVORO
VERBALE UDIENZA
L’ANNO 2004 IL GIORNO 5 MAGGIO DAVANTI AL GIUDICE DEL LAVORO DOTTOPR GIANFRANCO PIGNATARO, CHIAMATO IL PROCEDIMENTO 1474/2004 R.G.
TRA ALBERT GIOVANNI
C/
COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE
SONO PRESENTI I PROCURATORI DELLE PARTI E IL RICORRENTE PERSONALMENTE.
GLI AVVOCATI CROCE E MANDALA’ CHIEDONO UN BREVE RINVIO PER L’ESAME DELLA COMPARSA DI COSTITUZIONE AVVERSARIA, OGGI DEPOSITATA.
IL GIUDICE
RINVIA ALL’UDIENZA DEL 14.5.2004 H 12,30.
E’ PRESENTE LA DR. VALERIA MESSINA PER LA PRATICA FORENSE.

IL GIUDICE GIANFRANZO PIGNATARO

ALL’UDIENZA DEL 14.5.2004 SONO PRESENTI I PROCURATORI DELLE PARTI E IL RICORRENTE PERSONALMENTE.
SI PROCEDE ALL’INTERROGATORIO LIBERO DEL RICORRENTE, IL QUALEùADR.: “Confermo il ricorso.
ADR. In atto, né io né mia moglie percepiamo redditi. Mio figlio è studente”
L.C.S.
I procuratori discutono la causa e concludono come nei rispettivi atti L’avvocato Mandalà produce mod cud 2003 del ricorrente e dichiarazione del medesimo di chiusura della partita IVA.
In subordine, ove ritenuto necessario, chiede che vengano esaminati come informatori gli assessori Lucido e Portobello sulla circostanza della conoscenza delle denuncie presentate nei loro confronti dal ricorrente.
L’avvocato Zanghì si oppone.
E’ presente la d.sa Valeria Messina per la pratica forense.
Il Giudice
Riserva la decisione
IL GIUDICE
DR GIANFRANCO PIGNATARO


TRIBUNALE DI PALERMO SEZIONE DEL LAVORO


Il giudice
Letti gli atti e sciogliendo la riserva formulata all’udienza del 14 maggio 2004 nel procedimento ex art 700 c.p.c. promosso da Albert Giovanni nei confronti del Comune di Isola delle Femmine con ricorso depositato il 6. aprile 2004;
OSSERVA
Il ricorrente, dipendente del Comune assunto ai sensi dell’art 30 l.r. n 37/85 (sostituito dall’art 14 l.r. 26/1996) per l’esame istruttorio delle domande di autorizzazione o concessione in sanatoria, nonché per ogni altro adempimento connesso all’abusivismo edilizio nel territorio comunale, è stato licenziato con deliberazione di Giunta n 34 del 2. marzo 2004, per aver svolto attività libero professionale (l’Albert è architetto) in contrasto con i doveri d’ufficio e con le norme che vietano ai pubblici dipendenti prestazioni lavorative.
Egli ha impugnato in via d’urgenza il provvedimento sotto diversi profili, tra i quali, procedendo secondo l’ordine di pregiudizialità logica, va esaminato per primo quello connesso alla violazione dell’art 78 D.Lgs 267/2000, che impone- per quanto qui rileva- ai membri della giunta comunale di astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione delle deliberazioni riguardanti interessi propri o di loro parenti od affini sino al quarto grado.E’ stato dedotto, infatti, che due dei tre assessori che hanno preso parte alla deliberazione in commento, Gaspare Portobello e Salvatore Lucido, sono coinvolti direttamente o nella qualità di parenti entro il quarto grado, in abusi edilizi commessi nel territorio di comune di Isola delle femmine, denunciati dal ricorrente presso l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente con note del 21. gennaio e 27 marzo 2003.
Il Comune si è difeso, per un verso, rilevando che l’iter amministrativo attivato dal ricorrente si era concluso, prima del licenziamento in esame, con le risposte fornite dall’Ufficio tecnico Comunale all’Assessorato che le aveva sollecitate e senza che l’autorità regionale avesse posto in essere ulteriori atti; per altro verso, sostenendo che gli assessori comunali non avevano avuto conoscenza delle denuncie in questione. Ciò che – si sostiene – proverebbe l’insussistenza di motivi di risentimento e, quindi, di incompatibilità in capo ai medesimi.
A parere dello scrivente, seppure nei limiti dell’accertamento sommario proprio del procedimento d’urgenza, il motivo è fondato.
Sembra anzitutto altamente improbabile che gli assessori Lucido e Portobello non conoscessero le denuncie formulate dal ricorrente nei loro confronti, tenuto conto sia del contesto ristretto in cui si sono svolti i fatti (Isola delle Femmine è un Comune assai piccolo e appare francamente incredibile che di un’iniziativa dirompente come quella dell’Albert non fossero stati informati i vertici politici dell’amministrazione, peraltro destinatari delle denuncie), sia della circostanza che le richieste di chiarimenti da parte dell’assessorato regionale (con allegato il testo delle denuncie) sono state inviate per conoscenza anche al Sindaco (sembra ancora una volta inverosimile che il capo della giunta non abbia a sua volta tenuto al corrente della vicenda i membri della stessa, proprio in occasione della deliberazione riguardante il licenziamento dell’autore delle denuncie).
Ma anche a prescindere da tali considerazioni, resta che i due assessori Lucido e Portobello, presunti autori o parenti di autori di violazioni edilizie, hanno partecipato (rappresentando peraltro la maggioranza dei membri della giunta) alla decisione di licenziare il ricorrente, responsabile dell’ufficio Sanatoria edilizia e abusivismo del comune in cui sarebbero stati commessi gli abusi ( v. a proposito del ruolo svolto dall’Albert all’interno dell’amministrazione comunale, il provvedimento del Direttore Generale Dottor Scafidi, allegato alla deliberazione e fatto proprio dalla giunta).
Deve ritenersi, pertanto, che la situazione in cui si trovano i due amministratori, a prescindere da ogni concreta influenza sulla deliberazione, concretizzi dal punto di vista obiettivo un interesse personale in contrasto con quello sotteso al provvedimento di giunta da adottarsi, e quindi una tipica causa di astensione rilevante ai sensi dell’art 78 D.Lgs 267.Il contesto che si è descritto, infatti, è senz’altro idoneo astrattamente ad influenzare la serenità di giudizio degli amministratori e dunque la trasparenza del processo motivazionale che sostiene la deliberazione di licenziamento dell’Albert (cft C.d:S. 7050/2003).
Ne deriva l’invalidità della deliberazione di giunta, in quanto adottata con il concorso di due assessori (su tre) in conflitto di interessi, che invece avrebbero dovuto astenersi.
Sotto altro profilo, poi, il licenziamento è stato adottato in violazione del principio di tempestività della contestazione.
Sia la legge (art 55 D.Lgs 165/2001), che il CCNL enti locali (art 24) che il Regolamento disciplinare comunale (art 7), fissano in 20 giorni dalla conoscenza del fatto il termine per la contestazione scritta dell’addebito al dipendente incolpato.
Ebbene, nella specie il fatto di cui alla contestazione 15707 del 7 novembre 2003 (pratica Inserillo), per ammissione dell’Amministrazione stessa, è stato conosciuto il 13 giugno 2003 ( v. memoria di costituzione pag 10), sicchè la contestazione medesima è avvenuta abbondantemente oltre il termine.
Per i fatti di cui ala contestazione n 1713 dell’11 febbraio 2004 (pratiche Scilluffo e Scalici), collocati temporalmente diversi anni addietro, era invece onere precipuo del Comune –allo stato non assolto – allegare e dimostrare quando ne avrebbe avuto conoscenza l’organo competente ad attivare il procedimento disciplinare.
Anche sotto questo profilo, quindi allo stato del presente accertamento sommario il licenziamento risulta viziato, sicchè sussiste il prescritto fumus boni iuris per accogliere in via cautelare l’impugnativa.
Sissiste, poi, anche il requisito del periculum in mora.
Assodato che il ricorrente prima del licenziamento percepiva soltanto l’assegno alimentare pari a Euro 917,13mensili (in quanto sospeso in via cautelare in dipendenza di altro procedimento disciplinare), che questo rappresentava l’unico reddito della famiglia, composta dalla moglie e da un figlio studente, e che egli, oltre alle spese ordinarie, deve pagare un canone mensile di euro 600,00 per l’appartamento familiare che conduce in locazione, deve concludersi che la mancata percezione di ogni compenso nelle more della definizione del giudizio di merito, sarebbe certamente causa di u pregiudizio grave ed irreparabile alla sfera degli interessi fondamentali del lavoratore in spregio all’art 36 Costituzione, in quanto lo priverebbe dei mezzi primari per il sostentamento proprio e della famiglia. Il ricorso va pertanto accolto con le situazioni di cui al dispositivo.
P.Q.M.
Ordina al Comune di Isola delle Femmine, in persona del legale rappresentante pro-tempore, di reintegrare immediatamente il ricorrente nel posto di lavoro e di corrispondergli l’indennità alimentare prevista dal CCNL di categoria.
Fissa per l’inizio del giudizio di merito il termine perentorio di trenta giorni dalla comunicazione della presente ordinanza.
Palermo 20 maggio 2004
IL GIUDICE
GIANFRANCO PIGNATARO



Arch Giovanni Albert Via Quasimodo 5 Torretta 18 marzo 2004
All’Ass.to Reg. TT.AA. Via Ugo La Malfa 169 Palermo
E p.c. Ass.to Reg della Famiglia delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali Viale Trinacria 34/36 Palermo

Oggetto Comune di Isola delle Femmine Richiesta su provvedimenti relativi ad abusi edilizi ai sensi della L.R.

Premettendo che Portobello Gaspare ha partecipato nella qualità di Assessore alla delibera di Giunta Comunale 34 del 2.3.04 con la quale lo scrivente è stato licenziato senza preavviso è doveroso evidenziare che:
con nota del 21.1.03, lo scrivente, ha comunicato che l’immobile abusivo di proprietà della Sig……….era sprovvisto dell’istanza di condono edilizio aggiungendo che da anni, l’immobile abusivo, è di proprietà dell’Assessore Gaspare Portobello;
con nota 13655 del 3.3.03 codesto Assessorato Regionale ha richiesto al Responsabile dell’Unità Organizzativa dell’Abusivismo Edilizio del Comune di Isola delle Femmine una dettagliata relazione in merito al presunto abuso;
con nota A.R. del 13.10.03, lo scrivente, ha richiesto a codesto Ass.to, fra l’altro, copia di quanto inoltrato dal Responsabile dell’Unità Organizzativa dell’Abusivismo del Comune di Isola delle Femmine in riscontro alla nota 13655 del 3.3.03;
con nota 67051 del 7.11.03 codesto Ass.to comunica allo scrivente che per la pratica della Signora………è in corso di istruttoria la richiesta di Concessione Edilizia in Sanatoria;
con nota 31.12.03, lo scrivente ha richiesto a codesto Ass.to a norma di quale articolo di legge è stata istruita la richiesta di Concessione Edilizia in Sanatoria.
Dal contenuto della nota 3946 27.1.04 emerge che il responsabile dell’abusivismo edilizio non ha predisposto il sopralluogo, così come richiesto dalla normativa vigente in materia,
ma trattandosi di un Assessore, il sopralluogo, si è trasformato in accertamenti cartacei. Il risultato….l’abuso edilizio già accertato ora, non esiste più.
L’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali è pregato, con cortese urgenza, di accertare se è legittima e non lesiva nei confronti dello scrivente la presenza, nella seduta della giunta del 2.3.04, dall’Assessore Gaspare Portobello.

