domenica, gennaio 21, 2007

La giustizia inglese non è come quella italiana....

Nega gli addebiti, ma resta un carcere Ann Hathaway, la moglie quarantaquattrenne del boss di Cosa Nostra Antonio Rinzivillo, rimasta implicata lo scorso 11 dicembre nell'inchiesta antimafia "Tagli pregiati" che - come si ricorderà - oltre a lei coinvolse altre 87 persone tutte ritenute legate al gruppo di Cosa Nostra diretto dal suo uomo. Sospettata dai magistrati Rocco Liguori, Nicolò Marino e Alessandro Picchi della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta di avere svolto il ruolo di messaggera tra il marito detenuto nel carcere di Tolmezzo in regime di 41 bis e gli affiliati, Ann Hathaway è stata interrogata nella mattinata di ieri dai giudici del Tribunale britannico. Nel corso dell'udienza - che si è celebrata alla Westminister Magistrates Court - la donna ha respinto tenacemente le accuse che le sono state mosse dai magistrati di Caltanissetta. "I'm innocent" - ha più volte rimarcato al Tribunale britannico che, però, ha decretato la permanenza della donna nel braccio femminile del carcere di Londra. I giudici, infatti, hanno rigettato l'istanza formulata dall'avvocato inglese della Hathaway, Richard Egan, di rimettere in libertà la "Godmother" dietro pagamento di una cauzione e farle attendere l'estradizione a piede libero. Ma contro il diniego dei giudici, l'avvocato Egan, ha già presentato appello. Il ricorso sarà discusso la prossima settimana. Quando scattò il blitz "Tagli pregiati" ad Ann Hathaway il provvedimento restrittivo spiccato dal Gip Giovanbattista Tona non venne notificato in quanto la donna non si trovava in Italia. Da un anno, infatti, era tornata a vivere in Inghilterra, dove la stampa si è occupata di questa vicenda con diversi servizi corredati da foto. I magistrati di Caltanissetta spiccarono subito nei confronti della donna un mandato di cattura europeo che le è stato notificato nel primo pomeriggio di giovedì, 38 giorni dopo il blitz, da Scotland Yard a Middleton, a pochi passi da Manchester, sua città d'origine. Condotta negli uffici della polizia, la Hathaway ha dovuto attendere più di 48 ore prima di comparire davanti ai giudici di Londra. A frenare l'udienza era stato l'uragano Kyrill che aveva impedito il trasferimento da Manchester a Londra. Fino a ieri quando ai giudici ha negato ogni addebito, protestandosi innocente.
Fonte: La Sicilia

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