venerdì, aprile 20, 2007

Studenti al Giardino della memoria

Palermo - Una ottantina di studenti di un circolo didattico di Palermo hanno visitato questa mattina il Giardino della Memoria dedicato a tutte le vittime della mafia e gestito dal gruppo siciliano dell'Unci-Unione nazionale dei cronisti e dalla sezione di Palermo dell'associazione nazionale dei magistrati. Gli alunni, hanno ascoltato dalle parole del presidente dell'Unci Sicilia, Leone Zingales, le storie di alcune delle vittime cadute per mano mafiosa (cui l'Unci e l'Anm ha dedicato albero e targa ricordo) e dalla voce di un funzionario comunale, la tipologia e l'origine degli alberi che sono stati piantati nel sito a ricordo, tra gli altri, di Boris Giuliano, Joe Petrosino, Paolo Borsellino e Placido Rizzotto. Tra i partecipanti c'era anche il piccolo nipote dell'appuntato dei carabinieri Salvatore Bartolotta, ucciso nel 1983 nell'attentato che è costato la vita al giudice Rocco Chinnici, che non ha mai conosciuto il nonno assassinato dall'autobomba di Cosa nostra. Gli alunni hanno trascritto sui quaderni non soltanto le storie riguardanti poliziotti, magistrati, giornalisti e sindacalisti uccisi dalla mafia, come Filadelfio Aparo, Natale Mondo, Giuseppe Fava, Mario Francese, Libero Grassi, Nicolò Azoti, ma anche l'origine degli alberi che sono stati dedicati alle vittime: dall'alloro della famiglia delle Lauracee, all'acacia della famiglia delle Leguminose sino al ligustro appartenente alla famiglia delle Oleacee. Il Giardino della Memoria si trova in un appezzamento di terra, vasto 25 mila quadrati, che è stato confiscato ad un mafioso della borgata di Ciaculli e affidato alla gestione dell'unione cronisti e dell'associazione magistrati. La proprietà del terreno resta del Comune di Palermo che ne cura la manutenzione con una squadra di giardinieri che quasi quotidianamente si occupa della sistemazione del sito.
Fonte: virgilio.it

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