Albert Arch Giovanni



Arch Giovanni Albert Via Quasimodo 5 Torretta 16 marzo 2004
All’Ass.to Reg. TT.AA. Via Ugo La Malfa 169 Palermo
E p.c. Ass.to Reg della Famiglia delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali Viale Trinacria 34/36 Palermo

Oggetto Comune di Isola delle Femmine Richiesta atti della L.R. 10/91, ditta………

Premettendo che Lucido Salvatore ha partecipato nella qualità di Assessore alla delibera di Giunta Comunale 34 del 2.3.04 con la quale lo scrivente è stato licenziato senza preavviso è doveroso evidenziare che:
con nota del 27.03.03, lo scrivente, ha comunicato a Codesto Assessorato Regionale al TTAA che la Signora…………….madre dell’Assessore Lucido e suocera del Vigile Urbano……….ha ampliato, in difformità alla Concessione Edilizia 7/96, l’apartamento di Sua proprietà posto al secondo piano di un fabbricato ubicato fra Via Verdi e Via Toscanini;
con nota 28671 del 6.5.03 codesto Assessorato Regionale ha richiesto al Responsabile dell’Unità Organizzativa dell’Abusivismo Edilizio del Comune di Isola delle Femmine una dettagliata relazione in merito al presunto abuso;
con nota A.R. del 29.10.03, lo scrivente, ha richiesto a codesto Ass.to, fra l’altro, copia di quanto inoltrato dal Responsabile dell’Unità Organizzativa dell’Abusivismo del Comune di Isola delle Femmine in riscontro alla nota 28681del 6.5.03;
con nota del 28.1.04, lo scrivente, ha reiterato la richiesta del 29.10.03.
Dal contenuto della nota 12091 del 2.3.04 emerge che il responsabile dell’abusivismo edilizio non ha predisposto il sopralluogo, così come richiesto dalla normativa vigente in materia,
ma trattandosi della suocera di un Vigile Urbano madre di un Assessore, il sopralluogo, si è trasformato in accertamenti cartacei, accertamenti demandati al comando dei Vigili Urbani. Il risultato….l’abuso edilizio non esiste.
L’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali è pregato, con cortese urgenza, di accertare se è legittima e non lesiva nei confronti dello scrivente la presenza, nella seduta della giunta del 2.3.04, dall’Assessore Lucido Salvatore

Albert Arch Giovanni




Alla Soprintendenza ai BB CC AA Via Ausonia Palermo prot 1446 84199 3 marzo2004
Arrivo prot 3047 23 febbraio 2004

Oggetto Sanatoria ditta…………………………

In riferimento alla Vostra nota prot 0664/N del 2.2.04 avente pari oggetto della presente si trasmettono in allegato:

Copia della richiesta di concessione in sanatoria inoltrata al Comune;
Dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante la data di realizzazione dell’abuso.

Firma
…..




Regione Sicilia Ass.to TT.AA Dipartimento Urbanistica servizio 5 2 marzo 2004
Protocollo 12091

Oggetto Comune di isola delle Femmine Richiesta Atti L.R. 10/91 ditta …………….

Architetto Albert Giovanni Via Quasimodo 5 Torretta
E p.c. Assessorato R.le alla Famiglia alle politiche sociali alle autonomie locali Palermo

In riferimento alla lettera del 28.1.04 con cui si chiede copia della realazione del Comune di Isola delle Femmine in merito ai presunti abusi in Via verdi, si fa presente che la richiesta deve essere inoltrata al Comune che detiene l’atto, con le modalità l.r. 10/91.
Nel merito del contenuto della stessa il Responsabile dell’abusivismo edilizio ha rappresentato che l’esposto suddetto, che fa riferimento alla “esistenza di abuso edilizio comunicato più volte al UTC e al comando dei VVUU”, è stato trasmesso per accertamenti al Comando di Polizia Municipale, che ha rilevato la circostanza che non è stata mai rinvenuta comunicazione di abuso, né a firma di Albert, né di altre persone, in merito all’apmpliamento del secondo piano in Via verdi e che il fabbricato risulta rilasciata concessione edilizia.
Il dirigente dell’U.O. 5.2. Arch Maini
Visto il Dirigente Responsabile del Servizio 5
Ing Pietro Alfredo Scaffidi Abbate



Arch Giovanni Albert Via Quasimodo 5 Torretta 28 gennaio 2004
All’Ass.to Reg. TT.AA. Via Ugo La Malfa 169 Palermo
E p.c. Ass.to Reg della Famiglia delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali Viale Trinacria 34/36 Palermo

Oggetto Comune di Isola delle Femmine Richiesta atti ai sensi della L.R. 10/91 Opere abusive realizzate in Via Verdi

In riferimento all’oggetto, con la presente, si sollecita un gentile cenno di riscontro alla nota 29.10.03 con la quale lo scrivente chiedeva a codesto Spett.le Ass.to Reg.le TT.AA., copia di quanto inoltrato dal responsabile dell’Abusivismo edilizio del Comune di Isola delle Femmine al fine di riscontrare quanto Voi richiesto con nota 28671 del 6.5.03.
L’Assessorato Regionale della Famiglia delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali, che legge per conoscenza, è pregato di intervenire urgentemente al fine di rispettare i tempi e le modalità dettate dalla Legge Regionale 10/91.

Albert Arch Giovanni




Regione Sicilia Ass.to TT.AA Dipartimento Urbanistica servizio 5 27 gennaio 2004
Protocollo 3946

Oggetto Comune di Isola delle Femmine Esposto richiesta notizie su procedimenti relativi ad abusi edilizi ai sensi della l.r. 10/91

all’Arch Giovanni Albert Via Quasimodo 5 Torretta

Con nota di questo Assessorato prot 67091 7.11.03 sono stati rappresentati gli esiti della relazione ispettiva per verificare quanto segnalato con esposto.
Con lettera datata 31.12.03 assunta al prot di questo Assessorato al n 68 del 5.1.68 in riferimento a quanto sopra chiesto di chiarire “a norma di quale legge è stata istruita la richiesta di concessione edilizia in sanatoria delle opere abusive realizzate dalle ditte …………e………..”.
La superiore richiesta, redatta ai sensi della legge regionale 10/91, deve essere effettuata, esclusivamente, al Comune di Isola delle Femmine, che detiene stabilmente l’atto in questione.
Il dirigente dell’U.O. 5.2. Arch Maini
Visto il Dirigente Responsabile del Servizio 5
Ing Pietro Alfredo Scaffidi Abbate




Arch Giovanni Albert Via Quasimodo 5 Torretta 31 dicembre 2003
All’Ass.to Reg. TT.AA. Via Ugo La Malfa 169 Palermo

Oggetto Comune di Isola delle Femmine Richiesta notizie ai sensi della L.R. 10/91

In riferimento all’oggetto e alla Vostra nota 67091 del 7.11.03 con la presente si chiede, con cortese urgenza, di sapere a norma di quale articolo di legge è stata istruita la richiesta di Concessione Edilizia in Sanatoria delle opere abusive e non sanate realizzate dalla…………..e dalla….
Sicuro di un Vostro sollecito riscontro, distintamente saluto.
Albert Arch Giovanni



Alla Soprintendenza ai BB CC AA Via Ausonia Palermo prot 8710 84199 1.12.03
Introitata dal Comune di Isola delle Femmine 21.11.03

Oggetto Richiesta di rilascio Nulla Osta

…per immobile realizzato in difformità alla licenza edilizia

CHIEDE a questo Spett.le Ente il rilascio del Nulla Osta in sanatoria relativamente all’ampliamento del piano attico realizzato abusivamente nell’immobile di sua proprietà…….

A tal fine si allega alla presente
3 copie di realzione tecnica illustrativa;
3 copie di elaborati grafici;
3 copie di regesto fotografico;



Regione Sicilia Ass.to TT.AA Dipartimento Urbanistica servizio 5 7 novembre 2003
Protocollo 67051

Oggetto Comune di Isola delle Femmine Esposto a firma Albert su pratiche di sanatoria edilizia

all’Arch Giovanni Albert Via M/1 15 Capaci

In riferimento all’esposto assunto al prot di questo Assessorato al 4034 del 21.1.03, dalla lettura della relazione ispettiva si rileva che per i due abusi commessi dalla Ditta……………… è stata emesso un diniego di sanatoria e una demolizione d’ufficio, mentre per le ditte …….e……sono in corsa di istruttoria le richieste di concessione edilizia in sanatoria.
Per quanto suddetto non si rilevano da parte dell’Amministrazione Comunale comportamenti in contrasto con la normativa vigente.
Il dirigente dell’U.O. 5.2. Arch Maini
Visto il Dirigente Responsabile del Servizio 5
Ing Pietro Alfredo Scaffidi Abbate



Arch Giovanni Albert Via Quasimodo 5 Torretta 29 ottobre 2003
All’Ass.to Reg. TT.AA. Via Ugo La Malfa 169 Palermo
E p.c. Ass.to Reg EE.LL. Viale Trinacria 34 Palermo

Oggetto Comune di Isola delle Femmine Richiesta atti ai sensi della L.R. 10/91 Opere abusive realizzate in Via Verdi

In riferimento alla richiesta A.R. 27.3.03 e alla Vostra nota 28671 del 6.5.03, con la presente si richiede copia di quanto inoltrato, se…inoltrato. A codesto spett.le Ass.to Reg.le TT.AA., dal responsabile dell’Abusivismo edilizio del Comune di Isola delle Femmine al fine di riscontrare quanto Voi richiesto con nota 6.5.03.
E’ doveroso evidenziare che l’attuale Assessore………………è a conoscenza dell’opera abusiva così come il Vigile Urbano, allora……perché non sono stati emessi i dovuti provvedimenti repressivi…?
Tutto ciò è veramente strano poiché negli anni ottanta, il Pretore di Carini perseguiva, in termini di legge, gli assessori e i dipendenti comunali che pur sapendo non denunciavano i fatti alle Autorità competenti. L’Ass.to Reg. agli EE.LL, che legge per conoscenza, è pregato di intervenire al fine di accertare la realtà dei fatti.

Albert Arch Giovanni



Arch Giovanni Albert Via Quasimodo 5 Torretta 13 ottobre 2003
All’Ass.to Reg. TT.AA. Via Ugo La Malfa 169 Palermo
E p.c. Ass.to Reg EE.LL. Viale Trinacria 34 Palermo

Oggetto Comune di isola delle Femmine Richiesta atti ai sensi della L.R. 10/91 Opere abusive sprovviste di domanda di condono edilizio di cui alla Legge 47/85 L.R. 37/85 e Legge 724/94
In riferimento alla richiesta dello scrivente 4034 del 21.1.03 e alla Vostra nota 13655 del 3.3.03, con la presente si richiede copia di quanto inoltrato, se…inoltrato. A codesto spett.le Ass.to Reg.le TT.AA., dal responsabile dell’Abusivismo edilizio del Comune di Isola delle Femmine al fine di riscontrare quanto Voi richiesto con nota 3.3.03.
E’ doveroso evidenziare che l’attuale Assessore………………è proprietario di uno degli immobili abusivi sprovvisti di istanza di condono edilizio, perché…..l’Amministrazione Comunale non ha emesso i dovuti provvedimenti repressivi…?Il perché lo ritroviamo nelle leggi che regolano l’attività degli Enti Locali, Leggi che prevedono, quando si è oggetto di un provvedimento repressivo emesso dalla stessa Amministrazione, la rimozione immediata dalla carica ricoperta sia come Assessore e/o Consigliere.
L’Ass.to Reg. agli EE.LL, che legge per conoscenza, è pregato di intervenire al fine di accertare la realtà dei fatti.

