sabato, luglio 14, 2007

Ucciso imprenditore a Partinico

PALERMO - È stato assassinato con una pistola di piccolo calibro - probabilmente una 22 - Giuseppe Lo Baido, 36 anni, piccolo imprenditore ucciso ieri sera in una strada centrale di Partinico, nel palermitano. I killer l'hanno aspettato vicino a casa. Lo Baido aveva appena parcheggiato il suo fuoristrada quando gli assassini si sono affiancati alla macchina, hanno atteso che la vittima scendesse e gli hanno sparato da vicino tre colpi. Uno ha raggiunto un sopracciglio, gli altri due la nuca.
Poi il commando è fuggito via in auto, probabilmente la stessa che è stata ritrovata carbonizzata vicino al luogo del delitto con dentro una lupara, circostanza che ha indotto gli investigatori ad ipotizzare che quella fosse l'arma del delitto. L'ispezione cadaverica effettuata dal medico legale all'ospedale di Partinico, dove Lo Baido è stato portato dagli operatori del 118 quando presumibilmente era già morto, ha però escluso che i tre fori provocati dai proiettili siano di una lupara. Secondo gli inquirenti i killer dopo avere lasciato la macchina usata per la prima fuga si sarebbero allontanati a piedi. La lupara potrebbe essere stata portata dal commando per sicurezza e poi abbandonata perchè difficile da portare via in una fuga a piedi. A ucciderlo potrebbero essere stati due sicari. L'uomo è considerato dagli inquirenti elemento di spicco delle cosche. Le indagini sono condotte dai carabinieri. Lo Baido aveva piccoli precedenti per rissa. Già nel 2006 Cosa nostra aveva deciso di eliminarlo: la polizia, che indagava sul racket del pizzo e sulla cosca del paese, scoprì grazie alle intercettazioni delle conversazioni tra due esattori del racket, Giuseppe Alduino e Giovanni Speciale, che il piano per assassinare Lo Baido era pronto nel marzo di quell'anno. Il delitto era maturato nell'ambito di contrasti per la gestione del potere mafioso della zona. Speciali e Alduino vennero fermati, però, prima di compiere l'omicidio dalla polizia. Gli interrogatori dei familiari di Lo Baido sono durati tutta la notte. I carabinieri del reparto territoriale di Monreale e della compagnia di Partinico hanno sentito i congiunti dell'uomo, che non era sposato, che abitano a pochi metri dal luogo del delitto. Nessuno avrebbe assistito alla scena nonostante a quell'ora, intorno alle 21.30, le vie del paese fossero ancora affollate.Recentemente Lo Baido era stato negli Stati Uniti dove aveva incontrato il boss Francesco Nania arrestato nei mesi scorsi dall'Fbi che scoprì il latitante al termine di un'inchiesta condotta con la Dda di Palermo. Secondo gli investigatori Lo Baido sarebbe stato vicino al boss latitante di Altofonte Mimmo Raccuglia. E proprio oggi poche ore prima del delitto pene per oltre 250 anni di carcere erano state chieste dai pm della Dda, Maurizio De Lucia e Del Bene, nei confronti di 25 delle 27 persone della cosca di Partinico, imputate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, favoreggiamento e turbativa d'asta, sotto processo davanti alla quarta sezione del tribunale di Palermo. Il dibattimento, nasce da due distinte operazioni di polizia, una del novembre 2004, l'altra di aprile 2005, che vede alla sbarra, tra gli altri, Leonardo, Vito, Michele, Giovanni e Antonino Vitale, componenti dell'omonimo clan alla guida della famiglia mafiosa di quella zona.
14/07/2007
Fonte: La Sicilia

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