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MILANO - C'è anche il boss mafioso
Bernardo Provenzano tra gli indagati nell'ambito di una inchiesta condotta dal pm di Milano
Marcello Musso, riguardante una decina di omicidi rimasti fino ad ora irrisolti e in gran parte precedentemente archiviati, commessi a Milano e in provincia a partire da metà degli anni '80. L'indagine, partita da una serie di dichiarazioni di collaboratori di giustizia a Palermo, ha portato, nelle ultime settimane, agli interrogatori fra gli altri dei capimafia
Pippo Madonia, Giovanni Brusca e Antonino Giuffrè. Tra gli indagati oltre a Provenzano ci sono anche
Salvatore Riina, Leoluca Bagarella e gli stessi Brusca e Madonia. Gli omicidi, in passato ritenuti scollegati l'uno dall'altro, sarebbero infatti tutti riconducibili agli stessi mandanti, individuati nei vertici corleonesi di Cosa Nostra. Gli interrogatori del pm riprenderanno il prossimo sabato. Da quanto è emerso, tra l'altro, ci sarebbe un nuovo collaboratore di giustizia, sentito per la prima volta proprio a Milano in relazione agli omicidi, che starebbe fornendo elementi importanti per risolvere diversi casi. Tra i più noti, di questi casi, vanno ricordati l'assassinio di
Gaetano Carollo, ucciso a Liscate nel giugno dell' '87, che sarebbe stato ordinato direttamente da Provenzano, e quello di
Alfio Trovato, avvenuto nel 1992 a Milano.
27/12/2006
Fonte: La Sicilia
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