Si allega alla presente:
copia della nota dell’Ass.to Reg TT.AA. 13655 del 3.3.03;
copia della richiesta dello scrivente del 21.1.03.
Albert Arch Giovanni



Regione Sicilia Ass.to TT.AA Dipartimento Urbanistica servizio 5 6 Maggio 2003
Protocollo 28671

Oggetto Comune di Isola delle Femmine Esposto su presunti abusi in Via Verdi
Al Responsabile dell’U.O. Abusivismo Edilizio Comune Isola delle Femmine
e.p.c. al Sindaco Isola delle Femmine
all’Arch Giovanni Albert Via M/1 15 Capaci

Con lettera assunta al prot di questo Assessorato al 22596 del 3.4.03, che si allega in copia, l’arch Albert, ai sensi della l.r. 10/91, ha chiesto di conoscere quali provvedimenti sanzionatori siano stati emessi per le opere abusive evidenziate nella suddetta nota che si allega alla presente le quali, a detta dell’esponente ricadono in zona oggetto di stralcio del P.R.G. vigente.
Atteso quanto sopra codesto Comune è invitato, entro 15 giorni dal ricevimento della presente nota, a trasmettere dettagliata relazione in merito, in uno agli eventuali provvedimenti emessi.
Il dirigente dell’U.O. 5.2. Arch Maini
Visto il Dirigente Responsabile del Servizio 5
Ing Pietro Alfredo Scaffidi Abbate




Giovanni Albert Via M/1 15 90040 CAPACI SERVIZIO 3 21.marzo 2003

ALL’ASSESSORATO REG. TT.AA. VIA UGO LA MALFA 169 PALERMO PROT 4034 21.1.03

Oggetto Comune di Isola delle Femmine, opere realizzate in difformità alla concessione edilizia 7 del 1.4.96 rilasciata alla Signora……………..

Il sottoscritto Albert Giovanni nato a Torino 13.5.48 e residente a Capaci in Via M/1 15, dipendente del Comune di isola delle Femmine, con la qualifica di Architetto, responsabile dell’Ufficio Tecnico Sanatorie, in atto sospeso dal servizio,
VISTA
La legge 28.1.77 n 10 e successiva Legge Regionale del 27.12.78 71 con le quali vengono emanate nuove norme per l’edificabilità dei suoli introducendo tra l’altro un contributo commisurato alla incidenza delle spese di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché il costo di costruzione;;
VISTO
Il Piano regolatore Generale, approvato dall’Assessorato Reg.le TT.AA. Decreto 121 del 24.3.83, con il quale vengono regolamentate, le zone A,B, e D del territorio comunale, stralciando le zone C di cui all’articolo 15 della legge Regionale 78/76;
VISTO
Che il territorio comunale ricade in un area cui alla Legge del 29.6.39 1497 (Vincolo Paesaggistico) e ihn un area di cui alla legge del 2.2.74 n 64 (Vincolo Sismico);
CONSIDERATO
Che l’abuso edilizio, riferito all’ampliamento di un secondo piano di un fabbricato sito in via Verdi, è stato….volutamente ignorato dall’Amministrazione Comunale poiché l’esistenza dello stesso abuso è stato comunicato più volte dallo scrivente all’Ing Capo dell’UTC e al Comando dei Vigili Urbani;
CONSIDERATO
Che l’abuso edilizio è stato realizzato in contrasto con quanto dettato dalle norme di attuazione del PRG e cosa ancora più grave in difformità al Nulla-Osta del Genio Civile;
CHIEDE
A codesto Spett.le Ass.to Reg.le al TT.AA, con le modalità e i tempi della Legge Regionale 10/91, se il Responsabile dell’U.tà Organizzativa dell’Abusivismo Edilizio del Comune di Isola delle Femmine può accertare….l’esistenza delle opere realizzate in difformità alla Concessione Edilizia indicata in oggetto.
E’ doveroso evidenziare che la Signora…………..è la madre dell’Assessore………ed è la suocera di un vigile urbano.
Oggi chi controlla se vengono realizzate opere all’interno della fascia di rispetto costiero in difformità a quanto dettato dalla lettera a dell’articolo 15 della legge regionale 78 del 12.6.76 e legge regionale 27.12.78 n 71………????
Oggi chi controla se viene Autorizzata la ristrutturazione di immobili oggetto di diniego di C.E. in Sanatoria….???
Oggi………chi controlla l’attività edilizia….?

Capaci 27.03.03




Regione Sicilia Ass.to TT.AA Dipartimento Urbanistica servizio 5 3 marzo 2003
Protocollo 13655

Oggetto Comune di isola delle Femmine Richiesta notizie

Al Responsabile dell’U.O. Abusivismo Edilizio Comune Isola delle Femmine
e.p.c. al Sindaco Isola delle Femmine
all’Arch Giovanni Albert Via M/1 15 Capaci

Con lettera assunta al prot di questo Assessorato al 40034 del 21.1.03, che si allega in copia, l’arch Albert, ai sensi della l.r. 10/91, ha chiesto di conoscere quali provvedimenti sanzionatori siano stati emessi per le opere abuse elencate nella suddetta nota che si allega alla presente le quali, a detta dell’esponente non sono oggetto di istanze di sanatoria.
Atteso quanto sopra codesto Comune è invitato, entro 15 giorni dal ricevimento della presente nota, a trasmettere dettagliata relazione in merito, in uno agli eventuali provvedimenti emessi.
Il dirigente dell’U.O. 5.2. Arch Maini
Visto il Dirigente Responsabile del Servizio 5
Ing Pietro Alfredo Scaffidi Abbate



Giovanni Albert Via M/1 15 90040 CAPACI SERVIZIO 3 21.GENNAIO 2003

ALL’ASSESSORATO REG. TT.AA. VIA UGO LA MALFA 169 PALERMO PROT 4034 21.1.03

Oggetto Comune di Isola delle Femmine, opere abusive sprovviste di Domanda di Condono Edilizio di cui alla Legge 47/85, Legge Reg 37/85 e Legge 724/94

Il sottoscritto Albert Giovanni nato a Torino 13.5.48 e residente a Capaci in Via M/1 15, dipendente del Comune di isola delle Femmine, con la qualifica di Architetto, responsabile dell’Ufficio Tecnico Sanatorie, in atto sospeso dal servizio,
VISTA
La nota 11996 del 16.10.97 del Responsabile dell’U.T.C. con allegato verbale del 20.10.97 e successivi verbali del 21.10.97 e 12.12.97, dai quali emerge che alcune pratiche sono sprovviste dell’istanza di condono edilizio;
VISTA
La nota n 15224 del 16.12.97 del Responsabile dell’U.T.C. dalla quale emerge che n 14 pratiche edilizie sono sprovviste di condono edilizio
VISTA
La nota 15339 del 17.12.97 del Responsabile dell’U.T.C. con la quale si comunica allo scrivente di richiedere alle ditte interessate la necessaria documentazione integrativa;
VISTE
Le ditte e le note di seguito elencate:
Ditta………………pratica edilizia 02/82 nota A.R.7698 del 24.6.98;
Ditta………………pratica edilizia 03/82 nota A.R.7697 del 24.6.98;
Ditta………………pratica edilizia 43/82 nota A.R.7704 del 24.6.98;
Ditta………………pratica edilizia 47/82 nota A.R.7703 del 24.6.98;
Vista
La nota dello scrivente 10006 del 24.8.98 con la quale si trasmettono al Responsabile dell’U.T.C. le pratiche sprovviste di Domanda di Condono Edilizio di cui ala Legge 47/85 e successiva Legge 724/94 per il proseguo delle stesse a norma delle Leggi vigenti in materia;
CONSIDERATO
Che lo scrivente ha più volte richiesto al Responsabile dell’U.T.C. quali provvedimenti ha adottato l’Amministrazione Comunale per reprimere gli abusi di che trattasi;
CHIEDE
A codesto Spett.le Ass.to Reg.le al TT.AA, con le modalità e i tempi della Legge Regionale 10/91, se può accertare quali provvedimenti ha adottato il Responsabile dell’U.tà Organizzativa dell’Abusivismo Edilizio del Comune di Isola delle Femmine per reprimere gli abusi edilizi prima identificati.
E’ doveroso evidenziare che l’immobile abusivo, pratica edilizia 43/82 (……..) sprovvisto di Domanda di Condono Edilizio di cui alla Legge 47/85 e Legge 724/94, è di proprietà del Signor……………………..Assessore del Comune di isola delle Femmine

Capaci 21.1.03

Si allega alla presente
Nota 11996 del 16.1.97;
Nota 15224 del 16.12.97;
Nota 15339 del 17.12.97;
Nota 7697 del 24.6.98;
Nota 7698 del 24.6.98;
Nota 7703 del 24.6.98;
Nota 7704 del 24.6.98;




COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE UFFICIO TECNICO
PROT 10006 24.8.98

Al Capo dell’UTC Sede
E p.c. Al Segretario Comunale Sede


Oggetto Trasmissione pratiche sprovviste di istanza in Sanatoria di cui alla L. 47/85 e L.R. 37/85

Con la presente, si trasmette in allegato le pratiche qui di seguito elencate per il proseguo delle stesse a norma della vigente normativa:
pratica edilizia 02/81…………….
pratica edilizia 03/81…………….
pratica edilizia 43/81…………….
pratica edilizia 47/81…………….

Si significa che per ognuna delle sudette pratiche, questo U.T.C. Sanatorie, ha richiesto alle ditte interessate, con nota Raccomandata A.R. se le stesse erano in possesso della domanda di Condono Edilizio.
Tanto per dovere d’ufficio.



IL FUNZIONARIO RESPONSABILE Arch Albert Giovanni



COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE UFFICIO TECNICO
PROT 7704 24.6.98

Alla …………………………………………90040 Isola delle Femmine

Oggetto Richiesta documentazione

Questo U.T. Sanatorie esaminata la pratica edilizia 43/82,riferita ad una sopraelevazione di un piano attico sito in questo Comune in…………,fa presente alla S.V. che la stessa è mancante della Domanda di Concessione Edilizia in Sanatoria, di cui alla L.47/85.
Per quanto sopra detto, si sollecita la S.V. di integrare detta pratica, entro e non oltre gg. 15 dal ricevimento della presente nota, con la documentazione necessaria, per il rilascio della Concessione Edilizia in Sanatoria.
Passato infruttuosamente il tempo sopra indicato, saranno adottati i provvedimenti consequenziali.

IL FUNZIONARIO RESPONSABILE Arch Albert Giovanni



LA DIATRIBA INGEGNERE O ARCHITETTO? DIPENDE………

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA P.zza V.E. Orlando 1 Palermo

Oggetto: Esposto denuncia contro il Sindaco ed il Consiglio Comunale di Isola delle Femmine inerente la deliberazione del CC n 49 del 20.6.97 relativa a “Rettifica errore materiale nella deliberazione del CC 100 del 23.12.94”.
Il sottoscritto Giovanni Albert nato a Torino il 13.5.48 e residente a Torretta in C.da Zà Minica nella qualità di Architetto ed unico Funzionario dell’Ufficio Tecnico Sanatorie del Comune di isola delle Femmine,
ESPONE
Il consiglio Comunale di Isola delle Femmine con deliberazione n 68 del 6.9.79 ha istituito il posto di Capo dell’Ufficio Tecnico Comunale ed è stato previsto che per la copertura del posto è richiesta la laurea in Ingegneria o Architettura.
Tale norma è stata regolarmente applicata (delibera di CC 133 del 25.6.87) in occasione del concorso bandito a suo tempo e vinto dall’Ing Giuseppe Caliri ora dimissionario da circa un anno.
In sede di rideterminazione della pianta organica del personale il CC con deliberazione 100 23.12.94, vistata dalla CORECO il 23.2.95 con provvedimento 2809/2715 ha fatto confusione tra l’allegato “C” e l’allegato “D” nell’indicare la qualifica perché prima descrive “Ingegnere Capo Ufficio Tecnico” e dopo “Ingegnere o Architetto Capo”. Non risultano comunque deliberazioni con manifestazioni di volontà di modifica in merito.
Ora, dopo circa 18 mesi, omettendo di verificare quale era la giusta originaria denominazione del posto, di cui alla citata deliberazione 68 6.9.79 ed equivocando sull’errore, perché di fatto l’errore è nell’allegato “D” per occulte finalità contro lo scrivente, il Signor Sindaco ed i Signori Consiglieri Comunali di maggioranza hanno deliberato di rettificare la tabella “D” e così annullano la possibilità allo scrivente Architetto ed a tutti gli Architetti di Italia di poter partecipare al concorso.
Lo scrivente, in data 8.7.97 ha presentato opposizione alla deliberazione 49/97 e ne ha inviata copia anche a codesta Procura della Repubblica perché il contenuto del provvedimento non è veritiero e mira a colpire direttamente lo scrivente, che attualmente è dipendente del Comune di Isola delle Femmine con la qualifica di Architetto, unico responsabile dell’Ufficio Tecnico Sanatorie, e indirettamente tutti gli altri professionisti laureati in Architettura che possono avere interessi a partecipare al concorso che l’Amministrazione ha già bandito con deliberazione della Giunta Comunale 167 del 26.9.97 immediatamente esecutiva, ed ove è stato previsto che per l’ammissione al concorso è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
omissis
4) LAURAEA IN Ingegneria ed abilitazione professionale”
OMOSSIS
Per i seguenti motivi sopra esposti lo scrivente denuncia il Signor Bologna Stefanon nella qualità di Sindaco ed i Signori Consiglieri Comunali di isola delle Femmine perché codesta Spett.le procura possa acclarare la verità dei fatti e degli atti e verificare se dai predetti siano state violate norme del Codice Penale commettendo dei reati e danneggiando lo scivente e tutti gli Architetti.
Con osservanza, tanto spera.
Torretta
Arch Albert Giovanni
Qualora Codesta Procura della repubblica dovesse decidere l’evetuale archiviazione della presente denuncia, chiede di esserne informato
Architetto Albert Giovanni
Si allega
1)Fotocopia della delibera CC 68 del 6.9.79
2)Fotocopia della delibera CC 133 del 25.6.87
1)Fotocopia della delibera CC 100 del 23.12.94
1)Fotocopia della delibera CC 49 del 20.6.97
1)Fotocopia della delibera CC 167 del 20.6.97




