martedì, giugno 26, 2007

Preparavano un omicidio

Preparavano un omicidio da realizzare proprio in questi giorni. In una conversazione intercettata il 18 giugno, lunedi' scorso, Giuseppe Bisesi e Giuseppe Libreri, l'emergente e il capo della famiglia mafiosa di Termini Imerese, si esprimevano inequivocabilmente nei confronti di tre ladruncoli ritenuti responsabili di una serie di furti nella zona di loro competenza e protezione mafiosa: "...Gia' i coglioni sono arrivati a terra...", dicevano, "da quello che hanno combinato. La' se ne devono andare..! da quello che hanno combinato la' se ne devono andare!... Non puo' passare questa cosa in cavalleria (nel senso che non si poteva soprassedere, ndr) ... Almeno uno se ne deve andare!... A che arriva la mano nel cielo.. na allibbirtamu (ci liberiamo, ndr) subito, subito...". E poi un riferimento quanto mai sinistro, visto che la settimana scorsa e' stato ucciso a Palermo il boss Nicolo' Ingarao: "In questi giorni quagghiamu" (quagliamo, concludiamo, ndr). E' anche in questa conversazione captata pochi giorni fa l'estrema urgenza prospettata dai Pm Michele Prestipino e Lia Sava al Giudice delle indagini preliminari - che adesso dovra' decidere se convalidare o meno i fermi - e che ha portato all'esecuzione degli arresti di questa notte, eseguiti dai carabinieri del Nucleo operativo del Comando provinciale e della Compagnia di Termini Imerese.
Fonte: La Repubblica

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