martedì, febbraio 27, 2007

Lettera dei commercianti di Biancavilla

E' una lettera-denuncia firmata genericamente «I commercianti di Biancavilla» e indirizzata alla Procura della Repubblica, alla prefettura e al sindaco. Si è preferito l'anonimato per denunciare la ripresa - secondo quanto riportato nella missiva - del fenomeno delle estorsioni. Negli ultimi anni, dopo le continue operazioni antimafia condotte dai carabinieri della compagnia di Paternò, i negozianti biancavillesi hanno vissuto un periodo di tranquillità. Un periodo che forse è finito. «Ritengo importante che si sia sentito il bisogno di chiedere aiuto alle istituzioni per l'aumento delle estorsioni in città - spiega il sindaco Mario Cantarella - la gente che prova a guadagnarsi il pezzo di pane e viene molestata, cerca un aiuto. Mi auguro che si continui su questa linea, che non sia un fatto isolato e non legato all'acuirsi del fenomeno». La denuncia dei commercianti, seppur anonima, in tempi non lontani sarebbe stata impensabile. Il clima adesso è cambiato. Eppure resistono certi cliché. E' di questi giorni la "scoperta" che nella versione inglese di Wikipedia, la nota enciclopedia libera online, la voce "Biancavilla", a fianco allo stemma comunale, riporta: «Centro della provincia di Catania, nonostante le sue piccole dimensioni ha una grande importanza per Cosa Nostra». Anche in questo caso non si è fatta attendere la reazione dal web con l'invito a bombardare di e-mail di protesta la fondazione, con sede in Florida, che gestisce il sito e che sembra avere confuso il centro etneo con altre «roccaforti» della mafia.
Fonte: La Sicilia

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero pare che da un pò di tempo a Biancavilla le estorsioni siano riprese in maniera piuttosto massiccia, specialmente da quando sono tornati in libertà alcuni loschi individui, grazie all'induldo, che erano stati precedentemente arrestati proprio per il reato di estorsione.
Si tratta di personaggi che a Biancavilla conoscono tutti e di cui potrei fare persino i nomi, i cognomi ed i soprannomi. Esorto, vivamente, i commercianiti biancavillesi a ribellarsi a queste prepotenze che non fanno altro che reprimere l'economia di un picco centro come Biancavilla.
Ribellatevi a questi uomini di merda.

Anonimo ha detto...

Se questi loschi individui sono noti, bisogna denunciarli. Che vadino a lavorare questi sporchi bastardi. Bisogna uscire dall'omertà.