sabato, luglio 07, 2007

Il giornale dell'università di Enna decide di non pubblicare questo articolo. Perchè?

300mila euro o 300mila voti? (nella foto Benedetto Pace)
Con un emendamento presentato dall'onorevole Crisafulli, la camera dei deputati ha stanziato un contributo straordinario di 300mila euro all'università Kore di Enna. I commenti, ovviamente, non possono che essere positivi all'interno dell'ateneo, il presidente Salerno si dichiara contento e precisa che l'intervento finanziario più alto è andato alla Kore, un segnale che lo Stato apprezza l'università ennese. Però, come scrive Lorenzo Grissini dell' indipendenteonline.worldpress.com, come avviene che in questi tempi di vacche magre per l'università italiana all'ateneo di Enna arrivino 300mila euro? Avviene perché l'università di Enna è gestita da politici: il comitato tecnico organizzativo (in parole povere il cda) vede tra i suoi membri solo politici, il presidente dell'università è un politico e il magnifico rettore idem. Gli amici in parlamento sono molti e alcuni di loro sono anche venuti a visitare la Kore e a tenere noiose lezioni sull' Europa. Fin qui poco male (in realtà non è un bene che il sapere sia gestito dalla politica), l'hanno fatta loro l'università e fino a quando vorranno la gestiranno. Il problema nasce quando i quotidiani locali omettono il fatto che i 300mila sono il frutto della tanto criticata legge "mancia", ovvero una pioggia di milioni per lasciare un segno tangibile nel territorio del collegio elettorale del deputato che si è interessato a fare arrivare la somma (on. Crisafulli). Il contributo alla Kore rientra nei 17 milioni di euro stanziati dal governo (per fortuna minori rispetto ai 222 milioni stanziati da Berlusconi) per 208 finanziamenti, la maggior parte andati a comuni, parrocchie e università. L'ennesima delusione per il cittadino che vede i propri soldi spesi per garantire al politico di turno la sua rielezione, e a pagare siamo sempre noi. La storia si ripete.
Benedetto Pace

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