LA DIATRIBA INGEGNERE O ARCHITETTO? DIPENDE………

Comitato Regionale di Controllo “Sezione Provinciale” Via P.pe di Belmonte 103/c Palermo
E p.c. Comitato Regionale Controllo Via Trinacria 34 Palermo
E p.c. Assessorato Regionale EE.LL.Via Trinacria 34 Palermo
E p.c. Procura della Repubblica Dottor Nicola Aiello Tribunale Palermo P.zza V.E. Orlando 1
E p.c. Presidente Ordine Architetti Piaza P.pe di Camporeale 6 Palermo

Oggetto opposizione alla deliberazione del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine 49 del 20.6.97 relativa a “Rettifica errore materiale nella deliberazione consiliare n 100 23.12.94..”

Il sottoscritto Arch Giovanni Albert nato a Torino il 13.5.48 e residente a Torretta PA in contrada Zà Minica, nella qualità di dipendente del Comune di Isola delle Femmine unico funzionario responsabile dell’Ufficio Tecnico Sanatorie, presenta formale opposizione avverso la deliberazione consiliare n 49/97, specificata in oggetto, per i seguenti motivi:
-il posto in organico con la qualifica di Capo dell’Ufficio Tecnico è stato istituito con deliberazione consiliare fin dagli anni 80 ed è stato previsto che per la copertura del posto è richiesta la laurea in Ingegneria o in Architettura.
Tale norma regolamentare è stata giustamente applicata e consolidata in occasione del concorso, a suo tempo bandito, espletato e vinto dall’Ing G. Caliri da sei mesi dimessosi.
Perché, dunque oggi cambiare le carte in tavola con una speciosa motivazione “..rettifica errore materiale…”?
Probabilmente per impedire allo scrivente Architetto di poter partecipare al relativo concorso?
Si prega, quindi, il Comitato di Controllo di esaminare l’apposita deliberazione consiliare n 49/97 alla luce dei precedenti atti amministrativi perché l’errore lamentato è esattamente al contrario e cioè, si è fatta, ovviamente, un po’ di confusione nella rideterminazione della pianta organica (delibera 100/94) riportando nell’allegato C. “Ingegnere Capo dell’Ufficio Tecnico “ (nuova elaborazione) invece di “Ingegnere o Architetto” come, esattamente, riportato nell’allegato D e come è stato fin dall’origine.
E’, quindi, l’allegato C che deve essere rettificato e riportato all’originale dizione per eliminare qualsiasi possibilità o pericoli di equivoci.
Detta deliberazione 49/97 che danneggia direttamente lo scrivente e l’intera categoria degli Architetti, non è realmente ispirata alla tutela del pubblico interesse generale e non persegue, quindi, le finalità dettate dalla Legge.
Per tali motivi e previo approfondimento degli elementi contraddittori emergenti si chiede l’annullamento della deliberazione 49 del 20.6.97 del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine.
Il Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo, che legge per conoscenza, è pregato di intervenire a tutela dei diritti dello scrivente e di tutti gli Architetti
Torretta 8.7.97 Arch Albert Giovanni
n.b. Per gli Enti, la cui nota Gli è trasmessa per conoscenza, si allega copia delibera Consiglio Comunale 49/97

Comitato Cittadino Isola Pulita
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A QUESTO PUNTO CORRE L’OBBLIGO DI FORNIRE UN QUADRO PIU’ DETTAGLIATO DI QUANTO AVVENUTO E LEGGENDO ATTENTAMENTE SI SCOPRE L’ORIGINE E IL MOTIVO DI TANTO ACCANIMENTO NEI CONFRONTI DI UN DIPENDENTE OLTRE AD AVERE UNA CHIARA VISIONE DI QUELLE CHE SONO STATE LE FORZE IN CAMPO CHE HANNO ORIGINATO LA CLASSE POLITICA ATTUALE (che è sempre la stessa anche se sotto “mentite spoglie”).

18 dicembre 1996 il comune di Isola con prot. 17642 invia a firma del Sindaco Stefano Bologna una missiva alla Prefettura al il consigliere comunale Angelo Mannino alla Stazione dei Carabinierei di Isola e alla Procura della Repubblica di Palermo.
La sua interrogazione sulla vicenda dell’Arch Albert non mi sorprende affatto, anzi la considero una logica evoluzione dell’azione intrapresa qualche giorno fa dall’ex Sindaco Di Maggio Vincenzo (suo referente politico) il quale si era recato negli Uffici Comunali per avere, non si capisce a quale titolo, chiarimenti sulla vicenda da Lei citata nell’interrogazione.
Di tutti i “se” e i “perché che Lei in perfetta malafede cita nell’interrogazione, avrà ampi chiarimenti da parte del Segretario Comunale con apposita relazione che il sottoscritto ha già richiesto in merito.
Mi auguro, comunque, data l’importanza e la gravità del problema, che Lei in questa occasione non “getti” la pietra e poi “nasconda” la mano, come ha fatto con precedenti interrogazioni (poi ritirate) e come ha dimostrato in Consiglio Comunale non accettando le repliche e allontanandosi minacciosamente dall’aula.
La Sua interrogazione consentirà di approfondire il dibattito a Lei sino ad oggi sfuggito su dieci anni di gestione dell’Ufficio Tecnico di Sanatoria e su politica e affari a Isola delle Femmine negli ultimi quindici anni.
Si dovrà certamente parlare del perché in quegli anni, l’Ufficio Sanatorie non si occupava delle n 800 pratiche, circa, invece lasciate ad ammuffire con irrimediabili danni urbanistici e gravi e ancora irrisolti problemi alla cittadinanza mentre, invece, lo stesso ufficio curava le pratiche urbanistiche, le concessioni edilizie, le autorizzazioni e presiedeva tranquillamente la Commissione Edilizia e relazionava a tempo di record sul piano particolareggiato (vedi Comparto 1 zona “C”).
Finalmente su tutto ciò e su tanti altri aspetti si potrà cominciare a fare luce.
Ciò che ho scritto e più volte ribadito in pubblico dibattito in Consiglio Comunale, da Lei evidentemente non recepito, servirà comunque ad assicurare ed a valutare la completa trasparenza degli atti posti in essere dalla mia amministrazione e come già accade da qualche anno, ad assicurare la piena uguaglianza al cittadino-utente, dopo tanti anni oscuri di gestione della cosa pubblica, di scempio del territorio.
Il Sindaco Stefano Bologna

IL CONSIGLIERE ANGELO MANNINO IL 27.12.96 RISPONDE ALLA MISSIVA DEL Sindaco e per conoscenza ne invia copia alla Procura della repubblica ala Prefettura di palermo Al comando della stazione dei Carabinieri di Isola

Oggetto Risposta interrogazione Rif prot 17642 del 18.12.96
Sono sorpreso della sua risposta alla mia interrogazione del 10.12.96.
1. Smentisco categoricamente che il mio diritto di esercitare atività ispettiva su atti e comportamenti posti in essere dall’amministrazione attiva e chge hanno vasta risonanza in Paese non sono, certamente, logiche evoluzioni di inziative intraprese da terzi, ma altro non sono che sintesi di fatti più o meno noti che interessano la vita del nostro Comune e che meritano un dovuto approfondimento per una puntuale conoscenza ed informazione di tutto il Consiglio Comunale.
2. Poiché i fatti non sono di mia piena conoscenza ho ritenuto interessare la S.V. con i “se” ed i “perché”, così l’ho messo in condizioni di darmi esaurienti risposte.
3. In ordine a precedenti mie interrogazioni non ho mai tenuto i comportamenti che Lei mi addebita, anzi, Le ricordo che proprio quella interrogazione che Lei sostiene che io ho ritirato, è stata oggetto di una risposta biliosa e senza ulteriori passi avanti da Lei minacciati nei miei confronti, perché – sicuramente – quanto da me oggetto di interrogazione rispondeva al vero.!!!
4. Se qualche volta mi sono allontanato dall’aula consiliare, tale allontanamento è stato dettato dal buon senso, perché Lei ed i suoi assessori, con il beneplacito del Presidente del Consiglio Comunale, aggredendomi verbalmente e senza possibilità di replica democratica, su fatti e circostanze che nulla hanno a che vedere con la mia persona e con la mia esperienza politica che, Le ricordo, pubblicamente è iniziata nel Maggio del 1995.
5. In ordine al funzionamento e/o gestione degli ultimi 10 o 15 anni dell’Ufficio Tecnico delle Sanatorie non è oggetto della mia interrogazione e, certamente, non sarò io a sottrarmi ad un approfondimento. In merito Le ricordo che: -nel 1983 Lei è stato la punta di diamante della Lista “Nuova Isola”; -nel 1986 è stato l’animatore della Lista “Per isola”; -nel 1991 è stato centravanti di sfondamento della campagna elettorale condotta dalla Lista “Torre”, rivestendo prima la carica di Capogruppo Consiliare di maggioranza della medesima lista e poi Sindaco di tale schieramento. In tutto questo periodo è stato Vice-Commissario della Democrazia Cristiana locale, consentendogli di allacciare comparati con personaggi discussi di quella D.C., che tanto ruolo hanno svolto nella sua sistemazione.
6. Nella sua lunga azione politica, non mi risulta che abbia mai solevato problemi di ordine alla conduzione dell’Ufficio Tecnico delle Sanatorie, della C.E.C. e quant’altro ha a che fare con l’abusivismo edilizio.
Importante è a questo punto attivarsi immediatamente per sapere dpov’era Lei quando, a suo avviso, parla di scempio del territorio e tanti anni di oscura gestione della cosa pubblica.
Se Lei sa ed è a conoscenza di atti illegittimi posti in essere da chicchessia, abbia il coraggio di riferirle a chi di dovere, altrimenti è omissivo e formula accuse generiche.
Io una risposta sul piano politico c’è l’ho.
Lei in tuti questi anni non si è curato del nostro territorio, anzi indirettamente ne è stato l’artefice dello scempio:
ancora oggi dalle parti di Viale Marino esiste un insediamento di oltre 16 mini-appartamenti con l’accesso consentito da una strabella a fondo naturale di circa 2 metri, non prevista né dal regolamento edilizio vigente del Comune di isola delle Femmine, né dalle leggi urbanistiche che si sono susseguite nel tempo, con l’aggravante che ancora oggi non sono state realizzate alcune opere di urbanizzazione primarie, e tralascio lo scempio di Via C Colombo.
Lei in tutti questi anni non ha fatto nulla per risolvere “gli irrimediabili danni urbanistici”, come cita in lettera, ma si è prodigato esclusivamente di traghettare da uno schieramento all’altro, pugnalando politicamente alle spalle quanti le avevano accordato in buona fede fiducia ed amicizia, per arrivare al suo ambito traguardo:
“FARE IL SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE ACCORDANDOSI ANCHE CON IL DIAVOLO” e seguendo il machiavellico detto: “IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI”.
Concludo invitandola a non indirizzarmi lettere cariche di falsità e menzogne e consentire liberi dibattiti in Consiglio Comunale senza prevaricazioni da parte sua e dei suoi assessori.
Educatamente, Le invio distinti saluti.
Isola delle Femmine 27.12.1996
Il Consigliere Comunale Angelo Mannino



