Sollecitato dalle domande del pm Michele Prestipino, Giuffrè ha cominciato a ricostruire una lettera del 6 marzo 2001 in cui si faceva riferimento a tre "pacchetti"."Si trattava di soldi - ha spiegato Giuffrè -. Provenzano metteva a posto le imprese, una volta finito il lavoro, mediante un corriere, riceveva i soldi". Per "mettere a posto le imprese", secondo l'accusa, si intendeva il pagamento del pizzo sui lavori che erano assegnati alle aziende.
08/02/2007
Fonte: La Sicilia
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