*DISPOSITIVO DELLA SENTENZA AVANTI ALLA IV SEZIONE CORTE DI APPELLO DI
PALERMO 2 novembre 2007
STEFANO BOLOGNA/ARCH ALBERT GIOVANNI

UDIENZA 2 NOVEMBRE 2007 CAUSA A CARICO DI ALBERT GIOVANNI

Componenti il Collegio
dr Rosario Luzio Presidente
dr Renato Grillo Consigliere
dr Gabriella Di Marco Consigliere

Conclusioni del P.M. dr Daniela Giglio

DISPOSITIVO DELLA SENTENZA

La Corte visti gli art 605 c.p.p., in parziale riforma della sentenza emessa dal Tribunale in composizione monocratica di Palermo in data 15 dicembre 2003 nei confronti di ALBERT Giovanni, appellata dallo stesso, nonchè dal Pubblico Ministero e dalla parte civile assolve ALBERT Giovanni dall'imputazione di calunnia ascrittagli in epigrafe con riferimento agli esposti in data 6 giugno 1998, 25 luglio 1998, 27 luglio 1998 e 29 settembre 1998 nella parte relativa alla revoca dei dinieghi di concessione in sanatoria in favore di Cataldo Rosa Anna, Cataldo Grazia Vassallo Francesco Paolo, Monteleone Rita e Brucato Amedeo, perchè il fatto non costituisce reato, Conferma, nel resto, la sentenza impugnata rigettando gli effetti rispettivamente proposti dal Pubblico Ministero e dalla Parte Civile. Indica in giorni novanta il termine per il deposito della motivazione.
Palermo 2 novembre 2007
Il Presidente dr Rosario Luzio

SENTENZA





Comitato Cittadino per la difesa della DIGNITA' UMANA

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Questa è la storia, incredibile ma vera, di un lavoratore che a causa di mancato allineamento alla linea politica del Signor Bologna ed al metodo di gestione della cosa pubblica dello stesso è costretto a subire vessazioni e persecuzioni sul posto di lavoro con gravi danni morali, finanziari e psico-fisici.

LA VIA CRUCIS DELL'ARCHITETTO GIOVANNI ALBERT DIPENDENTE DEL COMUNE DI ISOLA DELLE FEMMINE

Lo scrivente è stato assunto dal Comune di Isola delle Femmine, art 14 della L.R. 26/86, nel maggio 1987 con la qualifica di Architetto, 8° livello, Funzionario, unico responsabile dell'Ufficio Tecnico Sanatorie, con il compito di gestire ed istruire le istanze di sanatoria di cui alla Legge 47/85 e successiva L.R. 37/85.

E' da precisare che all'epoca soltanto un geometra mandava avanti l'Ufficio Tecnico del Comune.
Il compito dello scrivente dopo l'assunzione era quello di istruire le istanze di sanatoria edilizia ma, con l'andar del tempo, dall'istruzione delle pratiche è passato, con ordini verbali e scritti del Sindaco e degli Amministratori, a compiti ben diversi come la gestione dei lavori pubblici, dell'urbanistica e dell'edilizia privata.

Vince il concorso di Capo dell'U.T.C. l'ing Caliri G.ppe; la gestione dell'U.T.C. si divide; lo scrivente viene incaricato dall'ing Capo a gestire, oltre all'istruzione delle istanze in sanatoria, l'urbanistica, l'edilizia privata ecc.
Lo scrivente ha messo a disposizione dell'Amministrazione e dei cittadini la propria competenza e le proprie risorse per garantire il miglior servizio.

Dopo circa tre anni (Giugno/Luglio 1993) la tranquilla e cooperosa gestione dell'U.T.C. viene a mancare, perché cominciano i primi dissidi con l'Ing Capo e perché viene eletto Sindaco del Comune di Isola delle Femmine il Sig Stefano Bologna, che ha considerato l'Arch. Albert un avversario politico.

L'Ing Capo nomina lo scrivente responsabile di una serie infinita di settori dell'U.T.C., stracaricandolo di servizi.
Ha inizio così una sottile e crescente persecuzione verso lo scrivente.

L'Ing Capo non è in grado di contrastare le richieste assurde del Sig Sindaco, che ovviamente vuole una gestione clientelare dell'U.T.C., e quindi scarica tutte le responsabilità, derivanti da detta gestione, sullo scrivente.
L'inefficienza e la vigliaccheria dell'Ing Capo fa si che lo scrivente si ritrova indagato dalla Procura della Repubblica di Palermo.
Il sottoscritto deve subire l'onta e le lungaggini di un processo penale che si conclude, in primo grado, con la piena assoluzione dello stesso scrivente.

Lo scrivente si è opposto come meglio poteva, alla gestione clientelare dell'U.T.C. creata dal Signor Sindaco, (metodo adottato per essere rieletto nel maggio del 1995), gli ordini di servizio e le contestazioni di addebito si susseguono.
Il peso delle continue mortificazioni verbali e scritte da parte del Sig Sindaco e a turno da parte dei Segretari Comunali che si sono succeduti presso il Comune di Isola delle Femmine fa sì che lo scrivente si ammala e si assenta dall'ufficio per circa venti giorni.

Le visite fiscali si succedono, viene richiesta dal Signor Sindaco la visita medica collegiale, Il risultato???
Lo scrivente, al suo rientro in ufficio, viene emarginato ed allontanato dall'U.T.C. con il trasferimento in una stanzetta,di 9 mq., posta sopra l'asilo nido, non idonea alle funzioni per ospitare un ufficio tecnico comunale.

Dopo alcuni mesi, ricevuti gli arredi ed un collaboratore (operaio del servizio L.S.U. senza titolo di studio), l'ufficio tecnico sanatorie ricomincia a funzionare: Si effettuano sopralluoghi, si verbalizzano abusi edilizi, si predispongono ordinanze ecc.. come dovuto. Ma tutto ciò non era gradito al Signor Sindaco ed ad un Suo Assessore, per cui cominciano le minacce verbali e telefoniche, le vessazioni e le intimidazioni.
Il Sindaco, dimenticando la verità del servizio, si è permesso di dire che lo scrivente è stato distratto con altri servizi di istituto che lo stesso Sindaco considerava più interessanti ed urgenti.
La persecuzione diventa tangibile e cresce geometricamente, si offende la dignità personale e professionale dello scrivente che, costatato il superamento di ogni umano limite, si vede costretto a difendersi.

L'unica difesa legale possibile è la denuncia dei favoritismi e degli illeciti amministrativi, commessi dal Sindaco. Una serie di documentati esposti vengono inoltrati agli enti di controllo preposti (Procura della Repubblica, Ass.Reg. Enti Locali, Ass Reg Territorio e Ambiente ecc..) Il risultato???
Il piccolo ufficio tecnico sanatorie (una stanzetta), senza alcuna plausibile motivazione, viene chiuso con disposizione del Segretario Comunale, con l'aggravante di allontanare lo scrivente dal suo posto di lavoro.

Lo scrivente, danneggiato psicologicamente e fisicamente è costretto ad assentarsi, per un lungo periodo, dall'ufficio per motivi di salute. In tale periodo la persecuzione del Sindaco continua, i controlli fiscali diventano giornalieri. Viene richiesta una seconda visita medica collegiale ecc ecc.

In data 3/7/97 lo scrivente, stando meglio fisicamente, rientra in servizio.
Il Signor Sindaco è irritato da questo rientro, il responsabile dell'U.T.C. non sa quali provvedimenti deve adottare. Il risultato ???
La montagna partorisce il topo ed allo scrivente viene assegnata una mini scrivania in una stanza con altri tre impiegati, con un carico di lavoro mortificante.

Persiste la persecuzione a carico dello scrivente. Il Sindaco ed il Segretario non hanno pensiero che quello di colpire.
Una quantità abnorme di corrispondenza intercorre tra lo scrivente ed il responsabile dell'U.T.C., il Signor Sindaco e il Segretario Comunale.
E' stato necessario l'intervento del Sindacato per ottenere un minimo di dignità alla funzione e la riduzione formale di quanto lamentato. Il risultato???
Allo scrivente viene assegnata, finalmente, una stanza con un modesto arredamento, un collaboratore tecnico e un carico di lavoro, ma…subito dopo, da molto carico si passa alla riduzione dei servizi.

L'ufficio tecnico sanatorie, in autonomia, ricomincia a lavorare, viene completata l'istruzione delle pratiche in possesso dello scrivente, vengono predisposte e inoltrate le note, con le quali si richiede l'integrazione della documentazione, vengono predisposti e notificati i dinieghi di concessione edilizia in sanatoria ecc.
Ma ovviamente tutto ciò non è gradito al Signor Sindaco e di conseguenza, al nuovo In Capo dell'U.T.C. Il risultato???
Allo scrivente viene negata l'autonomia nel gestire il proprio ufficio e pian pianino anche tutto il carico di lavoro.
Così lo scrivente viene pagato ma emarginato senza lavorare.

E' una tortura psicologica.
L'arroganza del Signor Sindaco diventa intollerabile, (il Sig Bologna viene rieletto Sindaco nel Giugno 1999) la mia presenza in ufficio lo irrita moltissimo e diventa insopportabile e insidioso: minaccia più volte di licenziamento lo scrivente ed offende davanti ai colleghi di grado inferiore ecc…ecc… arriva anche alla diffamazione in luogo pubblico. Il risultato???
Lo scrivente, dulcis in fundo, viene sospeso ingiustamente dal servizio con determina dallo stesso Segretario Comunale che aveva chiuso il piccolo ufficio tecnico sanatorie.

Ora il Segretario Comunale è stato nominato dal Sindaco Direttore Generale del Comune di Isola delle Femmine, così molti dipendenti, compreso qualche dipendente condannato in via definitiva e un ex carcerato, sono stati promossi, certamente per motivi politici con aggravio della spesa a carico ed in danno dei cittadini.

Questa è la storia, incredibile ma vera, di un lavoratore che a causa di mancato allineamento alla linea politica del Signor Stefano Bologna ed al metodo di gestione della cosa pubblica dello stesso è costretto a subire vessazioni e persecuzioni sul posto di lavoro con gravi danni morali, finanziari e psico-fisici.

Arch Giovanni Albert

NON ABBIAMO POTERI DI VEGGENZA, I NOMI DEI PROMOSSI SONO A NOI
NOTI DALTRONDE ERANO "PROMOZIONI DOVUTE PER QUESTO CHE ERANO
ANNUNCIATE"

(il merito? controllare un buon pacchetto di voti)

ERA IL GENNAIO 2006 QUANDO PONZIO PILATO EBBE A DIRGLI "Ricordi chi ti e' stato vicino in quell'antipatica vicenda con l'arch Albert?..."

Si in effetti era proprio antipatica quella vicenda:
si trattava di mettere a punto un piano, mettere in atto dei comportamenti che portassero a emarginare ad isolare a spersonalizzare la PERSONA ALBERT.
Si era proprio antipatica quella vicenda , ma soprattutto la vostra ferrea volontà di annientare la PERSONA che in quel momento si chiamava ALBERT.
Dopo privato dell'ufficio, della scrivania, il non affidargli alcun carico di lavoro, siete riusciti a portare la persona/dipendente ALBERT ad umiliarsi: passare al mattino dalla portineria del Comune, bollare la cartolina e girare in lungo e in largo il paese, sino alla fine della giornata lavorativa, tornare e bollare il cartellino di presenza.

Così tutti i giorni e da diversi anni! UMILIANTE non trovate? Era questo forse il Vostro obiettivo?
Di tutto ciò eravate a conoscenza, anzi come dice il nostro Ponzio Pilato:
"si stavano vicini".

Forse speravate in cuor Vostro in un gesto inconsulto da parte della PERSONA
Albert?
La PERSONA Abert ha avuto la forza e lo spirito di RESISTERE e difendere la Sua dignita' umana.
Ci si chiede come mai questo accanimento? La relazione dell'ispettore dell'Assessorato Enti Locali ci dice:" Dagli atti esaminati si evidenziano diverse irregolarità aministrative riferite in massima parte ad inadempienze del Sindaco nell'espletamento del mandato.
Le inadempienze sono ascrivibili in ordine all'abusivismo edilizio e più precisamente si è accertato che alcune Ordinanze Sindacale emesse, sebbene di fatto trasmesse all'A.G. non risultano parimenti eseguite.
Nessun provvedimento di demolizione, infatti, è stato eseguito dall'A.C. ancorchè trattasi per alcune di violazioni ultronee alla facoltà concessa dalla L.R. 17/94 del diritto di abitazione e dalle leggi nazionale nell'anno 1994.
Tant'è che alle ordinanze di ingiunzione a demolire ed al successivo accertamento dell'inottemperanza non ha mai fatto seguito nè l'acquisizione al patrimonio comunale nè la demolizione delle opere abusive.
Presupposto fondamentale è la redazione del tipo di frazionamento al cui compito l'U.T.C. non è stato in grado di provvedere, nè l'A.C. ha ritenuto di affidare l'incarico a professionisti esterni.
In definitiva gli atti che concretizzerebbero le violazioni di legge sono
quelli richiamati nelle singole pratiche.
Di seguito si elencano le inadempienze riscontrate:
-Responsabilità del Sindaco in merito agli omessi provvedimenti conseguenziali alla Ordinanza di Demolizione n 43/96 in caso di giudizio
negativo da parte del T.A.R.
-responsabilità del Sindaco in ordine al rilascio di certificati di Abitabilità e/o Agibilità ove gli stessi risultino rilasciati in assenza della prescritta Concessione Edilizia di variante nonchè alla cessione di opere di urbanizzazione -sarebbe opportuno, pertanto richiedere gli atti sequestrati dalla A.G... .(Atto Ispettivo pagina 29 prot n 444 Assessorato Enti Locali Palermo 26.10.1997)

Si può dire che la "vicenda antipatica" in realtà risulta essere stata alquanto SQUALLIDA.
Questo dimostra, qualora ve ne fosse ancora la necessità, del prevalere degli interessi personali di famiglia o di bottega, sul rispetto delle regole, delle leggi della trasparenza della legalità, del rispetto della PERSONA e della dignità umana.

ATTO PRIMO
.......All'udienza di discussione del 20 settembre 2007 ha pronunciato sentenza avente il seguente DISPOSITIVO Il Giudice, definitivamente pronunciando ed ogni altra domanda, eccezione e difesa rigettando, dichiara illegittimo il licenziamento intimato al ricorrente e, per l'effetto, ordina a parte convenuta di reintegrarlo nel posto di lavoro; condanna, altresì, parte convenuta al risarcimento del danno subito dal ricorrente versandogli una indennità commisurata alla retribuzione globale di fatto dalla data del licenziamento all'effettiva reintegrazione, oltre al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali con la medesima decorrenza...


http://ciampolillopinoisoladellefemmine.blogspot.com/2007/10/pubblica-amministrazione-dipendenti.htmllinks


ATTO SECONDO


L'accusa di calunnia avanzata dall'ex sindaco Bologna, a carico dell'arch Albert è risultata infondata.
La Corte d'Appello ha ritenuto fondate e legittime le critiche rivolte dall'ex capo dell'ufficio tecnico addetto alle sanatorie del comune di Isola delle Femmine.

L'arch Albert si era rifiutato di emettere una serie e ben identificate concessioni edilizie in sanatoria, concessione che nonostante il parere negativo del funzionario il Comune, retto dall'allora sindaco Bologna, le aveva accordate ugualmente. Su richiesta del funzionario Albert, l'assessorato Enti Locali aveva disposto degli accertamenti ispettivi, le cui risultanze sono state inviate
al CO.RE.CO. Sez prov.le di Palermo, alla Prefettura di Palermo, all'Ass.to
Reg.le Territorio Ambiente, alla Prefettura di Palermo oltre che alla
Procura della Repubblica di Palermo. (Decreto 2195/VIII del 22.11.1996 ).


L'ipotesi di illegittimità, avanzata da Albert e confermata dall'ispettore dell'Assessorato Enti locali, si riferivano alle revoche dei cosiddetti rifiuti di concessione in sanatoria disposte dal Sindaco Bologna. Se da una parte siamo di fronte ad un funzionario che ritiene il suo operato legittimo
e doveroso nell'interpretazione delle norme dal punto di vista tecnico, dall'altra abbiamo un Sindaco che si sente calunniato da questi comportamenti.


E' probabile che l'esito della sentenza darà luogo ad un esame di legittimità di tutti gli atti denunciati dal funzionario confermati dagli accertamenti messi in atto dall'Assessorato Enti Locali.

SENTENZA LAVORO N 3185 CRON N 27153 F.A. 25.10.07

REPUBBLICA ITALIANA TRIBUNALE DI PALERMO SEZ LAVORO
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL GIUDICE
Ha pronunciato la seguente SENTENZA
Nella causa civile iscritta al n 4131/2004 del ruolo generale affari civili contenziosi promossa in primo grado
Da
ALBERT Giovanni rappresentato e difeso dagli avv.ti Roberto Croce e Giuseppe Mandalà ed selettivamente domiciliato in Palermo presso lo studio dei difensori, giusta procura a margine del ricorso
Ricorrente
Contro COMUNE di ISOLA DELLE FEMMINE in persona del Sindaco pro tempore,
rappresentato e difeso dall'Avv Santo Zanghì ed elettivamente domiciliato in
Palermo presso lo studio del difensore;
resistente
OGGETTO: Impugnativa di licenziamento.
CONCLUSIONI DELLE PARTI: come da rispettivi atti difensivi.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Con ricorso depositato il 7 ottobre 2004 il ricorrente in epigrafe indicata conveniva in giudizio il Comune di Isola delle Femmine, in persona del Sindaco pro tempore, esponendo di essere stato dipendente della amministrazione comunale convenuta dall'11.9.1987 sino al 2.3.2004, data in cui veniva licenziato con provvedimento espulsivo, emesso quale sanzione disciplinare comminata in relazione ai fatti già contestatigli con precedenti note dell'11.2.2004 e del 7.11.2003.
Tanto premesso, eccepiva l'illegittimità del provvedimento risolutorio per difetto della dedotta giusta causa e/o giustificato motivo soggettivo, che variamente argomentava; in particolare deduceva preliminarmente l'illegittimità della deliberazione di giunta per violazione dell'art 78 del D.Lgs 267/2000, nonché per intervenuta violazione dell'art 25 comma 3 ccnl autonomie locali, e concludeva chiedendo la condanna del Comune alla reintegrazione nel posto di lavoro ai sensi dell'art 18 st. lav. e al risarcimento dei danni subiti, commisurati alle retribuzioni globali di fatto non percepite dalla data del licenziamento, così come previsto dall'art 18 comma 4 st. lav. Si costituiva in giudizio il Comune convenuto contestando la fondatezza delle domande e chiedendone il rigetto, sul presupposto della piena legittimità del licenziamento disciplinare comminato.
Senza alcuna istruzione, all'udienza del 20 settembre 2007, le parti discutevano, previo deposito di note difensive autorizzate, concludendo come in atti e la causa veniva decisa come da separato dispositivo di cui si dava immediata lettura ai sensi dell'art 429 comma 1 c.p.c.
MOTIVI DELLA DECISIONE
L'impugnativa di licenziamento appare fondata e, come tale, meritevole do accoglimento.
A tale proposito appare infatti corretta la preliminare censura sollevata da
parte ricorrente ed inerente l'illegittimità della delibera n 34 del 2 marzo 2004, di adozione del licenziamento impugnato, in quanto adottata in violazione del disposto dell'art 78 D.Lgs 267/200 (testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali).
Detto articolo in materia di "doveri e condizione giuridica" degli amministratori locali, dispone al secondo comma che
"gli amministratori di cui all'art 77 comma secondo devono astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione di deliberazioni riguardanti interessi propri o di loro parenti od affini sino al quarto grado".

Tanto premesso in punto di normativa applicabile alla fattispecie, si osserva che la delibera di giunta comunale n 34 del 2 marzo 2004, di adozione della sanzione espulsiva proposta dal Direttore generale,, è stata adottata dalla giunta nella seguente composizione: Gaspare Portobello, Paolo Aiello, Salvatore Lucido (cfr doc 13del fascicolo di parte ricorrente).
Due dei predetti componenti, Lucido e Portobello, risultavano in precedenza
indicati, peraltro dall'odierno ricorrente, quali autori di abusi edilizi nelle note del 21.1.2003 e del 27.3.2003 indirizzate all'assessorato regionale Territorio e Ambiente (cfr doc 22 e 23 del fascicolo di parte ricorrente).
Appare pertanto evidente come dalla partecipazione dei due citati componenti (su tre dell'organo deliberante) emerge immediatamente la violazione del secondo comma dell'art 78 ult. Cit., atteso che la delibera adottata dall'organo in siffatta composizione collegiale aveva ad oggetto il licenziamento del ricorrente, responsabile dell'Ufficio Sanatoria del Comune nel cui ambito i due componenti avrebbero commesso gli abusi edilizi in precedenza denunciati.
Secondo il parere del decidente, la situazione per cui è causa, e verificatasi nei termini dianzi esposti, va a configurare, da un punto di vista oggettivo una palese ipotesi di interesse proprio dell'amministratore che ha partecipato alla decisione, a nulla rilevando il concreto contributo all'esito finale della deliberazione, apparendo di per sé astrattamente inidonea a garantire l'imprescindibile requisito dell'imparzialità nell'iter decisionale posto a fondamento della deliberazione di giunta, e per tutelare il quale è stato previsto dall'art 78 comma 2 del D.Lgs 267/200 un preciso obbligo astensione in capo agli amministratori.
Pertanto, vertendosi in ipotesi di interesse proprio di due dei tre amministratori i quali, pur se avevano l'obbligo di astenersi, hanno partecipato alla deliberazione (avente ad oggetto il licenziamento del ricorrente), che di fatto ha disposto il provvedimento recessivo impugnato, detta delibera risulta conseguentemente invalida in quanto emessa in violazione del secondo comma dell'art 78 ult cit.
All'invalidità della delibera, come sopra acclarata, segue l'illegittimità del licenziamento dalla stessa statuito.
Ogni altra questione, pure agitata in relazione ad ulteriori profili di invalidità del provvedimento recessivo impugnato, appare superata.
Il disposto dell'art 51 secondo comma del decreto legislativo 165/2001, secondo cui la legge 300/1970 si applica alle pubbliche amministrazioni a prescindere dal numero dei dipendenti, impone, quale conseguenza della declaratoria di illegittimità del licenziamento., l'ordine all'amministrazione convenuta, ai sensi dell'art 18 st. lav., di reintegrare il ricorrente nel posto di lavoro, oltre alla condanna al risarcimento del danno commisurato alla retribuzione globale di fatto dalla data del licenziamento sino all'effettiva reintegrazione, nonché al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali con medesima decorrenza.
Le spese di lite, liquidate come nel dettaglio del dispositivo anche in relazione a quelle della espletata fase cautelare, seguono la soccombenza.
Il Giudice, definitivamente pronunciando ed ogni altra domanda eccezione e difesa rigettando, dichiara illegittimo il licenziamento intimato al ricorrente e, per l'effetto, ordina a parte convenuta di reintegrarla nel posto di lavoro; condanna, altresì, parte convenuta al risarcimento del danno subito dal ricorrente versandogli una indennità commisurata alla retribuzione globale di fatto dalla data del licenziamento all'effettiva reintegrazione, oltre al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali con la medesima decorrenza.
Condanna parte convenuta al pagamento, in favore del ricorrente, delle spese di lite della fase cautelare, che liquida in complessivi euro 1.500,00 di cui euro 800,00 per onorari, oltre I.V.A. e C.P.A. come per legge e rimborso forfetario sulle spese generali.
Condanna parte convenuta al pagamento, in favore del ricorrente, delle spese di lite della presente fase di merito, che liquida in complessivi euro 3.500,00 di cui euro 2.200,00 per onorari, oltre I.V.A. e C.P.A. come per legge e rimborso forfetario sulle spese generali.
Palermo 20 Settembre 2007 Minuta depositata il 27 settembre 2007
Il G.L. Paolo Farina
DEPOSITATO IN CANCELLERIA 25.10.2007








Si in effetti era proprio antipatica quella vicenda:


si trattava di mettere a punto un piano, mettere in atto dei comportamenti che portassero a emarginare ad isolare a spersonalizzare la PERSONA ALBERT.
Si era proprio antipatica quella vicenda , ma soprattutto la vostra ferrea volontà di annientare la PERSONA che in quel momento si chiamava ALBERT. Dopo privato dell'ufficio, della scrivania, il non affidargli alcun carico di lavoro, siete riusciti a portare la persona/dipendente ALBERT ad umiliarsi: passare al mattino dalla portineria del Comune, bollare la cartolina e girare in lungo e in largo il paese, sino alla fine della giornata lavorativa, tornare e bollare il cartellino di presenza.

Così tutti i giorni e da diversi anni! UMILIANTE non trovate? Era questo forse il Vostro obiettivo?

Di tutto ciò eravate a conoscenza, anzi come dice il nostro Ponzio Pilato:

"si stavano vicini".

Forse speravate in cuor Vostro in un gesto inconsulto da parte della PERSONA Albert?
La PERSONA Abert ha avuto la forza e lo spirito di RESISTERE e difendere la Sua dignita' umana.
Ci si chiede come mai questo accanimento? La relazione dell'ispettore dell'Assessorato Enti Locali ci dice:" Dagli atti esaminati si evidenziano diverse irregolarità aministrative riferite in massima parte ad inadempienze del Sindaco nell'espletamento del mandato.
Le inadempienze sono ascrivibili in ordine all'abusivismo edilizio e più precisamente si è accertato che alcune Ordinanze Sindacale emesse, sebbene di fatto trasmesse all'A.G. non risultano parimenti eseguite.
Nessun provvedimento di demolizione, infatti, è stato eseguito dall'A.C. ancorchè trattasi per alcune di violazioni ultronee alla facoltà concessa dalla L.R. 17/94 del diritto di abitazione e dalle leggi nazionale nell'anno 1994.
Tant'è che alle ordinanze di ingiunzione a demolire ed al successivo accertamento dell'inottemperanza non ha mai fatto seguito nè l'acquisizione al patrimonio comunale nè la demolizione delle opere abusive.
Presupposto fondamentale è la redazione del tipo di frazionamento al cui compito l'U.T.C. non è stato in grado di provvedere, nè l'A.C. ha ritenuto di affidare l'incarico a professionisti esterni.
In definitiva gli atti che concretizzerebbero le violazioni di legge sono quelli richiamati nelle singole pratiche.
Di seguito si elencano le inadempienze riscontrate:
-Responsabilità del Sindaco in merito agli omessi provvedimenti conseguenziali alla Ordinanza di Demolizione n 43/96 in caso di giudizio negativo da parte del T.A.R.
-responsabilità del Sindaco in ordine al rilascio di certificati di Abitabilità e/o Agibilità ave gli stessi risultino rilasciati in assenza della prescritta Concessione Edilizia di variante nonchè alla cessione di opere di urbanizzazione -sarebbe opportuno, pertanto richiedere gli atti sequestrati dalla A.G.....(Atto Ispettivo pagina 29 prot n 444 Assessorato Enti Locali Palermo 26.10.1997)

Si può dire che la "vicenda antipatica" in realtà risulta essere stata alquanto SQUALLIDA.
Questo dimostra, qualora ve ne fosse ancora la necessità, del prevalere degli interessi personali di famiglia o di bottega, sul rispetto delle regole, delle leggi della trasparenza della legalità, del rispetto della PERSONA e della dignità umana.



ATTO PRIMO


.......All’udienza di discussione del 20 settembre 2007 ha pronunciato sentenza avente il seguente DISPOSITIVO Il Giudice, definitivamente pronunciando ed ogni altra domanda, eccezione e difesa rigettando, dichiara illegittimo il licenziamento intimato al ricorrente e, per l’effetto, ordina a parte convenuta di reintegrarlo nel posto di lavoro;
condanna, altresì, parte convenuta al risarcimento del danno subito dal ricorrente versandogli una indennità commisurata alla retribuzione globale di fatto dalla data del licenziamento all’effettiva reintegrazione, oltre al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali con la medesima decorrenza………


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ATTO SECONDO

L’accusa di calunnia avanzata dall’ex sindaco Bologna, a carico dell’arch Albert è risultata infondata.
La Corte d’Appello ha ritenuto fondate e legittime le critiche rivolte dall’ex capo dell’ufficio tecnico addetto alle sanatorie del comune di Isola delle Femmine.
L’arch Albert si era rifiutato di emettere una serie e ben identificate concessioni edilizie in sanatoria, concessione che nonostante il parere negativo del funzionario il Comune, retto dall’allora sindaco Bologna, le aveva accordate ugualmente.
Su richiesta del funzionario Albert, l’assessorato Enti Locali aveva disposto degli accertamenti ispettivi, le cui risultanze sono state inviate al CO.RE.CO. Sez prov.le di Palermo, alla Prefettura di Palermo, all’Ass.to Reg.le Territorio Ambiente, alla Prefettura di Palermo oltre che alla Procura della Repubblica di Palermo. (Decreto 2195/VIII del 22.11.1996 ).
L’ipotesi di illegittimità, avanzata da Albert e confermata dall’ispettore dell’Assessorato Enti locali, si riferivano alle revoche dei cosiddetti rifiuti di concessione in sanatoria disposte dal Sindaco Bologna. Se da una parte siamo di fronte ad un funzionario che ritiene il suo operato legittimo e doveroso nell’interpretazione delle norme dal punto di vista tecnico, dall’altra abbiamo un Sindaco che si sente calunniato da questi comportamenti.
E’ probabile che l’esito della sentenza darà luogo ad un esame di legittimità di tutti gli atti denunciati dal funzionario confermati dagli accertamenti messi in atto dall’Assessorato Enti Locali.

*DISPOSITIVO DELLA SENTENZA AVANTI ALLA IV SEZIONE CORTE DI APPELLO DI PALERMO 2 novembre 2007
STEFANO BOLOGNA/ARCH ALBERT GIOVANNI

UDIENZA 2 NOVEMBRE 2007
CAUSA A CARICO DI ALBERT GIOVANNI

Componenti il Collegio
dr Rosario Luzio Presidente
dr Renato Griòllo Consigliere
dr Gabriella Di Marco Consigliere

Conclusioni del P.M. dr Daniela Giglio

DISPOSITIVO DELLA SENTENZA

La Corte visti gli art 605 c.p.p., in parziale riforma della sentenza emessa dal Tribunale in composizione monocratica di Palermo in data 15 dicembre 2003 nei confronti di ALBERT Giovanni, appellata dallo stesso, nonchè dal Pubblico Ministero e dalla parte civile assolve ALBERT Giovanni dall'imputazione di calunnia ascrittagli in epigrafe con riferimento agli esposti in data 6 giugno 1998, 25 luglio 1998, 27 luglio 1998 e 29 settembre 1998 nella parte relativa alla revoca dei dinieghi di concessione in sanatoria in favore di Cataldo Rosa Anna, Cataldo Grazia Vassallo Francesco Paolo, Monteleone Rita e Brucato Amedeo, perchè il fatto non costituisce reato, Conferma, nel resto, la sentenza impugnata rigettando gli effetti rispettivamente proposti dal Pubblico Ministero e dalla Parte Civile. Indica in giorni novanta il termine per il deposito della motivazione.
Palermo 2 novembre 2007
Il Presidente dr Rosario Luzio





Comitato Cittadino per la difesa della DIGNITA' UMANA

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A QUESTO PUNTO CORRE L’OBBLIGO DI FORNIRE UN QUADRO PIU’ DETTAGLIATO DI QUANTO AVVENUTO E LEGGENDO ATTENTAMENTE SI SCOPRE L’ORIGINE E IL MOTIVO DI TANTO ACCANIMENTO NEI CONFRONTI DI UN DIPENDENTE OLTRE AD AVERE UNA CHIARA VISIONE DI QUELLE CHE SONO STATE LE FORZE IN CAMPO CHE HANNO ORIGINATO LA CLASSE POLITICA ATTUALE (che è sempre la stessa anche se sotto “mentite spoglie”).

18 dicembre 1996 il comune di Isola con prot. 17642 invia a firma del Sindaco Stefano Bologna una missiva alla Prefettura al il consigliere comunale Angelo Mannino alla Stazione dei Carabinierei di Isola e alla Procura della Repubblica di Palermo.
La sua interrogazione sulla vicenda dell’Arch Albert non mi sorprende affatto, anzi la considero una logica evoluzione dell’azione intrapresa qualche giorno fa dall’ex Sindaco Di Maggio Vincenzo (suo referente politico) il quale si era recato negli Uffici Comunali per avere, non si capisce a quale titolo, chiarimenti sulla vicenda da Lei citata nell’interrogazione.
Di tutti i “se” e i “perché che Lei in perfetta malafede cita nell’interrogazione, avrà ampi chiarimenti da parte del Segretario Comunale con apposita relazione che il sottoscritto ha già richiesto in merito.
Mi auguro, comunque, data l’importanza e la gravità del problema, che Lei in questa occasione non “getti” la pietra e poi “nasconda” la mano, come ha fatto con precedenti interrogazioni (poi ritirate) e come ha dimostrato in Consiglio Comunale non accettando le repliche e allontanandosi minacciosamente dall’aula.
La Sua interrogazione consentirà di approfondire il dibattito a Lei sino ad oggi sfuggito su dieci anni di gestione dell’Ufficio Tecnico di Sanatoria e su politica e affari a Isola delle Femmine negli ultimi quindici anni.
Si dovrà certamente parlare del perché in quegli anni, l’Ufficio Sanatorie non si occupava delle n 800 pratiche, circa, invece lasciate ad ammuffire con irrimediabili danni urbanistici e gravi e ancora irrisolti problemi alla cittadinanza mentre, invece, lo stesso ufficio curava le pratiche urbanistiche, le concessioni edilizie, le autorizzazioni e presiedeva tranquillamente la Commissione Edilizia e relazionava a tempo di record sul piano particolareggiato (vedi Comparto 1 zona “C”).
Finalmente su tutto ciò e su tanti altri aspetti si potrà cominciare a fare luce.
Ciò che ho scritto e più volte ribadito in pubblico dibattito in Consiglio Comunale, da Lei evidentemente non recepito, servirà comunque ad assicurare ed a valutare la completa trasparenza degli atti posti in essere dalla mia amministrazione e come già accade da qualche anno, ad assicurare la piena uguaglianza al cittadino-utente, dopo tanti anni oscuri di gestione della cosa pubblica, di scempio del territorio.
Il Sindaco Stefano Bologna

IL CONSIGLIERE ANGELO MANNINO IL 27.12.96 RISPONDE ALLA MISSIVA DEL Sindaco e per conoscenza ne invia copia alla Procura della repubblica ala Prefettura di palermo Al comando della stazione dei Carabinieri di Isola

Oggetto Risposta interrogazione Rif prot 17642 del 18.12.96
Sono sorpreso della sua risposta alla mia interrogazione del 10.12.96.
1. Smentisco categoricamente che il mio diritto di esercitare atività ispettiva su atti e comportamenti posti in essere dall’amministrazione attiva e chge hanno vasta risonanza in Paese non sono, certamente, logiche evoluzioni di inziative intraprese da terzi, ma altro non sono che sintesi di fatti più o meno noti che interessano la vita del nostro Comune e che meritano un dovuto approfondimento per una puntuale conoscenza ed informazione di tutto il Consiglio Comunale.
2. Poiché i fatti non sono di mia piena conoscenza ho ritenuto interessare la S.V. con i “se” ed i “perché”, così l’ho messo in condizioni di darmi esaurienti risposte.
3. In ordine a precedenti mie interrogazioni non ho mai tenuto i comportamenti che Lei mi addebita, anzi, Le ricordo che proprio quella interrogazione che Lei sostiene che io ho ritirato, è stata oggetto di una risposta biliosa e senza ulteriori passi avanti da Lei minacciati nei miei confronti, perché – sicuramente – quanto da me oggetto di interrogazione rispondeva al vero.!!!
4. Se qualche volta mi sono allontanato dall’aula consiliare, tale allontanamento è stato dettato dal buon senso, perché Lei ed i suoi assessori, con il beneplacito del Presidente del Consiglio Comunale, aggredendomi verbalmente e senza possibilità di replica democratica, su fatti e circostanze che nulla hanno a che vedere con la mia persona e con la mia esperienza politica che, Le ricordo, pubblicamente è iniziata nel Maggio del 1995.
5. In ordine al funzionamento e/o gestione degli ultimi 10 o 15 anni dell’Ufficio Tecnico delle Sanatorie non è oggetto della mia interrogazione e, certamente, non sarò io a sottrarmi ad un approfondimento. In merito Le ricordo che: -nel 1983 Lei è stato la punta di diamante della Lista “Nuova Isola”; -nel 1986 è stato l’animatore della Lista “Per isola”; -nel 1991 è stato centravanti di sfondamento della campagna elettorale condotta dalla Lista “Torre”, rivestendo prima la carica di Capogruppo Consiliare di maggioranza della medesima lista e poi Sindaco di tale schieramento. In tutto questo periodo è stato Vice-Commissario della Democrazia Cristiana locale, consentendogli di allacciare comparati con personaggi discussi di quella D.C., che tanto ruolo hanno svolto nella sua sistemazione.
6. Nella sua lunga azione politica, non mi risulta che abbia mai solevato problemi di ordine alla conduzione dell’Ufficio Tecnico delle Sanatorie, della C.E.C. e quant’altro ha a che fare con l’abusivismo edilizio.
Importante è a questo punto attivarsi immediatamente per sapere dpov’era Lei quando, a suo avviso, parla di scempio del territorio e tanti anni di oscura gestione della cosa pubblica.
Se Lei sa ed è a conoscenza di atti illegittimi posti in essere da chicchessia, abbia il coraggio di riferirle a chi di dovere, altrimenti è omissivo e formula accuse generiche.
Io una risposta sul piano politico c’è l’ho.
Lei in tuti questi anni non si è curato del nostro territorio, anzi indirettamente ne è stato l’artefice dello scempio:
ancora oggi dalle parti di Viale Marino esiste un insediamento di oltre 16 mini-appartamenti con l’accesso consentito da una strabella a fondo naturale di circa 2 metri, non prevista né dal regolamento edilizio vigente del Comune di isola delle Femmine, né dalle leggi urbanistiche che si sono susseguite nel tempo, con l’aggravante che ancora oggi non sono state realizzate alcune opere di urbanizzazione primarie, e tralascio lo scempio di Via C Colombo.
Lei in tutti questi anni non ha fatto nulla per risolvere “gli irrimediabili danni urbanistici”, come cita in lettera, ma si è prodigato esclusivamente di traghettare da uno schieramento all’altro, pugnalando politicamente alle spalle quanti le avevano accordato in buona fede fiducia ed amicizia, per arrivare al suo ambito traguardo:
“FARE IL SINDACO DI ISOLA DELLE FEMMINE ACCORDANDOSI ANCHE CON IL DIAVOLO” e seguendo il machiavellico detto: “IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI”.
Concludo invitandola a non indirizzarmi lettere cariche di falsità e menzogne e consentire liberi dibattiti in Consiglio Comunale senza prevaricazioni da parte sua e dei suoi assessori.
Educatamente, Le invio distinti saluti.
Isola delle Femmine 27.12.1996
Il Consigliere Comunale Angelo Mannino

LA DIATRIBA INGEGNERE O ARCHITETTO? DIPENDE………

Comitato Regionale di Controllo “Sezione Provinciale” Via P.pe di Belmonte 103/c Palermo
E p.c. Comitato Regionale Controllo Via Trinacria 34 Palermo
E p.c. Assessorato Regionale EE.LL.Via Trinacria 34 Palermo
E p.c. Procura della Repubblica Dottor Nicola Aiello Tribunale Palermo P.zza V.E. Orlando 1
E p.c. Presidente Ordine Architetti Piaza P.pe di Camporeale 6 Palermo

Oggetto opposizione alla deliberazione del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine 49 del 20.6.97 relativa a “Rettifica errore materiale nella deliberazione consiliare n 100 23.12.94..”

Il sottoscritto Arch Giovanni Albert nato a Torino il 13.5.48 e residente a Torretta PA in contrada Zà Minica, nella qualità di dipendente del Comune di Isola delle Femmine unico funzionario responsabile dell’Ufficio Tecnico Sanatorie, presenta formale opposizione avverso la deliberazione consiliare n 49/97, specificata in oggetto, per i seguenti motivi:
-il posto in organico con la qualifica di Capo dell’Ufficio Tecnico è stato istituito con deliberazione consiliare fin dagli anni 80 ed è stato previsto che per la copertura del posto è richiesta la laurea in Ingegneria o in Architettura.
Tale norma regolamentare è stata giustamente applicata e consolidata in occasione del concorso, a suo tempo bandito, espletato e vinto dall’Ing G. Caliri da sei mesi dimessosi.
Perché, dunque oggi cambiare le carte in tavola con una speciosa motivazione “..rettifica errore materiale…”?
Probabilmente per impedire allo scrivente Architetto di poter partecipare al relativo concorso?
Si prega, quindi, il Comitato di Controllo di esaminare l’apposita deliberazione consiliare n 49/97 alla luce dei precedenti atti amministrativi perché l’errore lamentato è esattamente al contrario e cioè, si è fatta, ovviamente, un po’ di confusione nella rideterminazione della pianta organica (delibera 100/94) riportando nell’allegato C. “Ingegnere Capo dell’Ufficio Tecnico “ (nuova elaborazione) invece di “Ingegnere o Architetto” come, esattamente, riportato nell’allegato D e come è stato fin dall’origine.
E’, quindi, l’allegato C che deve essere rettificato e riportato all’originale dizione per eliminare qualsiasi possibilità o pericoli di equivoci.
Detta deliberazione 49/97 che danneggia direttamente lo scrivente e l’intera categoria degli Architetti, non è realmente ispirata alla tutela del pubblico interesse generale e non persegue, quindi, le finalità dettate dalla Legge.
Per tali motivi e previo approfondimento degli elementi contraddittori emergenti si chiede l’annullamento della deliberazione 49 del 20.6.97 del Consiglio Comunale di Isola delle Femmine.
Il Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Palermo, che legge per conoscenza, è pregato di intervenire a tutela dei diritti dello scrivente e di tutti gli Architetti
Torretta 8.7.97 Arch Albert Giovanni
n.b. Per gli Enti, la cui nota Gli è trasmessa per conoscenza, si allega copia delibera Consiglio Comunale 49/97


Comitato Cittadino per la difesa della DIGNITA' UMANA

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Anonimo ha detto...

MINACCE DI MORTE AL COMITATO CITADINO ISOLA PULITA

Isola delle Femmine giugno 2008

Il Comitato Cittadino Isola Pulita a seguito delle gravissime minacce di morte rivolte contro due nostri esponenti ha deliberato l’interruzione immediata di qualsiasi attività politica sul territorio e conseguentemente la chiusura del sito web “Isola Pulita”.
Le minacce sono state pronunciate pubblicamente nella piazza Umberto I a Isola delle Femmine.
La decisione è scaturita per una salvaguardia della incolumità fisica dei componenti del Comitato e delle proprie famiglie.
Ammettiamo pubblicamente di aver fallito la nostra “missione”:
parlare di legalità,
di ambiente,
di amministrazione,
di trasparenza,
di sviluppo,
di territorio,
di crescita sociale e culturale della nostra COMUNITA’.
Il nostro intento: dare un contributo per favorire il dialogo e il confronto civile attraverso la partecipazione di tutti i CITTADINI.
AVETE LA NOSTRA RESA !
Il Comitato Cittadino “Isola Pulita”



CONFESSIAMO LE NOSTRE COLPE:

La nostra "colpa" è l'aver preteso da parte della classe politica di Isola delle Femmine: Un pensiero, un concetto, un’analisi che mettesse in luce il livello di legalità o illegalità a Isola delle Femmine, della trasparenza della pubblica amministrazione nella gestione delle risorse umane ed economiche.
Con la nostra azione, i nostri comportamenti abbiamo espresso (PRETESO?) un auspicio alla discussione al confronto aperto al contributo di tutti dall’analisi alla discussione alla elaborazione per cercare di cambiare un sistema non sempre amato da tutti gli Isolani, un tentativo di dare delle risposte ai problemi dei Cittadini e per ripristinare una partecipazione effettivamente democratica.
ABBIAMO PRETESO:
Coinvolgere tutti i Cittadini nel tentativo di rifondare la comunità di Isola delle Femmine e nel tentativo di cui siamo profondamente convinti che per rifondare questa COMUNITA’ c’è bisogno di una forte presa di RESPONSABILITA’ di tutti i cittadini oltre alla capacità la sensibilità di diventare finalmente POLITICA.
VOLEVAMO TRASMETTERE:
I cittadini devono essere partecipi delle scelte, questo deve essere l’intento della nostra azione politica.
I cittadini devono essere partecipi e NON devono subire le scelte prese in solitudine da qualcuno (da qualche settimana è iniziato lo squallido spettacolo da “calcio mercato” delle possibili future liste per le prossime amministrative, ci si ruba a vicenda i candidati in base ai voti che presumibilmente puo’ portare e offrendo in cambio posti di lavoro avanzamenti di carriera, straordinari, un giro in barca… e quant’altro – come al mercato si trova di tutto e di più).
Favorire e promuovere un ampio confronto favorendo la partecipazione dei cittadini e non temere effetti di contaminazione con tutti quei soggetti politici che hanno a cuore la risoluzione dei problemi del nostro paese.
Avere la capacità di fare del trasversalismo una RISORSA per potersi confrontare sui problemi concreti e sulle scelte serie per questo nostro paese, perché alla fine al di là delle LISTE e LISTARELLE POSSANO PREVALERE LE IDEE E I PROGETTI PER ISOLA DELLE FEMMINE

Per esprimere la propria solidarietà al Comitato Isola Pulita scrivere un messaggio a:
isolapulita@gmail.com

Comitato Cittadino Isola Pulita
http://www.isolapulita.it

CHIEDIAMO SCUSA AI NOSTRI LETTORI SE QUALCHE PASSAGGIO RISULTA POCO CHIARO
NOI DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA non vantando nelle nostre file politici, giornalisti intrallazzatori,affaristi di ogni genere ABBIAMO CERCATO DI PARLARE CON IL CUORE COME IN GENRE SUCCEDE AGLI ESSERI UMANI GRAZIE GRAZIE